Prociv e media, ministro Poletti: raccontare buone pratiche

L’Italia che fa bene esiste. E chiede di esser raccontata. È per questo che mondo del giornalismo, della politica e dell’associazionismo hanno deciso di fare squadra per far emergere questo splendido volto del Paese troppo spesso lasciato in ombra. È stato presentato questa mattina (12 aprile) al Festival del Volontariato di Lucca il Manifesto dell’Italia che fa Bene, dieci punti che dovranno orientare la comunicazione di media, politici e mondo del no profit per restituire centralità alle buone notizie. “Il Manifesto – spiega Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale del Volontariato – nasce da una alleanza tra giornalisti e comunicatori che insieme hanno deciso di fare rete col volontariato, il terzo settore e con la buona politica per raccontare l’Italia che fa bene. Si tratta di un’operazione straordinaria e per nulla scontata. Non è infatti un’impresa facile riuscire a porre sotto i riflettori quella parte del Paese che di fronte alla crisi ha reagito impegnandosi. Per affrontarla dobbiamo serrare i ranghi, lavorare uniti, ciascuno con il proprio ruolo, ma perseguendo i medesimi obiettivi. A questo proposito, significative sono le parole chiave che costituiscono il Manifesto: vanno da responsabilità ad educazione, da integrazione a bene, da comunicazione a bellezza. Tutte insieme rappresentano un impegno importante per un cambiamento da non rimandare: auspichiamo che sempre più soggetti decidano di assumerlo”. 

Tra i primi media ad esser coinvolti nel progetto del Manifesto dell’Italia che fa Bene Il Corriere del Mezzogiorno, Il Corriere della Sera, il Tg1, La Stampa e Il Giornale della Protezione Civile.
 “Il mondo del no profit – afferma Giovanna Rossiello di Tg1 Fa’ la cosa giusta – è tutt’altro che marginale perché è capace di dare risposte sporcandosi le mani, proprio laddove ci sono i problemi. Questo Manifesto ci chiede di prendere l’impegno di restituire a questa dimensione la centralità che dovrebbe avere”.
“La nostra esperienza – dichiara Natascia Festa de Il Corriere del Mezzogiorno – dimostra come dedicare spazio e attenzione alle buone notizie sia una scelta vincente. È proprio in questa prospettiva che oggi lanceremo qui a Lucca, di fronte al Premier Renzi, la nuova sessione della nostra testata dedicata al sociale”.     
“La speranza che condividiamo all’inizio di questo percorso che insieme abbiamo intrapreso – conclude Luca Calzolari, direttore del Giornale della Protezione Civile – è che i concetti proposti nel Manifesto possano esser condivisi e declinati in azioni concrete. Vogliamo renderli contagiosi, in modo da orientare l’informazione e l’attenzione pubblica verso quell’Italia che oggi non fa notizia, ma che è in realtà è quella che ci rende orgogliosi e che ci dà coraggio”.   
A contribuire alla riflessione con un piccolo intervento, in attesa del dibattito che lo ha visto oggi protagonista al Festival del Volontariato sul tema dei giovani e del lavoro nel contesto dell’Europa sociale, è stato il ministro al lavoro e alle politiche sociali Giuliano Poletti. “Dovremmo riuscire a raccontare bene ciò che accade – dichiara il ministro -, affinché le buone pratiche, i comportamenti e le realtà più virtuose vengano sdoganate e diffuse, fino a non esser più contraddistinte come buone notizie in opposizione alle cattive, ma a essere assunte come paradigma della quotidianità del nostro Paese”.

 

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