Consiglieri mordi e fuggi? Sì, ma senza gettone di presenza

E’ entrata nel vivo oggi (29 aprile) la discussione in seno alla Commissione statuto e regolamenti sulle modifiche al regolamento del consiglio comunale. Nessuna novità, per il momento, in ordine al  problema del trattamento economico: la dottoressa Berti, della segreteria generale, rivela che non ci sono nuove dal punto di vista legislativo circa la riduzione del gettone di presenza dei consiglieri comunali. Sì, invece, all’introduzione di una durata minima della presenza in consiglio per ottenere il gettone. La proposta di inserire la firma all’entrata e all’uscita dei consiglieri, avanzata dai consiglieri Battistini e Macera, nasce per ovviare al problema delle assenze e dei passaggi di pochi minuti in consiglio comunale: anche in questo caso la commissione si esprime favorevolmente. A questo genere di osservazione si aggiunge quella della Rosellini sulla necessità di un tempo minimo di presenza per ottenere il gettone e stroncare la prassi consolidata della fuga in anticipo da Palazzo Santini. 

Il problema successivo è quello di stabilire il criterio da applicare in ordine al tempo minimo di permanenza. Due le proposte: considerare il numero di pratiche (nel senso di votazione delle stesse) o  la cronologia in senso stretto. Il sistema più idoneo verrà valutato nel corso delle prossime settimane.
Seguono poi altre richieste di emendamento. Una concerne l’articolo 8 del regolamento, con specifico riferimento alla partecipazione dei presidenti ai gruppi consiliari: viene fatto notare che il capogruppo non vota e non ha gettone, ma ha diritto di parola. La commissione si interroga sull’eventualità di concedere permessi retribuiti anche a questa figura. Il parere generale è favorevole, ma viene chiesta la preventiva valutazione da parte del commissario.
Quindi due proposte di modifica della consigliera Daniela Rosellini. Con riferimento all’articolo 23 la portavoce del Movimento Cinque Stelle chiede di rendere pubblico testo, mozioni, ordine del giorno ed ogni altra cosa che passi dal Consiglio comunale, in modo che poi vengano protocollati e conosciuti da tutti. Viene fatto notare che questo eviterebbe la ripetizione di interrogazioni simili e snellirebbe il lavoro degli uffici. Anche in questo caso parole favorevoli da parte della commissione.
L’altra proposta della Rosellini verte sull’articolo 24, in particolare al comma terzo: la consigliera chiede di  introdurre una tempistica certa per il deposito dell’ordine del giorno. Viene in particolare chiesto un maggior lasso di tempo a disposizione per approfondire la discussione sul documento. La Commissione discute quindi della possibilità di apportare un emendamento inserendo “preferibilmente” nel corpo dell’articolo. Bonturi fa notare che si tratterebbe comunque di una indicazione di massima non vincolante e, nonostante l’ottica costruttiva della proposta, ritiene preferibile lasciare intatto il testo. La proposta viene lasciata quindi in sospeso. Ma la discussione andrà avanti nelle prossime sedute della commissione.

Paolo Lazzari

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