Rimpasto di giunta, il sindaco “chiama” Bambini

Rimpasto di giunta, i tempi si allungano. Inizieranno infatti giovedì (15 maggio) le consultazioni del sindaco Alessandro Tambellini con i partiti della coalizione che lo sostiene (Pd, Lucca Civica, Sel) per cercare di capire come mettere mano alla squadra di governo della città dopo le dimissioni dell’assessore allo sport e al turismo Massimo Tuccori. Il primo incontro sarà proprio con i rappresentanti comunali del Partito Democratico, con in testa il segretario Francesco Bambini. La linea di indirizzo che verrà presentata dal principale partito della coalizione, che sembra comunque orientato a una valutazione non solo politica della vicenda ma a compiere un bilancio complessivo dell’azione amministrativa della giunta Tambellini, è comunque destinata a condizionare in qualche modo il prosieguo delle consultazioni con gli altri partiti. Da quell’incontro, infatti, si capirà se l’intenzione è quella di arrivare a un rimpasto complessivo, di nomi come di deleghe, per rafforzare la giunta oppure alla sola sostituzione dell’assessore “mancante”. E in questi giorni ultimi giorni è emersa una ipotesi clamorosa, quella dell’invito da parte dello stesso primo cittadino, Alessandro Tambellini, al segretario comunale del Partito Democratico, Francesco Bambini, ad entrare a far parte della squadra con delega al turismo, a garanzia degli equilibri interni alla giunta e allo stesso Pd. Invito che, però, anche considerando l’attuale posizione di assessore al turismo e alle attività produttive in Provincia, sarebbe stata respinta da Bambini. Una questione, questa, che fa pensare al fatto che l’intendimento della maggioranza del Pd sia quella di un rimpasto più ampio e complesso di quello inizialmente pensato dallo stesso sindaco.

Si rimetterà, invece, alle decisioni del primo cittadino, pur presentando una “rosa” di nomi disponibili a ricoprire l’incarico di assessore, Lucca Civica, che vedrà Tambellini, invece, nella giornata di venerdì. Non saranno i consiglieri della lista civica vicina al sindaco a mettere veti od ostacoli di sorta, lasciando ampia scelta nelle decisioni, pur con i limiti di una adeguata rappresentanza commisurata al peso consiliare. Non sembra in discussione, invece, la posizione (e le conseguenti deleghe) del rappresentante di Sel, Antonio Sichi che stavolta dovrebbe non rientrare nella ridistribuzione degli incarichi amministrativi.
Il sindaco, poi, se riceverà il placet degli altri partiti della coalizione, dovrebbe fare anche un tentativo nei confronti di Italia dei Valori e Federazione della Sinistra, affinché esprimano un nome condiviso che potrebbe entrare a far parte della squadra di governo.
Ma mentre si pensa al superamento dell’impasse politico-amministrativa, non manca di sollevare ancora un polverone il “caso Pagliaro”, il consigliere del Pd che dopo la riunione di maggioranza di lunedì scorso (5 maggio) aveva annunciato le proprie dimissioni dal Consiglio per poi ritornare sui suoi passi “per rispetto nei confronti degli elettori”. Una parte della maggioranza non ha mancato di stigmatizzare, anche sui social network, questo passaggio. E Pagliaro ha risposto colpo su colpo annunciando, peraltro, la presentazione di nuovi documenti nel consiglio comunale di domani (13 maggio) che lo “scagionerebbero” dall’accusa mossagli dai colleghi in assise di aver presentato una interrogazione contro il vicesindaco senza prima fare i vari passaggi formali all’interno del partito. Post, quelli di Pagliaro, nelle diverse discussioni, che poi da questa mattina sono stati rimossi. Sintomo di un rasserenamento degli animi in maggioranza? Troppo presto per dirlo. Certo è che sarà il weekend quello destinato al redde rationem. Da lunedì prossimo potrebbe essere Tambellini-ter

 

Enrico Pace

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