Lucchese, si decide futuro. Bacci: “Comune c’è ma va calmo”

La Lucchese ha appena conquistato sul campo l’ennesimo successo di una stagione trionfale (la semifinale della Poule scudetto ai danni dell’Ancona) e al Porta Elisa esplode la festa. Ma dopo la prima euforia c’è qualcuno che intende richiamare tutti all’ordine perché, lo ripete come un mantra, il prossimo sarà un campionato a pancia a terra. Il presidente Bacci guadagna la via della sala stampa mentre, intorno, grida di euforia continuano a rimbalzare di stanza in stanza. Davanti a lui mezza manciata di giornalisti, perché anche parte della stampa ha deciso di far festa. Il momento del raziocinio è arrivato: Bacci elogia i suoi, ma poi entra in tackle scivolato sulla possibilità che il cda di domani, altra tappa cruciale per il futuro della Pantera, partorisca vere decisioni.

“C’è un problema di metodo – tuona il numero uno rossonero – perché alcuni vorrebbero scegliere figure chiave senza avere ancora le idee chiare su dove vogliamo andare. O meglio: in società abbiamo chiaro che il prossimo sarà un campionato di grandi sacrifici. Per questo, a maggior ragione, vogliamo scegliere bene, non vogliamo sbagliare. Inseriremo la figura dell’amministratore delegato e abbiamo già un’idea al riguardo: alla fine è stato un bene non averlo scelto già l’anno scorso, perché dai dilettanti alla Lega Pro il salto professionale, per tutti, è importante. La spiego con un adagio popolare: non compreremo la sella prima di avere il cavallo. Servono criteri certi e condivisi da tutti: non vogliamo certo andare a scegliere gli amici degli amici. O si fa così oppure il rischio è di prendere decisioni che si contraddicono tra loro. I tempi stretti? Lo ripetevate anche l’anno scorso, poi avete visto com’è andata. Di sicuro il Comune ha preso un impegno verbale con noi, ma, ecco, loro viaggiano con molta più calma. La parata di politici allo stadio, questo pomeriggio? (C’era anche il ministro Stefania Giannini, ndr): penso che la via crucis abbia molte stazioni e che la croce non possiamo portarla sempre noi. Per loro ne abbiamo in serbo una bella pesa (ride). Il passaggio da Srl a Spa? Vedremo, non cambia molto, si tratta di capire cosa ci conviene di più dal punto di vista economico. Se restano Pagliuca e i giocatori? Dico solo che sono stati fantastici, ma non è il momento di parlare di questo”.

Paolo Lazzari

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