“Trionfo grazie a Renzi”. E nel Pd tutti esultano ma…

Il Pd è asso pigliatutto a Lucca e in provincia (Leggi il dato del Capoluogo). Ma se il risultato delle elezioni europee a livello provinciale fa esultare un po’ tutti, nel Partito democratico (e non solo) non sono tutte rose e fiori. C’è infatti, a sentire soprattutto i primi commenti a caldo, di quello che è stato un vero e proprio plebiscito (con il Movimento Cinque Stelle che perde posizioni, e Forza Italia schiacciata), chi riconosce il merito al premier Matteo Renzi. A sottolinearlo in termini politici piuttosto forti è, tra gli altri, il governatore della Toscana, Enrico Rossi che su Facebook scrive: “Il Pd di Renzi ottiene un risultato storico collocandosi oltre il 40 per cento. Nella sinistra e nel popolo italiano, contro il rischio di avventure, ha prevalso il senso di responsabilità e la speranza per il futuro. Escono battuti Grillo e le destre. Abbiamo vinto, ora ci spetta di dimostrare che siamo in grado di cambiare il Paese e l’Europa”.

A indicare i motivi dello straordinario successo del Pd, è anche il segretario comunale del partito a Lucca, Francesco Bambini: “Nel derby giocato tra la rabbia e la speranza ha vinto – sottolinea -, in maniera schiacciante, quest’ultima. Un ruolo decisivo in questa partita lo ha svolto a mio avviso il ‘capitano’ con la sue proposte e la sua determinazione. Ora occorre proseguire con le riforme per dare un futuro a questo Paese e per “cambiare verso” in Europa. Ritengo che un risultato simile oltre a dare forza all’impegno riformatore avviato in Italia ci consente di affrontare con più fiducia e forza questo percorso anche in Europa sollecitando  un cambiamento delle politiche  a favore della crescita e dello sviluppo”. “Questi risultati – aggiunge Bambini – ci inorgogliscono e ci danno la carica anche a livello locale predisponendoci a fare ancora meglio e stimolandoci a portare avanti con determinazione un’azione che risponda al meglio alle aspettative dei nostri cittadini”.
Grande soddisfazione anche a Porcari per il successo del Partito Democratico con percentuali che sfiorano il 54%alle elezioni europee.  “Questa è prima di tutto una vittoria personale di Matteo Renzi – afferma Alberto Baccini sindaco di Porcari – anche se non va dimenticato che a Porcari nacque il primo comitato in suo nome. Ora il lavoro che ci attende è quello di trasformare in modo strutturale questo forte gradimento alla persona in consenso politico permanente per il partito democratico. In larga misura questa è una vittoria dei moderati che hanno visto in Renzi e nel Partito Democratico l’argine alla demagogia ed ai populismi.”
“Ora – conclude il Sindaco Baccini – quello che conta è governare nell’interesse dei cittadini e non parlare più di elezioni anticipate od altre sciocchezze di questo genere. Oggi è nata una nuova speranza per un Paese che sa di potercela fare. Non dobbiamo assolutamente farci sfuggire la grande opportunità che Matteo Renzi ci ha dato.”
Usa diversi accenti Cecilia Carmassi (Pd): “Tutti contenti per il risultato del Pd, come è naturale, ma vi rendete conto che dopo 5 anni di austerity il Ppe potrebbe essere ancora primo partito ed esprimere il presidente?”.
C’è chi riporta la discussione a livello locale, come fa Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica: “Fosse che fosse che parte del successo del centro sinistra nel comune di Lucca dipenda anche da questa tanto bistrattata amministrazione Tambellini?!”. Cantini lo scrive su Facebook, ma poi fa una analisi più precisa: “E’ innegabile – ammette – che Renzi sia stato il traino per la storica vittoria del Pd in queste elezioni europee. Va però anche riscontrato come le amministrazioni comunali rette dal centro-sinistra che hanno governato positivamente abbiano senza alcun dubbio contribuito a questa vittoria: è questo il caso dell’amministrazione Tambellini per il Comune di Lucca. Analizzando i dati vediamo infatti che il Pd si attesta al 51,2%, ben oltre la soglia provinciale, e la lista Tsipras al 5,9%, portando le forze che governano il comune sopra il 57%. Lucca Civica, che con i suoi 7 consiglieri è la seconda forza in consiglio comunale, è quindi fiera di aver partecipato, sia pure indirettamente, a questa risposta elettorale positiva e si auspica che ciò serva a rinvigorire ulteriormente la nostra azione amministrativa al servizio dei cittadini”.
Immediata la replica dell’ex assessore Giuseppe Pellegrini Masini (Idv): “La verità – sottolinea Pellegrini Masini – è un’altra, la destra italiana non è più credibile per il suo elettorato e a Lucca, città di moderati, non rimaneva che votare un Pd di governo erede di una parte della Dc che qui è stata forte. A ben vedere però, sembra che con le preferenze espresse per i candidati del Pd un messaggio gli elettori lo abbiano dato e non certo a favore di quella parte del Pd vicina a Tambellini, infatti Bonaccorsi e Domenici i candidati appoggiati dalle minoranze del partito di Lucca hanno fatto assieme circa 1200 preferenze mentre Bonafè e Danti appoggiati dai renziani ne hanno totalizzate 2900: un bello scarto di voti. Allora forse conviene dire che erano solo elezioni europee?”.
Che qualche peso il risultato alle urne possa averlo sul rimpasto della giunta Tambellini, ormai alle porte, non è da escludere. La consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Daniela Rosellini si sbilancia: “Immagino due ipotesi: il sindaco riempie la giunta di renziani per tirare avanti oppure i renziani, forti del risultato ottenuto, decretano la fine del mandato Tambellini e si torna a votare. Certamente da oggi il consiglio comunale sarà molto più renziano: sarà interessante assistere alla salita sul famoso carro”.
A Viareggio parla il sindaco Leonardo Betti: “Sono molto soddisfatto – dice –  del risultato elettorale che vede una affermazione storica ed importantissima del Partito Democratico a livello nazionale. Il risultato locale del Partito Democratico, cui appartengo, che a Viareggio si assesta intorno al 48%, col risultato migliore di tutta la Versilia, impedisce ad alcuni esponenti politici locali di utilizzare anche questo dato per parlare di una incrinatura del rapporto di fiducia tra sindaco e città che non esiste nei fatti: gli stessi esponenti politici che avevano già dichiarazioni pronte a sottolineare il contrario, se il risultato fosse stato anche solo parzialmente negativo. Peraltro, occorre sottolineare anche un ulteriore elemento: a Viareggio l’affluenza elettorale è sì scesa, ma solo del 4 per cento mentre in tutti gli altri Comuni della Versilia i votanti sono scesi dell’8-11 per cento, a riprova di una maggiore tenuta dell’interesse verso la politica più qui che altrove. In termini di voti assoluti, il Partito Democratico va oltre il raddoppio dei voti, passando dai 5885 voti delle Elezioni Comunali (con un 24,91% delle preferenze) ai 13.004 voti di ieri. Da questo importante risultato elettorale, traggo un fortissimo entusiasmo a continuare nella mia opera di governo della città e di risanamento del Comune: credo che, anzi, la maggioranza ne esca rinvigorita da questo passaggio e saprà trovare la forza di affrontare i delicatissimi momenti che ci attendono, in primis l’approvazione del bilancio consuntivo del Comune”.
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