Concluso il restauro della chiesa di Santa Caterina – Foto foto

Segnatevi la data: domani (5 luglio) la chiesa di Santa Caterina torna a pulsare di vita, dopo decenni di abbandono. Questa mattina la Soprintendenza, una delegazione del Fai Lucca-Massa Carrara ed il Comune di Lucca, hanno presentato in anteprima questa sorta di antico scrigno rimesso a lucido: i lavori sono costati 800mila euro, cifra messa a disposizione dal Ministero dei beni culturali e alla quale si è dato fondo per intero, per una durata complessiva delle opere che si piazza nell’ordine dei 18 mesi.
Santa Caterina, anche ribattezzata la Chiesa delle sigaraie per via della prossimità all’ex manifattura tabacchi, è davvero una miniera di prodigi architettonici: uno stile barocco unico, quello  apprezzabile all’interno, con particolari studiati nei minimi dettagli, come l’affresco sospeso che riempie lo spazio lasciato libero dal cerchio aperto nella volta. Uno splendore che non poteva essere passato sotto silenzio: il finanziamento è stato infatti favorito dalla campagna di sensibilizzazione I luoghi del cuore condotta dal Fondo Ambiente Italiano, che ha visto la struttura classificarsi al terzo posto in Italia (con ben 19.238 segnalazioni) all’esito del censimento operato. I lavori sono stati appaltati dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana, e curati per la progettazione  e la direzione dei lavori dalla Soprintendenza Bapsae di Lucca e Massa Carrara, diretta dall’architetto Giuseppe Stolfi.

“Dopo anni di incuria riproponiamo all’attenzione dei lucchesi un monumento storico – osserva il sindaco Tambellini – e l’intenzione è quella di farlo vivere pienamente nel quotidiano. Come valorizzarlo? Intanto non dimentichiamo che si tratta di una chiesa in cui sarà detta messa. Tenuto conto di questa sua funzione peculiare sarà poi possibile rendere questi spazi utilizzabili per concerti di musica classica, mostre, presentazioni di libri e quant’altro. Anzi, penso che questa potrebbe anche diventare la sede della delegazione del Fai di Lucca”.
A proposito di concerti: il 9 luglio la rinnovata struttura sarà “battezzata” dal Dittico Sacro: due drammi con musiche di Girolamo Deraco su libretti di Debora Pioli. “Il costo di questo concerto? E’ compreso negli 800mila euro – conferma Stolfi – ma sulla cifra al momento non posso essere preciso”.
L’architetto è visibilmente soddisfatto per lo stato dell’arte: “Qui bisogna parlare di sinergia e restituzione. Un ringraziamento caloroso va al Fai, perché ha riacceso l’attenzione su questo luogo, poi la Soprintendenza ha ottenuto il finanziamento. Mi piace rammentare che non si tratta di un intervento scontato: la precedente amministrazione, nel 2004, aveva parlato di 1 milione di euro solo per iniziare i lavori. Noi abbiamo dato fondo agli 800mila a nostra disposizione per restituire l’aspetto che merita ad un luogo dell’anima come questo: certo, mancano ancora degli interventi. Sono rimaste fuori dai lavori due cantorie (una presenta ancora lo spazio vacante di un affresco rubato negli anni ’70, l’altra è quella dell’organo), ma se avremo a disposizione altri 200mila euro potremo concludere tutto. Parlo di restituzione perché da questa chiesa sono passate intere generazioni: dai domenicani nel ‘500, ai malati (nell’800 divenne ospedale) fino alla sigaraie. Ora è il nostro turno”.
I lavori sono stati eseguiti dalle imprese D66 Srl e Ara Restauri: hanno avuto parte importante , tra gli altri, l’architetto Agostino Bureca (responsabile del procedimento), l’architetto Lisa Lambusier (progettista e direttore dei lavori), il professor Lorenzo Jurina (progetto strutturale), la dottoressa Antonia D’Aniello (responsabile scientifico restauro delle superfici), il professor Francesco Bianchi e l’architetto Carla Corrado (progetto illuminotecnico).
“L’idea è quella di provocare un vivo interesse nella cittadinanza – spiega la dottoressa Marisa Talarico (capo delegazione Fai Lucca – Massa Carrara) – e penso che ci riusciremo. La nostra missione si traduce in tre parole: tutela, valorizzazione, sensibilizzazione. Non possiamo limitarci al restauro: vorrei vedere le scuole riempire questo posto, magari con i ragazzi a fare da cicerone. Intanto, per il settembre lucchese (dal 7 al 14) la chiesa resterà sicuramente aperta e disponibile per tutti gli usi del caso”. Il Fai, per altro, ha contribuito ulteriormente mettendo a disposizione 20mila euro a parziale copertura delle spese per il futuro restauro dell’antico organo (il resto verrà messo dall’Istituto San Paolo).
“Il criterio che ha ispirato il progetto? Quello della difesa dell’autenticità materiale dell’organismo architettonico – confessa l’architetto Lisa Lambusier -. La difficoltà maggiore? E’ stata legata ai problemi di consolidamento strutturale dell’edificio: ci premeva soprattutto rinforzarlo per avere risposta impeccabile in caso di eventi sismici”.
L’intervento sull’edificio, il più significativo esempio di edilizia religiosa barocca a Lucca realizzato nel 1738 dall’architetto Francesco Pini e decorato da Bartolomeo de’ Santi e Lorenzo Castellotti, si è concentrato poi sul restauro delle superfici dipinte e decorative interne ed esterne, e gli interventi di conservazione degli intonaci esterni; le due pale d’altare con la Gloria nel nome di Gesù, sull’altare destro, e La Madonna con Bambino che appare a S. Antonio da Padova, sull’altare maggiore, sono state restaurate nel Laboratorio di Restauro della Soprintendenza.
La riapertura ed i primi eventi. La chiesa è stata riaperta oggi alle 12. Domani (5 luglio) è prevista l’inaugurazione con tanto di taglio del nastro e, a seguire, la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons Italo Castellani. L’8 luglio alle 9,30, nell’ Auditorium di San Romano, saranno presentati i risultati del restauro della chiesa: seguirà una visita al monumento.
A margine dell’evento riapertura ce ne sarà un altro: sempre il 9 luglio, alle 21, con replica alle 22,30, sarà eseguito nella chiesa di Santa Caterina il Dittico sacro costituito da due minimo drammi con musiche di Girolamo Deraco su libretti di Debora Pioli, con l’allestimento, video e regia di Nino Cannatà. Il Dittico si compone di Vidi Arcana Dei, minimo dramma sacro su santa Caterina da Siena per soprano recitante e grancassa (libretto tratto dalla biografia di santa Caterina da Siena del Beato Raimondo da Capua, suo confessore) e Stabat Mater (in prima assoluta), minimo dramma sacro.
Il primo utilizzo dell’edificio restaurato per un evento culturale contemporaneo rappresenta una conferma dei criteri che hanno guidato l’intero percorso progettuale: non solo conservare il monumento tramite operazioni di mantenimento dell’integrità, dell’efficienza e dell’identità del bene per trasmetterlo al futuro nella sua autenticità materica e formale, ma assicurare la vita all’edificio mediante usi consoni, in una auspicata prospettiva della più ampia futura fruizione per attività culturali a garanzia della conservazione stessa.
E’ possibile prenotare per la rappresentazione “Dittico sacro” telefonando all’Ufficio Cultura al numero 0583 445731 tutti i giorni (dal lunedì al venerdì) dalle 9 alle 11. Saranno inoltre organizzate visite guidate, sabato 12 e domenica 13 luglio oltre che sabato 19 e domenica 20, dalle 10,30 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 17,30 alle 19,30.
Inoltre, il nuovo direttivo della delegazione Fai Lucca-Massa Carrara guidato da Maria Talarico curerà l’apertura della Chiesa nel periodo dal 7 al 14 settembre nell’ambito del Settembre Lucchese con il seguente orario: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 mentre, dal lunedì al venerdì la chiesa sarà visitabile dalle 16 alle 18.

FOTO – Il restauro della Chiesa di S. Caterina

 

Il commento del senatore Andrea Marcucci
“Il restauro della chiesa di Santa Caterina è il frutto della virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, tra il Ministero dei beni culturali ed il Fai”. Così il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, a margine della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Lucca per presentare i lavori di consolidamento e  restauro che sono durati 18 mesi.
“È stato restituito alla città e ad i suoi visitatori un bene importante – sottolinea l’esponente dem – grazie alle segnalazione dei luoghi del cuore ed allo stanziamento di 800 mila euro del ministero, che sollecitammo in Parlamento. Una sinergia concreta che potrà trovare nuove possibilità di realizzarsi con il decreto Cultura del governo Renzi, che prevede l’art bonus, ovvero la defiscalizzazione delle sponsorizzazioni dei privati dirette ai beni culturali. È un provvedimento che a Lucca potrebbe essere molto utile”, conclude Marcucci.

Paolo Lazzari

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