Luna Onlus: suicidio choc, nessun sostegno per lo stalker

“Il suicidio di un ragazzo di 26 anni è un evento che ha messo in luce tutte le falle del sistema”, non usa mezzi termini la presidente del centro antiviolenza Luna Onlus, Daniela Caselli, riferendosi alla drammatica morte di Nicola Barsotti che si è accoltellato sotto al Baluardo di San Colombano (Leggi): “Un sistema che invece avrebbe dovuto farsi carico del problema in modo da tutelare sia lui sia le vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare i gravi fatti di violenza subiti. Siamo vicini alla famiglia che si trova ad affrontare tale situazione”. 

Il maltrattante infatti, può essere denunciato e sottoposto a un procedimento amministrativo o penale ma non esiste obbligo di supporto psicologico o psichiatrico: “Tutto è lasciato alla discrezionalità del giudice e dei servizi sociali – commenta ancora la presidente – che può consigliare o meno di ricorrere ad un supporto, spesso presentato dagli avvocati solo come un mezzo per accedere a sconti di pena”. “A Lucca esiste lo Sportello Ascolto uomini maltrattanti o autori di violenza – spiega la responsabile del servizio Serafina Marcacci -: non sarà la panacea di tutti i mali ma può essere una via. E lo sportello stesso avrebbe bisogno di una rete, composta dal Sert, dal Csm, dalle assistenti sociali, dai Comuni, dalle Forze dell’Ordine, dai giudici, dal medici del pronto soccorso”. “Un ottimo lavoro è stato fatto, ad esempio – sottolinea ancora la presidente dell’associazione Luna – con il Codice Rosa che scatta nell’emergenza: è stata una spinta importante dove tutti ci siamo riconosciuti, nel rispetto delle competenze e delle professioni”.
La vittima viene presa in carico, con tutte le difficoltà del caso, molte delle quali dipendono proprio dal fatto che il maltrattante, spesso seriale, viene lasciato a se’ stesso: se ha un problema non lo affronta, se ha una convinzione, spesso, la matura. E il comportamento violento molte volte si ripete, con la stessa donna o con altre, e di solito si aggrava.
“Dobbiamo guardare in faccia la realtà – dice ancora -: così il sistema non funziona. Se è vero che nel ciclo della violenza sono due gli attori principali, la vittima e il maltrattante, finché non metteremo mano anche all’altra metà del problema, avremo sempre una falla nella rete e non ci sarà “vera tutela” ne’ per chi subisce violenza ne’ tantomeno per chi la agisce. Per questo faccio un appello a tutti gli attori: mettiamoci attorno a un tavolo e stiliamo un protocollo non solo di intenti ma soprattutto operativo sulla gestione del quotidiano”.
“In merito a questo caso specifico, ho letto molti commenti spiacevoli e altri ne leggerò purtroppo. Ma puntare il dito contro chi ha trovato il coraggio di denunciare è un messaggio terribilmente sbagliato e privo di senso, perché chi subisce deve poter uscire dal circolo vizioso della violenza che, non lo dico io lo dicono le statistiche, una volta innescato tende sempre ad aumentare di livello e gravità”.
“In questi anni sono stati raggiunti piccoli grandi traguardi ma molto si deve ancora fare. Oggi sembra in un certo qual modo che la violenza faccia meno notizia. E’ vero i casi eclatanti riempiono ancora le prime pagine ma la quotidianità, la violenza che ogni giorno vive nelle case e solo ogni tanto viene a galla grazie a qualche segnalazione o peggio, tramite un accesso al pronto soccorso, quella, resta in sordina. Tutto questo deve far riflettere – conclude la presidente – su quanta strada ci sia ancora da percorrere e quanta formazione ci sia ancora da fare”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.