“I lavori di miglioramento alle due rotonde di Porta Elisa? Non si tratta di nuove opere che fanno lievitare i costi, ma di aggiunte effettuate utilizzando il ribasso d’asta”. L’assessore Celestino Marchini sgombra così, definitivamente, i dubbi residui in ordine al surplus di opere finite sotto la lente di ingrandimento delle forze di opposizione (Forza Italia-Alternativa civica centrodestra in primis). Il timore di Marco Martinelli e Nicola Buchignani, presenti oggi (19 febbraio) in sede di commissione lavori pubblici, era duplice: da un lato il fatto che i nuovi lavori potessero far alzare il prezzo finale e, dall’altro, quello che per gli stessi sarebbe servito un nuovo bando.

Marchini tuttavia, con tecnici e documenti alla mano, sbroglia la matassa: “Il quadro tecnico economico iniziale – spiega – prevedeva una somma di 400mila euro. Ad essi si aggiungono i 300mila euro per i lavori, su cui è stata effettuata una gara al ribasso fino al 36 per cento”. Ora, la normativa impone che, nel caso di superamento del 20% del costo iniziale per varianti al progetto, serva una gara nuova: “Ma le nuove opere – prosegue l’assessore – non sono varianti al progetto originario, bensì lavori aggiuntivi di miglioramento, effettuati utilizzando il ribasso d’asta. Di conseguenza abbiamo agito a norma di legge e, in fondo, è molto meglio così: il Comune ha conseguito un vantaggio economico notevole ed il cantiere non si è dovuto fermare per mesi, con tutti i disagi conseguenti, per aspettare una gara”.
Poi un commento sullo stato dell’arte: “A noi pare che il sistema funzioni – osserva – perché il traffico defluisce. E’ chiaro che la doppia rotatoria ha imposto anche dei correttivi in corsa, mano a mano che verificavamo che qualcosa non andava. Il semaforo su viale Castracani? E’ solo pedonale, a chiamata: ciò significa che è sempre verde se nessuno preme il bottone”.