Multa per il fotovoltaico al Polo Fiere

Una sanzione dall’Agenzia delle Entrate che arriva al tramonto della società che avrebbe dovuto sviluppare progetti nel campo dell’energia verde e in particolare del fotovoltaico, ma che di fatto si è limitata a realizzare soltanto i pannelli solari sopra i mega parcheggi del polo fieristico di Sorbano e la relativa viabilità d’accesso. Ed è proprio quell’operazione ad essere finita nel mirino e poi diventata oggetto di una multa. Perché quei pannelli non sono mai stati accatastati e non risultano all’agenzia che ha inviato la cartella, nonostante le rassicurazioni che erano giunte dal catasto stesso. Oltre il danno la beffa?

Comunque la si veda, pagare quella sanzione sarà uno degli ultimi atti della società Polo Energy Spa, una partecipata del gruppo Gesam che era stata creata con l’obiettivo di sviluppare l’impiego del fotovoltaico quando il settore sembrava poter essere redditizio. Un progetto più che naufragato, tanto che la società oggi è in liquidazione: quel servizio che le era stato affidato non è “indispensabile” e non risponde alla logica degli affidamenti per una società partecipata dal pubblico. Tant’è che la cifra della sanzione dovrà comunque essere coperta dall’amministrazione comunale.
Può sembrare singolare che a distanza di tanti anni si arrivi soltanto ora a questa multa da 706 euro. In realtà l’iter è stato più complesso e la stessa società si era immediatamente attivata per l’accatastamento dei pannelli solari. Tuttavia il progetto era nato male: si era proceduto prima del completamento degli espropri dei terreni, frazionati in quel modo in ben 30 unità diverse. Una situazione, insomma, impossibile da sanare fino a che la società e quindi il Comune non fosse venuto nella disponibilità totale dei lotti.
“Al momento della ultimazione delle opere, non essendo ancora terminata la procedura di esproprio per l’acquisizione al patrimonio comunale delle aree interessate dalle opere stesse – spiega nell’atto comunale in cui si accantona la spesa per il pagamento della sanzione, la dirigente Antonella Giannini -, fu concordato tra i tecnici incaricati di Polo Energy e Comune di rinviare l’accatastamento degli impianti fotovoltaici ad avvenuta ultimazione degli espropri”.
Ma poi a lavori completati gli uffici comunali e la società si sono resi conto di un’ulteriore complicazione. La realizzazione degli stessi pannelli fotovoltaici al di sopra delle aree di sosta avevano modificato la situazione catastale: non si sarebbe più trattato di espropriare terreni ma unità immobiliari.
A quel punto ci fu un confronto diretto con alcuni tecnici del catasto che convennero “verbalmente” “sulla irragionevolezza della procedura da seguire”, si legge nella stessa determina, “anche tenuto conto che il mancato accatastamento, nel caso del Comune, non comporta alcuna evasione di imposte immobiliari”.
Ma, nonostante gli accordi presi a parole, nel marzo scorso arriva lo stesso contestazione dall’Agenzia delle Entrate. Il Comune reagisce, motivando la scelta, e chiede l’annullamento della multa. Ma la richiesta è stata respinta e ora si deve pagare.

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