Da rete musei a manifattura, Tambellini rilancia i progetti

Si è tenuto lo scorso sabato (19 novembre) un interessante incontro al circolo dell’Unione di via Santa Giustina sull’importanza della via della seta, il sistema delle mura urbane e il futuro di Lucca. Invitati dal presidente Andrea Francesconi, davanti ad una folta platea di imprenditori e professionisti tra cui il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli e del capo delegazione Fai di Lucca Maria Talarico, il sovrintendente Francesco Cecati, la funzionaria Daniela Capra e il sindaco Alessandro Tambellini.

Cecati ha ribadito il ruolo di Lucca come capitale dell’arte e della cultura, partendo da un prezioso documento, scritto da Daniela Capra, che ripercorre il ruolo di assoluto primato che la città ebbe nel commercio della seta. Un’arte che i lucchesi importarono dai greci o dalla I crociata, a seconda della teoria che si intende far propria. In ogni caso, seppero farne tesoro, tanto che proprio attorno ai ricchi mercanti sorsero chiese e palazzi che oggi rendono unica la nostra città. La virtù oltre alla bellezza, afferma Cecati.
Cecati ha ripercorso la storia delle Mura, passate da strumento militare a luogo di svago, ricordando anche i periodi bui quando, negli anni 70/80, si erano trasformate in una circonvallazione sopraelevata e ospitavano parcheggi sugli spalti sottostanti.
Oggi le Mura sono tornate ad essere una passeggiata per lucchesi e turisti. Grazie ai finanziamenti messi a disposizione da Fondazione Crl e del Miur, è stato completato l’ultima parte del restauro del paramento esterno. “Un ecosistema che comprende anche la vegetazione che si è formata nei secoli – l’ha definita Cecati – che ha bisogno di una manutenzione continua”. Cecati ha chiesto al Comune individuare le risorse necessarie per proseguire il lavoro con interventi periodici.
Per quanti riguarda la circonvallazione, Cecati si è augurato che possa quanto prima essere liberata dal passaggio del mezzi pesanti. “E’ vero – gli ha risposto il sindaco Tambellini – ogni giorno sui viali passano 2200 tir, una cosa che non sta né in cielo né in terra. Ma io non posso bloccare l’unica strada di collegamento alle 7/8 aree industriali a nord della città. Il ministro Del Rio ci ha promesso che almeno l’asse nord-sud può partire nel 2017, auguriamoci che sia davvero così”.
Il territorio attende anche un’altra infrastruttura essenziale: il raddoppio della ferrovia con Firenze. “Sembrava fatta – ammette il sindaco – ora però a Montecatini i lavori sono fermi perché è stata chiesta una sopraelevata. Anche qui dobbiamo fare in modo che l’iter non subisca uno stop e il lavoro arrivi fino a Lucca come è stato promesso da Regione e ferrovie dello Stato”.
Il sindaco ha poi parlato ad ampio raggio del futuro della città. Dall’esigenza di un circuito museale al mercato del Carmine, dall’area degli spalti abbandonata dal vivaio Sesti alla pedonalizzazione di piazza S. Alessandro. Fino al grande progetto della manifattura tabacchi, che deve tornare, ha detto Tambellini, “a ospitare funzioni produttive come era un tempo”. Non l’ennesimo centro commerciale o artigianale nel cuore della città, ma un luogo dedicato alla ricerca, la cultura e il terziario avanzato, che preveda l’inscatolamento del parcheggio in una terrazza sopraelevata a livello delle Mura per creare una sorta di collegamento pedonale fra centro storico e città esterna.

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