Al via i saldi a Lucca, ma c’è poco ottimismo

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“Che mi importa del Natale, io aspetto i saldi”. Sono ormai settimane che questa ironica vignetta spopola sui social e adesso, dopo migliaia di condivisioni e di like, a quanto pare ci siamo davvero. Al via domani (5 gennaio) infatti la grande apertura dei saldi che decorerà le vetrine di tutti i negozi della Toscana, già pronti ad attaccare nuovi cartellini. E Lucca non è da meno. Ma siamo sicuri che sia davvero così tanto attesa? A giudicare dalle facce di molti commercianti di Via Fillungo, reduci da un periodo natalizio sconfortante, c’è ben poco da sperare e da stare allegri.
“Una desolazione su tutti i fronti – dice Giancarlo, titolare del negozio Levi’s –: serate fallite e una città molto triste. Non credo che qualcuno le risponderà in modo diverso, queste feste sono andate male a tutti. Un po’ di ottimismo per il periodo dei saldi ce lo posso anche mettere, ma non credo che la situazione cambierà molto”.

Scuote la testa anche Maria, la commessa di Prima Donna, che esordisce con un sincero: “E’ inutile, la gente non ha i soldi”. Nemmeno l’ottimo rapporto qualità-prezzo di fatti, come si lamenta anche la stessa commessa, è stato un grande incentivo a far spendere un po’ di più i lucchesi, che più che comprare entrano, fantasticano, mettono un po’ in disordine e tornano via.
“Di ottimismo ne abbiamo sempre tanto – dice Anna del negozio Pinko – però poi ci scontriamo sempre con la realtà. Vedremo come andranno questi saldi, per adesso non siamo molto contenti”.
Natale sottotono anche per Max & Co, che sui saldi invece vede ancora qualche spiraglio di sincera fiducia.
“Spero che le persone che non hanno speso in questo periodo di festa di rifacciano tutte quante adesso – dice Silvia – noi ci giochiamo tutto questo primo weekend, speriamo bene”.
Secondo alcune statistiche, saranno poco più di 300 gli euro che ogni famiglia toscana spenderà in questo periodo di sconti. Pochi capricci e tanti acquisti utili, se non addirittura necessari. Ma in strada, nonostante il pessimismo dei commercianti, sono tanti i giovani che approfittano degli ultimi giorni di vacanza per sbirciare le vetrine, fantasticando magari sul come poter spendere le famose ‘bustarelle’ regalate a Natale da parenti pigri o con poca fantasia di cui comunque nessuno si è mai lamentato.
“I soldi che ho racimolato a Natale da nonni e genitori li voglio spendere in qualcosa che desideravo da tempo – dice Matteo – adesso vedrò se prendere scarpe o un cellulare nuovo, alla fine i veri regali arrivano sempre dopo che il Natale è finito”.
Un po’ di speranza, quindi, forse c’è ancora. Ma occhio a prezzi e sconti: un colore può passar di moda, le truffe no.

I consigli di Federconsumatori
Come di consueto in occasione dell’inizio dei saldi invernali, la Federconsumatori di Lucca formila alcuni suggerimenti per acquistare in modo consapevole.
“Questi i consigli della nostra associazione – si legge in una nota – confrontare i prezzi applicati in diversi punti vendita, cercando di orientarsi verso l’acquisto di prodotti di cui si ha realmente necessità; diffidare dei negozi che applicano sconti eccessivi e delle vetrine coperte di manifesti, che non consentono di vedere la merce; controllare accuratamente il cartellino, in cui devono essere obbligatoriamente riportati, in modo leggibile, sia il vecchio prezzo che quello nuovo, oltre alla percentuale dello sconto; conservare lo scontrino come prova di acquisto: in caso di merce difettosa la garanzia legale prevede la riparazione o sostituzione a scelta del consumatore, ovvero il rimborso della somma pagata; per la merce acquistata nei negozi, non è previsto il diritto di recesso. In alcuni casi, i commercianti potrebbero rilasciare, a loro discrezione e senza nessun obbligo, eventuali buoni spesa. Per problemi o segnalazioni di eventuali irregolarità rivolgersi ai vigili urbani o agli uffici comunali per il commercio”.

Giulia Prete

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