Gara gas, scontro sui dati dei valori della rete

Gara di ambito per il nuovo gestore del gas, è scontro sui dati del bando. La commissione bilancio, presieduta da Virgina Lucchesi, ha oggi affrontato su richiesta del capogruppo di Forza Italia/Alternativa Civica, Marco Martinelli, il tema della pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, a far data dallo scorso 30 dicembre. Un’accelerazione anomala, secondo lo stesso Martinelli, che ha chiesto conto della questione alla parte tecnica (il responsabile unico del procedimento della stazione appaltante Graziano Angeli) e alla parte politica (l’assessore Enrico Cecchetti).

“Avevamo chiesto aggiornamenti continui in commissione – dice Martinelli – sulla questione della gara del gas. Ma poi abbiamo appreso dalla stampa della pubblicazione del bando. Per questo voglio chiedere all’amministrazione le motivazioni che hanno spinto a pubblicare il bando, laddove in Italia questo è successo solo per 10 Atem su 177”.
L’assessore Cecchetti ha così ripercorso tutte le tappe del lavoro in sede di assemblea di ambito per arrivare alla gara nei tempi richiesti dalla legge. Un percorso iniziati con la prima riunione dei Comuni che risale al 27 novembre del 2013: “In sede di assemblea dei Comuni dell’Atem – dice Cecchetti – è stato approvata all’unanimità il documento guida d’ambito, che si compone di tre parti: la parte che riguarda gli investimenti per l’efficientamento della rete, quella che riguarda l’innovazione tecnologica e la terza parte che ha a che fare con gli interventi di estensione e potenziamento della rete nei prossimi 12 anni. Su questo documento si è espressa una maggioranza qualificata, come è stato previsto in sede di assemblea di Atem che prevede il voto favorevole dei due terzi dei Comuni, che rappresentino almeno i due terzi della rete sulla base dei punti di riconsegna”.
Ci sono, poi, alcune parti del lavoro di documentazione che non sono ancora concluse. Una di queste riguarda la parte più controversa, che è la definizione del Valore industriale residuo delle reti da mettere a gara, attraverso l’interlocuzione con i singoli Comuni: “Sono stati raccolti – spiega l’assessore Cecchetti – gran parte dei dati, ma mancano alcuni momenti di formalizzazione. Oltre a questo è da inviare all’autorità l’indicazione dello scostamento fra i valori del Vir e il valore Rab, un’altra modalità di definizione dei valori della rete su cui si baserà il valore della rete fra 12 anni”.
Terzo tema su cui si è concentrato il lavoro è quello della clausola sociale che le organizzazioni sindacali hanno chiesto di inserire nel bando: “Pur non arrivando alla firma del documento – spiega Cecchetti – perché i sindacati volevano l’approvazione di un documento più ampio, uno degli impegni è stato quello di sottoporre la clausola all’assemblea dell’Atem che, con una sola astansione, l’ha approvata e trasmessa al responsabile unico del procedimento”.
Una documentazione, quindi, ancora incompleta che ha comunque portato alla pubblicazione del bando sulla gazzetta europea. Il motivo lo spiega lo stesso assessore Cecchetti: “L’advisor – afferma – ha ricordato al consulente tecnico e all’Atem che con la fine dell’anno i valori del Vir sarebbero cambiati, laddove i valori di riferimento secondo la norma devono essere quelli dei due anni precedenti alla pubblicazione del bando. Si è deciso, insomma, di tentare la strada della pubblicazione in modo da mantenere validi i valori di riferimento e non fare un complesso lavoro di attualizzazione che sarebbe peraltro costoso per i Comuni. L’assemblea dell’Atem ha così approvato l’orientamento politico e di dare indirizzo in questo senso al Rup, peraltro con il parere favorevole anche di Uniatem”.
Il consigliere Martinelli non è soddisfatto, però, della risposta ricevuta: “Questa accelerazione – spiega – è stata inutile, anche perché nell’allegato al bando si dice esplicitamente che i dati Vir di alcuni Comuni, fra cui il Comune di Lucca, si riferiscono al 2013 e non al 2014. Questo costringerà comunque la stazione appaltante all’attualizzazione dei dati e di conseguenza all’avvio di una nuova consulenza per indicare i dati corretti. Viene così meno tutto il castello che è stato montato con la pubblicazione del bando”. “Il valore residuio della rete – spiega Martinelli nel dettaglio – ossia quanto devono essere pagati i gestori uscenti per cedere le proprie reti, indicato alla pagina 5 dell’allegato B LU riporta per i comuni di Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Capannori, Coreglia Antelminelli, Gallicano, Lucca, Pescaglia, Villa Basilica, un dato al 31 dicembre 2013. Per la gara sono invece necessari dati aggiornati al massimo a due anni precedenti alla pubblicazione del bando (che è stato pubblicato il 30 dicembre 2016). Ne consegue che i suddetti dati al 2013 sono già superati e dovranno comunque essere aggiornati al 2014. Come ha potuto il Comune di Lucca commettere tale leggerezza?”. La naturale conseguenza, per Martinelli, è la richiesta al Comune di Lucca come stazione appaltante di ritirare il bando pubblicato il 30 dicembre.
Il Rup, Graziano Angeli, annuncia una risposta formale ai dubbi del consigliere Martinelli ma intanto accenna ad alcuni temi: “Si tratta di un tentativo – spiega – come esplicitato più volte, per far risparmiare i Comuni, visto che l’eventuale spesa a questo punto sarebbe da far con i fondi degli enti. Il nostro compito rimane quello di mettere tutte le aziende nelle stesse condizioni per decidere se partecipare o meno alla gara. Con la pubblicazione del bando, al momento, le azienda hanno dieci mesi (la scadenza è al 31 ottobre) per decidere se presentare la manifestazione di interesse cui seguirà una procedura ristretta a inviti. Ma se ci saranno ulteriori modifiche, richieste dall’Autorità, il bando verrà ripubblicato e si prevederà un eventuale allungamento dei termini”. E sulla contestazione di Martinelli: “Per noi i dati – spiega Angeli – sono corretti ed attualizzati. Ovviamente sarà nosta premura rispetto a eventuali contestazioni di confermare o correggere il dato”.
La commissione, alla fine, si aggiorna in attesa della risposta formale del responsabile unico del procedimento, Graziano Angeli. Ma non prima che il consigliere Martinelli sollevi un’altra questione, ovvero quella del personale: “In questo caso – dice il consigliere – il quadro di riferimento è all’anno precedente alla pubblicazione del bando, ovvero il 2015”. E anche in questo caso la richiesta è quella di sapere se i dati sono o meno attualizzati nei documenti che sono al vaglio dell’autorità. Nelle prossime settimane, dunque, si attendono altri dati destinati a rinfocolare le polemiche.

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