Gara del gas, Toscana Energia ricorre al Tar

di Roberto Salotti
La gara per l’affidamento della distribuzione del gas nell’area d’ambito provinciale, il cui avviso è stato da poco bandito dal Comune di Lucca, in qualità di stazione appaltante, finisce nel mirino del gestore. Toscana Energia, socio privato di Gesam e in predicato di partecipare con essa alla gara stessa, ha infatti presentato ricorso al Tar della Toscana, mettendo sotto accusa un articolo dello schema di contratto, allegato all’avviso, e che riguarda le clausole sociali. Non si parla di numeri e di lavoratori, che, stando alle prime analisi dei sindacati, non dovrebbero essere toccati, ma di formule di contratto. All’articolo 9, infatti, l’amministrazione comunale, recependo le richieste giunte dai rappresentanti dei lavoratori nei vari gestori a livello provinciale, ha inserito alcuni paletti che escludono l’applicazione, tra le altre cose, del Jobs Act e garantiscono agli stessi lavoratori le tutele contro i licenziamenti illegittimi (articolo 18). Limiti che Toscana Energia ha impugnato nel ricorso, i cui atti sono giunti di recente all’amministrazione comunale di Lucca.

“Abbiamo deciso di inserire la clausola sociale nello schema di contratto – spiega l’assessore Enrico Cecchetti – per diversi motivi. Anzitutto, il decreto madre del 2011 che fissava i criteri per indire le gare del gas prevedeva che fosse previsto un passaggio al gestore unico alle medesime condizioni dei precedenti. Dal 2011 ad oggi sono subentrate numerose novità sul fronte contrattuale e previdenziale, e come amministrazione abbiamo dato al Rup una indicazione politica chiara che è stata tradotta nell’articolo 9, ora impugnato da Toscana Energia. Lo abbiamo fatto anche per recepire le richieste che al riguardo hanno avanzato i lavoratori attraverso i loro rappresentanti sindacali”.
Adesso la decisione sulla legittimità o meno di quella clausola spetterà al tribunale amministrativo regionale, anche se il bando stesso di gara deve essere ancora validato, come da procedura, dall’Autorità dell’energia e del gas. L’Aeg, infatti, potrebbe intervenire suggerendo nuove formule o modifiche da apportare. “Abbiamo lo stesso voluto andare avanti con la pubblicazione dell’avviso di gara – spiega Cecchetti -, per non rischiare di perdere altro tempo e offrire uno schema il più chiaro possibile, sebbene in un quadro che potrebbe essere modificato”.
Nell’articolo oggetto della contesa in Lucchesia (in tante altre realtà i gestori hanno ugualmente impugnato i bandi di gara), si impegna il gestore ad assumere il personale dipendente dei gestori uscenti assicurando loro una serie di condizioni. Anzitutto si chiede di garantire l’applicazione del contratto collettivo unico del settore gas e acqua e il mantenimento, per chi lo abbia in precedenza richiesto, dell’iscrizione all’Inpdap, insieme agli specifici indennizzi previsti nel caso in cui i lavoratori venissero “danneggiati” dal trattamento previdenziale previsto dal bando in questione. Ma c’è dell’altro: lo stesso articolo infatti esclude l’applicazione del Jobs Act e dei licenziamenti senza giusta causa, come previsto dall’articolo 18.
Di numeri, per ora, non si parla. Ma al momento non ci sarebbe da preoccuparsi. Almeno secondo le prime valutazioni svolte dalla sigle sindacali. Di sicuro, però, il ricorso di Toscana Energia pone di fronte delle questioni su cui i sindacati hanno fatto, fin dall’inizio, battaglia. Nel frattempo, il Comune di Lucca si muove verso la scissione asimmetrica di Gesam, che dovrebbe proprio servire a correre alla gara insieme a Toscana Energia. La pratica, dopo che anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha archiviato l’esposto presentato contro l’operazione dal consigliere comunale di Forza Italia, Mauro Macera, dovrebbe approdare a marzo all’esame del consiglio comunale (Leggi).

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.