Anticorruzione e poteri dell’Anac, incontro in Provincia

Quali sono i nuovi e più adeguati strumenti per combattere la corruzione? Qual è il ruolo dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) fondata proprio per arginare un fenomeno dilagante nel nostro Paese e che poteri ha questo organismo anche alla luce delle nuove norme in materia? E’ cambiato qualcosa in Italia sotto questo aspetto dall’avvento di Mani Pulite nei primi anni ’90 del secolo scorso? A queste e a tante altre domande cercherà di dare risposte esaurienti l’incontro in programma mercoledì (22 febbraio), alle 10,30, a Palazzo Ducale (sala Ademollo) organizzato dalla Fondazione Promo Pa con il sostegno della Prefettura e della Provincia di Lucca. L’occasione è data dalla presentazione del volume intitolato L’autorità nazionale anticorruzione – tra prevenzione e attività regolatoria di Ida Angela Nicotra, componente dell’Anac e docente di diritto costituzionale all’università di Catania.

Il programma prevede, in apertura, i saluti istituzionali del presidente della Provincia Luca Menesini e del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. Poi toccherà al neo prefetto di Lucca Maria Laura Simonetti aprire i lavori della giornata in cui interverranno, tra gli altri, Andrea Pertici (docente di diritto costituzionale all’università di Pisa), il presidente di Promo PA Fondazione Gaetano Scognamiglio, il procuratore della Repubblica di Lucca Pietro Suchan e l’autrice del libro Ida Angela Nicotra.
Il volume curato da Nicotra è una raccolta di scritti autorevoli che approfondisce i nuovi strumenti di contrasto dei fenomeni corruttivi previsti dalle più recenti normative. La pubblicazione, partendo dalla ricostruzione dell’Anac – presieduta dal marzo 2014 dal magistrato Raffaele Cantone – quale modello di autorità indipendente, descrive la disciplina anticorruzione declinata dal legislatore in termini di accessibilità totale agli atti delle pubbliche amministrazioni, attraverso il principio di trasparenza (freedom of information act), la disciplina sulle inconferibilità e incompatibilità negli incarichi pubblici, l’istituto del commissariamento delle imprese come presidio di legalità, la figura del whistleblowing. Il Codice dei contratti pubblici, introdotto con il decreto legislativo n. 50 del 2016, ha attribuito un ruolo centrale all’Autorità Nazionale Anticorruzione, prevedendo il completamento della riforma degli appalti attraverso il modello della soft regulation.
“Il merito di questo volume – scrive Filippo Patroni Griffi nella prefazione – è duplice: fornire un quadro sistematico del convulso susseguirsi di interventi normativi in un ristretto arco temporale; farlo in maniera seria, approfondita e sostanzialmente esaustiva con riguardo al momento della centralità della prevenzione nel contrasto alla corruzione”.

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