S.Filippo e Arancio: no ai correttivi alla viabilità foto

Dopo le accese polemiche sulla nuova viabilità per il sottopasso di via Ingrillini, emerse nell’incontro tra l’assessore alle strade Celestino Marchini ed i cittadini dei quartieri di San Filippo e dell’Arancio, questa mattina (17 febbraio) l’umore dei residenti non sembra particolarmente migliorato. Anche se c’è chi decide di mettere da parte le critiche, provando a formulare ipotesi costruttive. Il nodo resta quello della mancanza di fluidità del traffico, con ingorghi che vengono direttamente collegati alla nuova viabilità imposta con la nuova infrastruttura. “Marchini ci ha detto che faranno dei correttivi – spiega il proprietario di una pasticceria all’Arancio – e noi ci auguriamo che questo accada in fretta. E’ inutile cercare di smaltire il traffico con un nuovo sottopasso se poi stabilisci una viabilità che crea rallentamenti e disagi. Io per venire al lavoro arrivo da Mugnano ed arrivo in scioltezza fino a dopo il nuovo sottopasso: ma poi, una volta uscito, sono di fronte a file lunghissime perché al passaggio a livello di via di Tiglio si creano intasamenti”.

Una situazione che secondo il Comune potrebbe migliorare già con la realizzazione delle nuove rotatorie in via di Tiglio, all’incrocio con via di Piaggia e ai Macelli. Oltre a questo, ci sono trattative in corso per la realizzazione di una grande rotatoria che passi sotto alla ferrovia tra la via di Tiglio e via Romana. Il Comune ha chiesto a Rfi uno studio di fattibilità per il nuovo sottopasso ma si al momento si tratta soltanto di ipotesi che, tuttavia, non sembrano persuadere i residenti. “Sono sincera – dice una signora che vive in via di Tiglio da trent’anni – e vi dico che io pensavo che con le ultime modifiche qualcosa sarebbe cambiato in meglio. Invece gli ingorghi restano e sotto la finestra di casa mia è un continuo passare di macchine e mezzi pesanti, dalle 8 del mattino fino alla mezzanotte: una situazione insostenibile. I correttivi? Io penso che debbano fare in fretta, perché non è possibile che in una città di modeste dimensioni come Lucca si formino file che nemmeno sul raccordo anulare”.
Poi c’è chi si addentra più nello specifico delle nuove proposte: “Ben vengano le rotatorie – afferma un commerciante che ha un negozio di articoli sportivi proprio a ridosso della strada, su via di Piaggia – perché con quelle sicuramente si potrà ridurre il traffico che vediamo in questi giorni. Consentono un miglior scorrimento ed una diminuzione della velocità dei mezzi: io però aggiungerei dei divieti per i mezzi pesanti. I tir passano troppo frequentemente e troppo vicini alle case ed alle attività. La rotatoria sottorranea? Sono sincero, come ipotesi mi convince poco: se dobbiamo attendere quella come panacea di tutti i mali del traffico lucchese, i tempi si dilatano. I cittadini invece chiedono correttivi urgenti e logici”.
Sì quindi, ascoltando il comune sentire, alle due nuove rotatorie (purché si facciano a strettissimo giro di posta) e a modifiche del traffico che consentano di migliorare la qualità della circolazione. E, sotto questo punto di vista, proposte vengono formulate anche in ordine alla gestione dei sensi unici: “La nuova viabilità – commenta un altro residente – ne ha istituiti diversi con l’obbiettivo di disincentivare il traffico che va verso certe zone della città. Solo che secondo molti di noi potrebbero essere rivisti: quello in via della chiesa, ad esempio, ci pare che serva a poco. Così come tutti i sensi unici previsti nel quartiere dell’Arancio, per diminuire il traffico sulla via Romana, non stanno sortendo tutti l’effetto voluto. Bene il confronto con la gente, ma credo che sia necessario mettersi al tavolo con chi vive nelle zone interessate, per un confronto vero sulle modifiche appropriate”.

Paolo Lazzari

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