In S. Romano i bimbi ricordano il giornalista Giovannini foto

Piccoli studenti crescono. In tanti, un po’ emozionati ma pieni di pepe e nozioni, i bambini e i ragazzi degli istituti comprensivi di Nave e Santa Maria a Colle che questa mattina (23 marzo) hanno tenuto vere e proprie lezioni di storia, tradizioni e curiosità lucchesi nell’auditorium della chiesa di San Romano per ospiti davvero molto speciali: i bambini delle scuole di Lomello e Dorno della provincia di Pavia che anche oggi sono in visita nella nostra città per ricordare il grande scrittore, poeta e giornalista lucchese Romeo Giovannini che ha trascorso gran parte della propria vita proprio in quelle cittadine lombarde. Un gemellaggio nato dal ‘patto di amicizia’ nato tra i comuni qualche mese fa che mira ad instaurare relazioni di scambio, di reciprocità, di rapporti culturali e solidali tra i Comuni e la collaborazione tra le scuole primarie e secondarie delle tre città, nella memoria di Giovannini.

Microfono in mano e, chi più timido, chi invece oratore nato, ognuno ha detto a turno – e a memoria! – davanti all’intero auditorium racconti o piccole nozioni per insegnare ai piccoli turisti la storia di Lucca: il Volto Santo, Santa Zita, le case di corte, il fiume Serchio…ogni classe un argomento diverso, studiato dai bambini nel dettaglio e con impegno, accompagnati anche da lavori cartacei o multimediali come slide o brevi filmati. Una mattinata interessante a cui i piccoli turisti pavesi hanno partecipato, anche se con qualche sbadiglio vista l’alzataccia di questa mattina, interessati e divertiti dai loro ‘colleghi’ che si sono cimentati in vere e proprie piccole lezioni universitarie. Oltre alle piccole lezioni i ragazzi hanno anche letto alcune poesie di Giovannini: molti di loro hanno partecipato, nella scorsa edizione, al premio letterario omonimo e si sono aggiudicati, componendo racconti in suo stile, i primi posti sul podio. Un’esperienza unica per entrambi gli istituti comprensivi che si è conclusa con l’arrivo in scena della professoressa Daniela Marcheschi, amica di Romeo Giovannini, che senza peli sulla lingua ha incantato grandi e piccini con le sue storie. Presenti alla mattinata, oltre ai bambini e alle insegnanti delle scuole di Lucca e Lomello, anche la vicesindaco Ilaria Vietina e il sindaco Tambellini che ha trascorso gran parte della mattina seduto tra i piccoli prof.
“Quando ho conosciuto Romeo – racconta Daniela Marcheschi – aveva un cane, un cocker femmina di nome Bella. Scappava spesso e nonostante lui fosse già anziano, la rincorreva correndo fortissimo. Ogni volta che lo incontravo lo usavo come se fosse stato un jukebox: gli chiedevo di recitare alcune sue poesie, lo adoravo. Pensate che ha vissuto nei tempi del fascismo, un fascismo violento, cattivo – spiega con semplicità ai bambini – un po’ come quello che è successo ieri a Londra: arrivavano persone che sparavano all’improvviso e poi fuggivano via. Ma a lui non piaceva il fascismo, era nato in una famiglia con altri valori, rispettava la libertà, gli uomini, la dignità e soprattutto la bellezza. Non è stato un giornalista come tutti gli altri, come quelli che scrivono perché ordinati da un padrone: lui era libero, aveva le proprie idee e scriveva ciò che voleva, onorava la bellezza. Ricordate bimbi, la bellezza sta negli occhi di chi guarda”.
Romeo Giovannini. Il poeta, scrittore, traduttore, giornalista e critico letterario Romeo Giovannini è nato a Santa Maria a Colle, frazione di Lucca, il 14 agosto 1913. Ha frequentato il seminario arcivescovile dove si è appassionato alle lingue classiche ed è stato animatore del Caffè di Simo di Lucca, insieme ad altri intellettuali di fama. Trasferitosi a Roma, incontra poeti e scrittori del novecento italiano e si afferma come giornalista instancabile nelle redazioni di quotidiani, riviste e settimanali di grande rilievo nazionale. Ha dimorato a Lomello dal 1981 fino alla sua scomparsa avvenuta a Mortara il 23 marzo 2005.

Giulia Prete

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