Modifiche statuti partecipate, manca numero legale

E’ approdata in consiglio comunale, nella seduta di oggi (12 aprile) la modifica degli statuti delle socieà partecipate in attuazione del decreto legistlativo 175 del 2016. Ma in sede di votazione è mancato il numero legale e la pratica non ha ricevuto l’ok.
Fra le previsioni principali c’erano quella della modifica dell’articolo 5 dello statuto di Gesam Gas e Luce che elimina la possibilità della prelazione impropria, che avrebbe demandato la definizione del prezzo di vendita a un collegio arbitrale nel caso in cui il prezzo determinato dal mercato fosse ritenuto troppo elevato. Una previsione ritenuta elusiva del meccanismo di sottoporre a gara ad evidenza pubblica ogni cessione di quote di società partecipate.

Modifiche importanti, infine, erano previste anche per l’oggetto dell’attività di Lucca Holding Servizi e Metro, che potranno svolgere la funzione di contraente generale. A loro, quindi, potrebbe essere affidato in futuro, vista la chiusura ormai imminente di Lucca Holding Progetti Speciali, dopo la chiusura del contratto di quartiere per Pontetetto, la gestione dei progetti per Sant’Anna e San Vito finanziati nel bando Quartieri Social.
Durante la discussione, molto tecnica, il consigliere di Governare Lucca, Piero Angelini, ha risollevato la questione del futuro della Lucca Holding. Il professore ha ricordato come il decreto Madia preveda lo scioglimento delle società partecipate con fatturato sotto i 500mila euro. Angelini poi ha affrontato la questione del futuro della Gesam e della sua futura scissione invitando l’amministrazione a demandare alla prossima consiliatura le scelte senza fare forzature. A questa indicazione ha risposto l’assessore Giovanni Lemucchi: “La scadenza per la modifica degli statuti – dice – è il 30 settembre per le modifiche delle società partecipate. Sarà quella la data e la sede di ricognizione, ovvero il momento in cui la futura amministrazione farà le sue scelte”.
Sul tema la presidente della commissione partecipate, Virginia Lucchesi, ha anche presentato alcuni emendamenti per uniformare i testi delle diverse modifiche.
Ma al momento del voto, dopo l’inizio dello scrutinio sui singoli articoli, richiesto dal consigliere Angelini, dopo un momento di sospensione chiesto dal capogruppo di Lucca Civica, Cantini, la verifica del numero legale ha dato esito negativo (solo 16 i presenti in aula) e al presidente del Consiglio, Matteo Garzella, non è restato altro che sciogliere la seduta.

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