Carmine, partono i lavori di miglioramento sismico – Ft foto

È stato consegnato questa mattina (21 aprile) il cantiere per gli interventi di miglioramento sismico e funzionale dell’intero complesso del Carmine. Un luogo simbolo della città, che nel 1932 divenne mercato con 31 negozi, 200 banchi di vendita, 30 banchi per il pesce e 6 magazzini all’ingrosso; uno spazio in origine conventuale la cui storia è dettagliata in una mostra che è stata inaugurata oggi e che accompagnerà tutta la durata dei lavori.

A salutare l’avvio dei lavori, oltre al sindaco Alessandro Tambellini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi, l’ingenger Francesco Paolo Cecati della Soprintendenza, il consigliere provinciale Alberto Baccini, gli assessori Giovanni Lemucchi, Serena Mammini, Francesca Pierotti, Francesco Raspini e i consiglieri comunali Francesco Battistini, Renato Bonturi, Pietro Fazzi, Paolo Moriconi. “Il Carmine dovrà tornare mercato – ha commentato il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, dopo la proiezione di un interessante video sulla storia dell’edificio – perché è questa la sua vocazione identitaria. Ricordo le famiglie di contadini che dalla campagna venivano qua a vendere i loro prodotti: questo luogo è stato un crocevia di umanità, di storie, di aneddoti, di vita e merita di recuperare funzioni perché solo così sarà garantita, nel tempo, la sua manutenzione. Dobbiamo guardare a modelli di recupero come quelli dei mercati di Valencia e di Barcellona. Ringrazio – ha aggiunto il sindaco – la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Soprintendenza, per la collaborazione stretta con l’obiettivo di restituire il Carmine alla comunità”. Dopo il consolidamento strutturale della copertura del chiostro, che ha interessato lo scheletro metallico e la bonifica del manto di lastre in cemento amianto (intervento eseguito nel 2014), il consiglio comunale di Lucca nel 2015 ha votato un atto di indirizzo per una riqualificazione che, oltre a recuperare il complesso edilizio, ne rinnovi le modalità di gestione. “Il Carmine è il cuore pulsante della città – ha detto l’assessore all’edilizia pubblica Francesca Pierotti – e il nostro impegno ha visto susseguirsi diversi cantieri per la messa in sicurezza del complesso: sono stati eseguiti lavori di copertura del chiostro nel 2014, l’anno successivo è stata installata una copertura del ballatoio al primo piano per preservare la struttura e potenziarne gli utilizzi futuri, lo scorso anno sono iniziati i lavori di consolidamento del campanile, che termineranno con il rifacimento completo della sua copertura, e oggi avviamo i lavori di miglioramento sismico. Una volta conclusi gli interventi – spiega la Pierotti – potrà essere emanato il bando per la gestione, che dovrà rispettare i requisiti del masterplan”. In particolare, troveranno spazio nel complesso esercizi di vicinato e di artigianato, media distribuzione, servizi turistico-ricettivi e di accoglienza al primo piano e un’area mercatale per la promozione e la vendita di prodotti di filiera corta. “La collaborazione tra enti pubblici e fondazioni è un esempio di concretezza e di sensibilità al territorio – ha commentato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi – e auguro a Lucca di poter proseguire su questa strada che sa dare ottimi risultati: sotto gli occhi di tutti il recupero del complesso monumentale di San Francesco e i lavori eseguiti per la valorizzazione delle Mura urbane”. La Soprintendenza, che ha seguito vigile ogni operazione, era presente all’avvio dei lavori nella persona dell’ingegner Francesco Paolo Cecati: “Lucca è una città che va ringraziata perché esiste e perché ha saputo dimostrare la sua civiltà conservando, nel tempo, la propria identità. Lucca – ha incalzato Cecati – è autentica, è vera, e in questo risiede il suo più grande potenziale turistico”. I lavori di miglioramento sismico riguarderanno sia l’ex convento, sia l’ex chiesa del Carmine. Nell’ex convento, in particolare, saranno realizzati dei solai intermedi e verranno rinforzate le strutture verticali; è previsto anche un nuovo accesso al primo piano dell’edificio da via San Gregorio. Lo sviluppo e la forma della copertura, così come condiviso con la Soprintendenza, nasce dalla volontà di coprire uno spazio già coperto nei secoli passati e demolito in epoche successive ma senza creare un falso storico: si intende invece realizzare un’opera di architettura contemporanea in vetro e acciaio, materiali che ben si addicono al fabbricato. Per l’ex chiesa, invece, sono previsti interventi che non altereranno lo stato dei luoghi e degli spazi interni, per consentire successive possibilità di integrazione del progetto con soluzioni architettoniche diverse. Si andrà pertanto a demolire il tetto in latero-cemento delle navate laterali della chiesa, che ostruisce parzialmente le finestre della navata centrale, si procederà con una struttura di pannelli in rame analoghi a quelli usati per coprire il chiostro del mercato che permetterà il passaggio della luce naturale dalle finestre come in origine. Saranno messi in opera dei contrafforti esterni in aderenza al muro del lato meridionale della chiesa, rigidamente collegate alle murature esistenti e integrate da una successiva realizzazione di una controparete. L’appalto è stato vinto dalla ditta Margherita costruzioni di Capannori.

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