Fondazione “restituisce” le mura alla città foto

Si respira un clima di fine di un’epoca al Giardino degli Osservanti e nella chiesa di San Francesco. La “restituzione” della Mura alla città, dopo gli interventi di riqualificazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, rappresenta l’ultimo atto dopo un doppio mandato del presidente di Arturo Lattanzi e anche uno degli ultimi atti ufficiali del primo quinquennio alla guida della città di Alessandro Tambellini. Ed è inevitabile che il clima di festa sia ammantato anche dalle domande su cosa riserverà il futuro dell’ente di San Micheletto, che con il suo patrimonio e i suoi investimenti ha cambiato e condizionato il volto della città e di Palazzo Orsetti. Fra tentazioni di continuità e ricerca di alternative.

Al di là del taglio del nastro del nuovo bar-ristorante che sarà gestito da Anffas al Giardino degli Osservanti e dell’excursus sugli interventi per le mura di Lucca e la zona di San Francesco del presidente Lattanzi e del geometra Mungai, l’unico che fa un accenno a questo clima “fin de siécle” è proprio il sindaco Alessandro Tambellini. Che si rivolge alla città e a chi dovrà decidere la nuova governance della Fondazione Crl: “A prescindere – dice il sindaco – da chi ci sarà occorre salvaguardare principalmente il bene della città. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nel nome della libertà, è da salvare dagli interventi della politica e dei corpi intermedi, con il contributo di tutti. Questo è il mio auspicio al termine di questi anni di colllaborazione importante con esiti altrettanto importanti: questa città la lasciamo più bella di come l’abbiamo trovata”.

Le foto di Domenico Bertuccelli

Un bar-ristorante al Giardino degli Osservanti
Primo atto della lunga mattinata di festa per la conclusione dei lavori per le mura di Lucca e per l’area di San Francesco (manca solo da concludere la realizzazione di un ascensore per il baluardo San Regolo) è il taglio del nastro del nuovo bar-ristorante nella nuova struttura al Giardino degli Osservanti, ottenuta riqualificando le stalle dell’ex convento di San Francesco. Una struttura di 563 metri quadri costata alla Fondazione 1 milione e 135mila euro, i cui lavori sono iniziati nel 2015.
A presentare i lavori il presidente della Fondazione Crl, Arturo Lattanzi, il direttore Bertocchini, il geometra Franco Mungai e la presidente Anffas Vania Nottoli. Lattanzi ha ricordato il lungo legame con l’Anffas, che risale all’inizio del suo mandato con il contributo per la realizzazione della struttura di San Pietro a Vico. “Non potendo più reggere l’impegno del ristorante Pecora Nera – ha spiegato Nottoli – abbiamo chiesto aiuto alla Fondazione per la realizzazione di una struttura più leggera e che ci permettesse di coinvolgere più ragazzi. Questa per noi sarà un luogo di alta integrazione e confronto ma anche un luogo di incontro”.
Prima della prima visita alla struttura, che ospiterà anche un magazzino a servizio del complesso di San Francesco, la benedizione di don Lucio Malanca.

La riconsegna delle mura alla città
In San Francesco, dopo lo spettacolo degli sbandieratori in piazza, la consegna simbolica delle mura ristrutturate e riqualificate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dopo un breve intermezzo musicale dei giovani del liceo musicale. Poi la parola va al presidente Arturo Lattanzi che sottolinea l’importanza del suo ento come “acceleratore” delle procedure in qualità di fondazione di diritto privato e quindi non soggetta alle procedure burocratiche degli enti pubblici che spesso dilatano i tempi dei lavori. “Questa celebrazione – ha spiegato – si fa in San Francesco perché per noi il San Francesco è un punto fermo, un intervento atteso da anni che ha permesso di cambiare il volto di una intera città”. Lattanzi ha anche difeso dagli attacchi, che sono fioccati in queste settimane, a Campus e Imt, finanziati direttamente dalla Fondazione tramite la Flafr: “Sono state e sono – ha tenuto a ribadire – una scelta giusta per la città”.
Tocca poi al sindaco che, dopo un excursus storico ricorda come quella di oggi sia una riconsegna simbolica “dopo un affidamento solo temporaneo alla Fondazione Crl delle mura per lo svolgimento dei lavori di riqualificazione”. “Siamo tutti coscienti – ha ricordato il sindaco – dell’importanza delle fondazioni bancarie. Ed è un vanto per la città che la Fondazione Crl sia fra le prime sette in Italia nonostante rappresenti un territorio di circa 90mila abitanti, a dimostrazione della operosità nel tempo del nostro territorio. Per il nostro futuro ci sarà bisogno di realizzare altr opere ingenti su strutture che rappresentano la nostra era ricchezza per un patrimonio che va salvaguardato qualunque sia il futuro della presidenza della Fondazione o della guida della città”.

Il costo dei lavori
I lavori, ha ricordato il geometra Franco Mungai, che li ha seguiti direttamente per la Fondazione, sono stati realizzati per 12 milioni e 650mila euro di intervento della Fondazione a cui si aggiungono i finanziamenti che grazie alla Fondazione sono stati attratti in città da Regione e Mibact per un totale di 17 milioni e 630mila euro di lavori. “I ringraziamenti – ha detto Mungai – vanno alle ditte, alle maestranze, ai professionisti e alla Soprintendenza. A chi ha detto che abbiamo speso troppo per i paramenti delle mura – aggiunge togliendosi qualche sassolino dalle scarpe – vorrei ricordare che il costo, per un totale di 80mila metri quadri di interventi, è stato di 20 euro a metro quadrato, più o meno come l’imbiancatura di un appartamento. Il tutto con il rispetto dell’intero ecosistema delle mure, dalle piante alla fauna”. E su Casa del Boia: “Chi dice che è costato troppo l’intervento – conclude – forse non sa che la struttura è dotato di un impianto di riscaldamento geotermico all’avanguardia e che è stato fatto l’adeguamento sismico anche se non era richiesto, per garantire la struttura anche per gli anni a venire”.

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