Giardino, inaugurati 30 nuovi alloggi popolari – Ft foto

Si sono chiusi oggi (28 aprile) con la consegna di 30 appartamenti di edilizia sovvenzionata, i lavori del contratto di quartiere al Giardino a Pontetetto. Sono 18 le abitazioni già assegnate nei due blocchi ristrutturati, mentre per gli altri 12 sono allo studio soluzioni di assegnazione mediante mobilità interna. Presenti alla cerimonia di inaugurazione il sindaco Alessandro Tambellini, il vice ministro alle infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, gli assessori comunali Antonio Sichi, Serena Mammini e Francesca Pierotti, il consigliere comunale Pietro Fazzi, la parlamentare Raffaella Mariani ed il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella. Con loro anche tanti residenti, per chiamare a battesimo una realtà che ora vede un parco completamente rinnovato, affiancato anche da un campo da calcetto, proprio a ridosso delle nuove abitazioni.

“Questo è un lavoro che viene da lontano – ha commentato Tambellini – e più precisamente, inizia nel 2003. Ringrazio prima di tutto gli amministratori passati, che hanno contribuito al risultato di oggi, che ci sembra storico. Si tratta, infatti, del primo progetto di riqualificazione di un intero quartiere che viene portato a compimento in Italia. Il lavoro del personale di Erp e del Comune è stato grande e, in Consiglio comunale, ha raccolto l’unanimità dei consensi. Qui si tratta di dare una casa a chi non ce l’ha: parliamo di un bene primario per la collettività. Ora questo può tornare ad essere un luogo di socializzazione, dove ricostruire rapporti che migliorino anche la percezione di sicurezza nella zona”.
Il prossimo 14 maggio, inoltre, verrà anche inaugurato l’adiacente campo dedicato alla compagna balestrieri di San Paolino. “Il ringraziamento di un sindaco agli amministratori del passato – commenta Nencini – non è cosa di tutti i giorni. Oggi il tema delle periferie è molto caldo e sentito in tutta Europa, insieme a quelli correlati della casa e del lavoro. Io aggiungerei che, adesso, si tratta anche di dare una risposta in termini di qualità della vita di coloro che si trovano ad abitare in questi complessi”.
L’opera complessiva ha visto anche la realizzazione della nuova piazza del Quartiere Giardino (grazie ad un finanziamento ministeriale), unitamente alla realizzazione di una nuova viabilità e di nuovi parcheggi (ancora un intervento del Ministero) ed al potenziamento sia della rete fognaria che dell’acquedotto comunale (finanziamento proveniente da Palazzo Orsetti). L’intero iter è partito con la demolizione di 52 alloggi di edilizia sovvenzionata e la realizzazione di 26 alloggi di edilizia sovvenzionata sperimentale, a parziale sostituzione di quelli demoliti, assegnati ad altrettante famiglie il 9 giugno 2014. A completare la sostituzione degli alloggi demoliti, ne sono stati costruiti altri 36 (finanziamento ministeriale), di cui 30 sono stat inaugurati oggi. A questo quadro deve aggiungersi il conributo di Erp per la realizzazione di 50 alloggi di edilizia agevolata (tramite finanziamento Erp Lucca e Regione Toscana), oltre a quello (solo di Erp) per 36 alloggi di edilizia convenzionata. I finanziamenti regionali sono intervenuti, ancora, per 9 alloggi di edilizia economica popolare.
“Per quanto concerne i 12 appartamenti ancora da assegnare – spiega l’assessore Antonio Sichi – stiamo già tentanto la starda della mobilità interna. Significa far capire, con l’ausilio degli assistenti sociali, che coppie di anziani sole che magari oggi occupano un appartamento di 100 metri quadri potrebbero lasciarlo libero per famiglie con due o tre figli, trasferendosi nei nuovi alloggi. Case che, lo ricordo, sono dotate di ogni comfort: dal riscaldamento a pavimento all’impianto geotermico a risparmio energetico. Si tratta, dunque, di andare a ricondizionare case più vecchie per darle a chi ne ha maggiore bisogno.Nei prossimi 10 giorni, comunque, ne sapremo di più: se questa strada non dovesse andare a buon fine, provvederemo all’assegnazione degli appartamenti rimanenti seguendo la graduatoria a scorrimento”. Al quartiere, inoltre, c’è anche il progetto che riguarda la creazione di un centro socio-sanitario: si tratta di una porzione di fabbricato di circa 330 metri quadrati realizzata dal privato come previsto dal contratto di quartiere. Un edificio in cui si sarebbero dovuti realizzare negozi di vicinato ma che potrebbe ospitare se verrà raggiunto l’accordo il distretto sanitario dell’area sud del Comune.
Lucca, peraltro, è la prima città in Toscana a concludere l’iter previsto dal contratto di quartiere: “Questo – commenta Ceccarelli – testimonia la bonta dell’operato collettivo, per un gioco di squadra tra enti pubblici e privati che ha sortito il miglior effetto possibile”.
A margine, spazio anche per qualche piccola polemica: “Sono intervenuto oggi – commenta Garzella – perché ho a cuore questo quartiere. Dispiace soltanto che le istanze dei cittadini in ordine all’abbattimento della cosiddetta ‘stecca’, che abbruttisce il contesto, non siano state accolte. Si è scelto di riqualificarla, mentre sarebbe stato più giusto abbatterla, anche per dare maggiore respiro ad un quartiere in cui le case sono troppo ravvicinate”.

Paolo Lazzari

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.