Ordine degli architetti al voto per il rinnovo del consiglio

Il 25 e il 26 maggio gli iscritti all’ordine degli architetti sono chiamati, in prima convocazione, alle votazioni per il rinnovo dei membri del consiglio. Qualora la votazione non raggiungesse il 50 per cento degli aventi diritto, le votazioni proseguiranno in sedonda convocazione dal 27 al 31 maggio. Lunedì (22 maggio), all’auditorium della fondazione Banca del Monte di Lucca, a partire dalle 14,30 i candidati delle due liste si presenteranno e illustreranno i loro programmi. Due le liste e due i programmi che si mettono in gioco per ricoprire gli 11 seggi del consiglio nel quadrienno 2017-2021: Ordine per gli architetti e Ordine aperto.

Le due liste sono attive su Facebook le loro rispettive pagine, dalle quali lanciano proposte ed eventi: incontri tradizionali con gli iscritti, ma anche aperitivi, per condividere in modo informale le idee. Il primo appuntamento è stato organizzato dalla lista Ordine per gli architetti e si è tenuto giovedì scorso (18 maggio) a Olio su tavola, in via del Battistero. Giovedì prossimo (25 maggio) entrambe le liste hanno in programma eventi in Versilia: Ordine per gli architetti sarà, dalle 18,30, al Pinolo di Lido di Camaiore, mentre Ordine aperto dalle 17 sarà a Pietrasanta, nel salone dell’Annunziata del complesso di Sant’Agostino. Segnali di apertura al confronto con i “non addetti ai lavori”, con la consapevolezza di far parte di un sistema ampio di professionalità e sensibilità che devono poter dialogare affinché l’architetto possa consolidare la sua posizione nella società e rinnovarla. Ma vediamo le liste e i programmi nel dettaglio. Ordine per gli architetti candida 11 professionisti, tanti quanti i seggi del consiglio, e sono: Francesca Adragna, Giulia Bertolucci, Elisabetta Biagioni, Nicola Bianchi, Marco Del Monte, Alessandra Del Rosso, Vincenzo Lucente, Fabio Nardini, Lorenzo Ricciarelli, Alfredo Sciacqua e Patrizia Stranieri. Ordine aperto candida, invece, schiera 15 architetti: Barbara Bendinelli, Filippo Bertucci, Stefano Falcini, Francesco Ferretti, Francesca Fornai, Deborah Filidei, Daniele Galliani, Francesco Gherardi, Andrea Guidi, Monica Marchetti, Giovanni Musetti, Sergio Lenzi, Laura Panzani, Andrea Perelli e Pier Paolo Tognetti.

Ordine per gli architetti, il programma

Crediamo che l’ordine possa diventare il luogo dove raccogliere nuove idee, moltiplicare le forze e le azioni per ottenere un miglioramento nell’esercizio della professione e per promuovere, verso le istituzioni e la società, la centralità culturale e la capacità professionale degli architetti, dei pianificatori territoriali, dei paesaggisti e dei conservatori.
Supporto alla professione. Vogliamo promuovere interventi strutturali per migliorare le condizioni di lavoro, facilitando l’accesso, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della professione, sostenendo azioni volte a garantire un equo compenso e a rendere il codice deontologico più aderente alla nostra realtà professionale. Vogliamo dare sostegno concreto ai colleghi favorendo l’accesso a consulenze per progetti, bandi europei, finanziamenti; a corsi di lingue; a consulenze per contratti, per preventivi di notula e per recupero crediti. Vogliamo istituire uno sportello dedicato per favorire l’accesso alla professione. Vogliamo incentivare i rapporti con le pubbliche amministrazioni per risolvere problemi concreti e procedurali nell’esercizio della professione; anche attraverso la conoscenza del codice dei lavori pubblici; dei bandi di gara; dei concorsi di progettazione e dei finanziamenti europei.
Formazione. Vogliamo superare la visione della formazione come obbligo imposto e desideriamo guardare nuovamente ad essa come crescita culturale e mezzo per acquisire nuove competenze per il miglioramento della professionalità: sarà verificata e garantita l’effettiva utilità e qualità dell’offerta formativa, per il libero professionista e il dipendente della PA, attraverso i feedback dei partecipanti, con un attento controllo dei costi.
Essere architetto, costruire la rete. Vogliamo consolidare i rapporti con gli altri ordini italiani e con il consiglio nazionale, rispetto alle proposte dei tavoli di lavoro, in modo da incidere a livello centrale sulle scelte inerenti lo sviluppo futuro della professione di architetto. Vogliamo rafforzare la Federazione degli architetti toscani per portare avanti istanze collettive e implementare i rapporti con le altre categorie professionali sostenendo il progetto di costituzione di un Palazzo delle professioni a Lucca. Vogliamo stringere accordi per favorire la circolazione di nuove idee, la mobilità degli architetti sul territorio nazionale e lo scambio di esperienze, anche internazionali, garantendo pari opportunità. Vogliamo attivare nuovi rapporti e iniziative con università, enti, istituti e associazioni culturali con azioni condivise per favorire lo scambio di informazioni e di competenze.
Trasparenza e comunicazione. Vogliamo migliorare la comunicazione tra ordine e iscritti con periodiche relazioni sintetiche, illustrative delle attività svolte dal consiglio dell’ordine a livello locale, regionale e nazionale, e con sedute del consiglio dell’ordine aperte a tutti gli interessati per la trattazione di temi rilevanti. Vogliamo stimolare la partecipazione, favorire le occasioni di scambio e collaborazione tra colleghi e riabilitare la figura dell’Architetto nello scenario collettivo, riaffermando la centralità culturale del nostro ruolo nella società civile: sarà elaborato un programma di comunicazione rivolto all’intera comunità istituendo un ufficio stampa e presidiando i social network.

Ordine aperto, il programma

Lavoro. Il nostro consiglio istituirà la commissione lavoro, che costituirà uno dei temi più importanti per affrontare il nuovo mandato. In questi anni di crisi abbiamo assistito a una perdita di credibilità della nostra categoria professionale e delle relative aspettative: vogliamo provare a invertire la tendenza.
Partecipazione. Le commissioni sono il braccio operativo del consiglio, sono aperte e quindi garantiscono la possibilità di partecipazione e di crescita professionale di tutti gli iscritti. Abbiamo pensato di riorganizzarle e potenziarle in funzione dei principali obiettivi del nuovo mandato.
Comunicazione. Migliorare la comunicazione tra consiglio dell’ordine e gli iscritti, investendo risorse in un sistema organico e integrato, che consenta la diffusione tempestiva e la condivisione delle informazioni, nonché delle occasioni di lavoro.
Rapporti con le istituzioni. Per aumentare l’autorevolezza dell’ordine occorre “coltivare” la nostra credibilità per poter incidere con le politiche professionali volte a rafforzare il ruolo della nostra categoria, compiendo azioni coerenti e tempestive, e utilizzando argomentazioni serie e ponderate.
Cultura e formazione. Siamo sempre più consapevoli che dobbiamo incrementare continuamente il nostro bagaglio conoscitivo per aumentare le possibilità di lavoro, che richiede competenza e aggiornamento continuo. Il percorso finora compiuto deve essere razionalizzato e unificato, per costruire un sistema efficiente che permetta di accrescere il livello culturale degli iscritti e la qualità professionale.

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