La campanella è suonata di nuovo questa mattina (21 giugno) nelle scuole lucchesi. Fra gli oltre cinquecentomila studenti italiani che sono tornati sui banchi di scuola ci sono anche i ragazzi di tutte le quinte del territorio: un esercito armato di fogli e penne pronto per affrontare la prima prova dell’esame di maturità, il tema di italiano. Un inizio che come al solito ha riservato delle sorprese ai nostri maturandi, non tutte così gradite.

Sette le tracce proposte dal Miur: per l’analisi del testo è stata scelta la lirica del poeta livornese Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, dalla raccolta Res Amissa; per l’ambito artistico letterario, invece, gli studenti hanno dovuto cimentarsi con Idillio e minaccia nei confronti della natura, scegliendo come sempre fra saggio breve o articolo di giornale. Le nuove tecnologie nel mondo del lavoro è la traccia per l’area socio-economica, mentre per quella tecnico-scientifica è Robotica e futuro fra istruzione, ricerca e mondo del lavoro. La tematica da sviluppare in ambito storico-politico, invece, riguarda Disastri e ricostruzione. Il miracolo economico italiano, con citazioni tratte dalle opere di Piero Bevilacqua e Paul Ginsborg è l’oggetto del tema storico, mentre per quello di attualità è stata proposta una riflessione sul progresso, partendo da una citazione di Edoardo Boncinelli (“Per migliorarci serve una mutazione”).
Smentite quindi tutte le previsioni della vigilia, che davano quasi per certa l’uscita di Pirandello (a centocinquant’anni dalla sua nascita) per l’analisi del testo e di un tema sull’Unione Europea, data la ricorrenza del sessantesimo anniversario dalla firma dei Trattati di Roma, mentre per il tema di attualità era molto quotata una riflessione sulle migrazioni.
A sfondare di gran lunga a Lucca è stato il saggio di carattere socio-economico, che ha raccolto la maggior parte dei consensi nei principali istituti superiori della città. Non male la traccia sulla robotica e quella artistico-letteraria, che sono riuscite ad attrarre diversi studenti, mentre viene bocciata dai più l’analisi del testo. Quasi assenti, fra i ragazzi intervistati, i riferimenti alle altre opzioni in lizza.
“Tracce fattibili, ma che non entusiasmano – è il commento di un gruppo di studenti del Polo Fermi Giorgi – ci aspettavamo almeno qualcosa che avesse a che fare con l’attualità o con qualche ricorrenza storica, invece era tutto incentrato sul lavoro. Quasi tutta la nostra classe ha scelto il socio-economico. L’analisi del testo? Caproni non lo abbiamo nemmeno studiato”.
Tendenza confermata anche per l’Istituto Pertini, che in larga parte sposa il tema sulle nuove tecnologie. “Il più fattibile era il socio-economico – commenta un gruppo – o al massimo quello sulla robotica, che comunque era molto simile. In generale, però, questi titoli non ci sono piaciuti. L’analisi del testo, poi, crediamo non l’abbia fatta nessuno”. Caproni ha riscosso, al contrario, un consenso unanime in alcune classi dell’Isi di Barga, che hanno scelto in massa di cimentarsi con l’analisi dell’opera del poeta livornese, già apprezzato nel corso dell’anno scolastico.
Al liceo Vallisneri ha avuto successo, oltre all’inflazionato socio-economico, anche il tema artistico-letterario. “Quasi metà classe ha scelto la traccia sulla natura in arte e letteratura- racconta un ragazzo – gli altri hanno scelto il socio-economico, mentre io sono stato l’unico a sviluppare il tema storico”. Il clima che si respira al termine di questa prima prova è quello di una generale insoddisfazione in merito ai temi arrivati dal Ministero, che gli studenti lucchesi giudicano non troppo difficili, ma nel complesso poco stimolanti.

Jasmine Cinquini