Poche risorse per lo sport, il Comune coinvolge le società foto

Pochi fondi per lo sport a Lucca, si cercano soluzioni. E il Comune chiede sostegno alle società sportive, convocate alla vigilia di Pasqua all’auditorium di San Romano per discutere del futuro, fra nuovo regolamento per l’assegnazione degli impianti e la ormai prossima costituzione della consulta dello sport. Un incontro partecipato, dove hanno preso parte società, federazioni, enti di promozione, associazioni benemerite, che hanno avuto l’occasione di confrontarsi con il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore allo sport, Massimo Tuccori e la consulente allo sport del Comune, Alessandra Nieri.
I numeri, di certo, non sono rassicuranti. Si parte da un bilancio del 2013 che ha investito nello sport 176mila euro per il sostegno alle società, 65mila per l’edilizia sportiva, cui va aggiunto il mutuo contratto per la ristrutturazione del Palatagliate per 450mila euro. Una percentuale assai scarsa rispetto ai numeri del bilancio comunale e a cui il Comune tenta di far fronte coinvolgendo direttamente le società nella gestione (e nella manutenzione straordinaria) degli impianti attraverso i nuovi bandi che saranno pubblicati dopo l’approvazione del regolamento e con la consulta dello sport, che potrebbe prevedere anche una parte destinata alla decisione dell’allocazione delle risorse e che, come proposto dal presidente del Basket Le Mura, Rodolfo Cavallo, potrebbe vedere al tavolo anche rappresentanti degli industriali, delle fondazioni bancarie e delle associazioni di categoria. 
“La volonta – spiega in apertura Alessandra Nieri – così come la nostra consapevolezza, è quella di costituire una rete fra società sportive, volontariato e amministrazione. I temi su cui stiamo lavorando sono noti e vanno dal regolamento per la gestione degli impianti alla consulta. Per questo abbiamo voluto oggi che ognuno dei presenti lasciasse una traccia, compilando una scheda che ci servirà per il lavoro successivo e ci permetterà di approfondire alcuni temi”. 

Le foto da San Romano

 

“Lo sport – rassicura il sindaco – rappresenta per noi un diritto di cittadinanza, fa parte del nostro modo di essere con gli altri. Ci scusiamo se finora alcune cose presenti nel nostro programma non hanno preso corpo, ma la direzione è quella anche se questo comporta per noi una fatica notevole. Con l’incontro di oggi inauguriamo un metodo nuovo, fatto di dialogo, confronto, interlocuzione per chi si trova ad amministrare. Nello specifico, riguardo agli impianti sportivi, ci piacerebbe che fossero un bene che appartierne a tutti, che è a disposizione di una comunità. Lo sport, infatti, ha a che fare con la cultura, la salute, il tempo libero ed è un elemento di sicura rilevanza da non trascurare. In questo senso la gestione degli impianti sportivi vedrà impegnate società, enti e federazioni. Il criterio è quello della messa a disposizione dei servizi con chiarezza e trasparenza. D’altronde il Comune non è più quello di una volta e per la manutenzione serve la collaborazione con le società”. “Quanto alla consulta – dice Tambellini – deve essere una forma di partecipazione attiva ma anche un organo propositivo. Uno strumento ascoltato le cui osservazioni devono essere accolte dopo attenta valutazione. Sulla composizione siamo aperti a tutte le soluzioni ma non vorremmo un organismo pletorico, ma una realtà agile in cui vengano rappresentati il mondo della scuola, della medicina sportiva, le federazioni, le società, gli enti di promozione e le associazioni benemerite. Uno strumento dove si agista per il bene di tutti, con collaborazione ampia e in cui ciascuno rappresenti non se stesso ma l’intero movimento. Ci sia un confronto in tutti i sensi, anche molto critico ma costruttivo. Rimane ancora molto da fare, vorremmo farlo tutti insieme”. 

Si parte dalla situazione detta in premessa. I soldi sono pochi perché poche sono le risorse proprie dei Comuni anche per il crollo degli oneri di urbanizzazione e tante le spese fisse dell’amministrazione (stipendi, macchina comunale, contributo per il Boccherini e per il Teatro del Giglio, spesa sociale). I dati li snocciola l’assessore Tuccori che ricorda come nel 2013 gran parte del bilancio per lo sport sia andato per l’organizzazione dei mondiali di ciclismo, fra mostre, compartecipazione alle spese ed eventi collaterali. Dei 176mila euro impegnati gran parte (oltre 55mila) va alla manutenzione dei campi sportivi di calcio, un’altra importante fetta alla Prosport che gestiste il campo ex Coni di via delle Tagliate, il resto sono contributi di minore entità per le società sportive e per l’organizzazione di eventi. A questi si aggiungono i soldi dell’edilizia sportiva, per la maggior parte eventi per emergenze nei 59 impianti attivi e 10 non attivi del territorio, per un totale di 65mila euro di spese. Cui si aggiunge il mutuo per gli interventi straordinari al Palatagliate per 450mila euro.
“Le risorse per il 2014 – annuncia Tuccori – non saranno così diverse da quelle di quest’anno, ma c’è da dire che intanto il mutuo per il Palasport è il primo importante intervento programmato che abbiamo fatto. C’è poi l’attività e l’impegno per i corsi sportivi comunali, anche se non c’è nella fattispecie uno sforzo economico diretto. Abbiamo poi avviato con il Panathlon un discorso di avviamento allo sport, con iniziative che vadano a beneficio di tutti, prevedendo ove possibile che tutti gli impianti possano lasciare qualche ora di spazio per questo tipo di attività”. Poi sul regolamento: “Con questo regolamento – spiega Tuccori – che dovrebbe essere approvato entro l’inizio di maggio, non vogliamo stravolgere equilibri ma rendere la gestione più economica grazie alle assegnazioni pluriennali, anche abbinate fra più società, che terranno conto dei criteri relativi ad anziantà di gestione, investimenti e presenza del settore giovanile. Quanto infine alla consulta dello sport credo che non ci sia cosa migliore che ascoltare le società e le federazioni: come ha detto il sindaco c’è tanto da fare ma si può fare tutti insieme”.

Gli interventi della platea
A rompere il ghiaccio è Pierluigi Ferrenti dell’Aics: “Penso che il regolamento dovrebbe essere pubblicato per intero sul sito e il testo dovrebbe essere aperto alle osservazioni di tutti. La consulta, invece, così come nei meccanismi di bilancio sociopartecipativo, dovrebbe prevedere la possibilità di destinare una parte dei fondi per lo sport. Infine una considerazione: sul territorio ci sono tanti soggetti che fanno utili ma che non investono sugli impianti sportivi. Penso alle partecipate del Comune ma anche alle fondazioni bancarie. Bisognerebbe in qualche modo coinvolgerli in questo processo”.
Per Rodolfo Cavallo del Basket Le Mura il concetto degli impianti sportivi come beni comuni rischia “di fare sì che alla fine siano beni di nessuno, pur capendo le difficoltà del Comune, amplificate dalla crisi dello sport. Per il tema consulta vorrei invece proporre che al tavolo siano presenti anche industriali, albergatori e commercianti. Sono anche io contrario agli organismi pletorici, ma credo che sia fondamentale coinvolgere questi soggetti nei processi consultivi e decisionali”.
Inevitabile la carrellata dei rappresentanti dei cosiddetti “sport minori” che chiedono maggiore attenzione per le loro realtà. Lo fa Massimo Quilici della Ginnastica Ritmica che dice: “Si è parlato di 
sport come diritto di cittadinanza – spiega – e vorremmo che questo principio venisse applicato. Vorremmo che tutti fossero in grado di fare questo sport, visto che anche se siamo una società piccola siamo in grado di darci traguardi ambiziosi. Dovete fare una scelta se mantenere gli sport minori o farci chiudere, visto che come tutti siamo sottoposti agli obblighi di legge che, soprattutto in materia di sicurezza, diventano sempre più onerosi ed abbiamo anche enormi difficolta a reperire spazi per le palestre”. Convinto che gli sport minori siano ignorati anche Viani del Bridge Lucca. Per Alessandro Bertolucci e Corrado Sarti delle Nuove Pantere occorre premiare lo sforzo di una realtà che fa anche dell’integrazione il suo standard: “Il rischio – dice il presidente Sarti – è che con il nuovo bando la patata bollente degli impianti sportivi resti alla società, per cui investire è sempre più difficile”.
Non mancano le critiche all’approccio alle politiche sportive del Comune da parte del presidente del Luccasette, Germano Barsali, già protagonista di una infuocata commissione a Palazzo Santini: “L’investimento di 167mila euro – dice – dimostra il poco interesse del Comune nei confronto dello sport. E’ una cifra irrisoria e non degna delle casse del Comune. Se poi un Comune opera certe scelte come quelle fatte di recente sono inevitabili le contrapposizioni fra le società. Gradirei che, siccome i soldi vengono dalla fiscalità generale, l’aiuto nei confronti delle società fosse equo. E mi rifiuto di accettare che ci sia un presidente che invita l’assessore allo sport a trasferirsi a Collodi e che si augura prossime elezioni per un nuovo sindaco e a cui vengono dati tanti soldi per il pagamento delle utenze”. Anche la consulta finisce nel mirino: “Ha poco senso – dice Barsali – e margini di intervento nulli così com’è. Dopo di che nessuno ha convenenza a impedire che le cose vengano e quindi se le risorse non ci sono limitiamo i danni, anche se si è perso molto tempo”. 

Le risposte del Comune
L’amministrazione risponde alle sollecitazioni ed è possibilista. Tambellini e Nieri accolgono il suggerimento di Ferrenti ad aprire una nuova fase di consultazione con le società di breve durata per limare ulteriormente il regolamento. Il sindaco poi, approva la possibilità di aprire alle categorie la consulta dello sport, così come la possibilità di consultare le fondazioni bancarie per interventi consistenti per l’edilizia sportiva. “Anche perché – dice – il vecchio sistema di chiedere i soldi al pubblico non può più essere funzionale”. Poche parole sulla vicenda Lucchese: “A
bbiamo provato – dice – a far ripartire la squadra che si identifica con il nome della città ma è un impegno che ha scadenza e limite. Approveremo comunque un regolamento che sia il piu condiviso possibile. Diamoci dei tempi ma alla fine è l’amministrazione quella che decide”.
Ciliegina finale da parte dell’assessore Tuccori sulle utenze: “Presto avremo un incontro con Gesam – dice – e con le società sportive per parlare delle utenze”. Probabile uno sconto? Chissà, ma intanto passa la linea del dialogo e della concertazione. Almeno fino alla prossima polemica. 

Enrico Pace

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