Rifiuti in Garfagnana, nel mirino il bilancio di Gea

“Cambia la raccolta dei rifiuti, e con la nettezza urbana si ritirano anche i soldi contanti dei cittadini”. Questo l’incipit del post pubblicato sulla pagina Facebook della comunità politica Punto a Capo che, per il secondo anno consecutivo, punta il dito sui risultati economici dell’azienda pubblica, Gea Srl, Garfagnana Ecologia Ambiente, gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nato dalle ceneri di Severa SpA. I soci sono tredici dei quindici comuni della Garfagnana, esclusi dalla partecipazione solo Fabbriche di Vergemoli e Sillano Giuncugnano. Centinaia di condivisioni e commenti di fuoco con migliaia di “mi piace” continuano a fioccare sotto la vignetta satirica e la dettagliata divulgazione degli studi del bilancio dell’azienda per l’esercizio 2016, seguito al 2015, che segnala un utile al netto delle imposte di ben 942.037 euro.

Punto a Capo al riguardo pone una domanda: “E’ normale che una società pubblica con un capitale sociale di appena 80.800 euro, produca un utile stratosferico derivante dalla tassazione vessatoria estesa a tutti gli utenti e che questo non abbia almeno una minima ricaduta sul territorio in termini di occupazione, di efficienza o di risparmio?”.
“Risultati operativi – prosegue il movimento – da fare invidia alle più floride società private del comparto industriale di Lucca e non solo. Ai soci di Gea srl che sono i sindaci della Garfagnana evidentemente sfugge qualcosa relativamente al sistema tariffario – sottolineano dalla comunità -. Soldi sottratti agli operai, ai disoccupati, ai pensionati, ai commercianti, ai professionisti, agli artigiani e ai ristoratori, che già faticano non poco e non arrivano a fronteggiare i tanti balzelli già attivi”.
“Un terzo delle nostre bollette è destinato a creare utili – spiega il segretario politico, Piero Landi – sui quali, in appena due anni, abbiamo pagato 630mila euro in tasse, quasi 500mila solo nel 2016, senza averne un minimo riscontro per il territorio e per i cittadini. Chiediamo risposte a chi amministra, a chi chiede il voto per operare scelte utili ai cittadini, ma poi dimentica di intervenire sui tagli costanti alla sanità, su quelli alla scuola, all’emergenza occupazionale, alla sicurezza, alla prevenzione e alla tutela del territorio. Ci interessa capire – conclude il segretario – quello che pensano i cittadini dopo aver ricevuto una chiara e trasparente informazione e quello che faranno i loro rappresentanti istituzionali: i sindaci della Garfagnana, soci di Gea Srl”.

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