Il farro della Garfagnana sbarca nelle scuole

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Il farro, uno dei più antichi e pregiati cereali del mondo che nei cinquemila anni della sua lunga vita ha nutrito milioni e milioni di persone: dagli Egizi, ai popoli antichi del Medio Oriente e del Nord Africa per arrivare poi all’Italia, ora va a scuola. Parlerà in prima persona ai ragazzi delle scuole primarie e lo farà con mezzi moderni, con filmati e slide racconterà la propria storia.

Il ciclo d’incontri che il Consorzio di Tutela del Farro della Garfagnana Igp, organizza fino a maggio, inizia domani (14 dicembre) dall’Istituto comprensivo di Piazza al Serchio per proseguire poi in Versilia, nella Valdinievole, ed in Lunigiana. La mattinata, condotta da Fabrizio Diolaiuti, vede la proiezione di un filmato curato da Abramo Rossi con interviste di Elisabetta Gregoraci, Beppe Bigazzi e Pier luigi Rossi. Dopo il filmato Lorenzo Satti, presidente del Consorzio di Tutela del Farro della Garfagnana Igp, illustrerà ai ragazzi la realtà produttiva parlando delle 54 aziende che compongono il consorzio e delle tecniche di produzione. E’ prevista anche la presenza di del perito agrario Antonio Sacchini che, dopo aver illustrato le caratteristiche strutturali del farro, risponderà alle domande dei ragazzi. Il progetto rientra nelle iniziative del programma di sviluppo rurale della Regione Toscana. L’idea di portare il farro a scuola ha un duplice obiettivo: da un lato quello di sensibilizzare i ragazzi delle scuole primarie sulla produzione e le caratteristiche agricole del farro e dall’altro quello far capire ai ragazzi l’importanza di mangiare il farro, da tutti ritenuto un grande alimento per il nostro corpo, capace di apportare nutrimento e salute.

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