Taglio alberi Carpinelli, il comitato interpella Regione e Legambiente

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L’abbattimento degli alberi al Passo dei Carpinelli sta mobilitando sempre più persone. “Al gruppo di proprietari di case al Passo dei Carpinelli e frequentatori, alcuni da oltre quarant’anni, di questa meravigliosa zona della Garfagnana, che si stanno battendo contro lo sterminio indiscriminato di pini, abeti e larici che si sta consumando da un anno a questa parte, si sono aggiunte centinaia di altre persone”, informa Monica Fiorini, attivista della causa.

“Oltre 300 adesioni ha infatti raccolto in pochi giorni la petizione on line su Change.org ‘Salviamo i pini dei Carpinelli’, così come è attivissimo il gruppo Facebook ‘Carpinelli nel cuore’. Nonostante tutto, articoli e servizi stampa compresi, il Comune di Minucciano e l’Unione Comuni della Garfagnana sta andando avanti senza confrontarsi con chi chiede spiegazioni che giustifichino questo disastro, solo fornendo spiegazioni discutibili del tipo ‘La natura di questi pini non è autoctona’. Ma la protesta sale – prosegue la nota – e il comitato che si è costituito ha interessato Legambiente e la Regione Toscana per cercare di fermare le motoseghe che proseguono incessanti, così come il via vai di camion che trasportano i tronchi sani di migliaia di pini, larici, abeti”. Il gruppo di cittadini coglie l’occasione per riassumere i fatti: “Dopo avere aggredito la pineta attorno alla cappella di San Gualberto, le macchie di verde tra il Passo dei Carpinelli e il Monte Argegna e oltre, nella strada che va verso il Monte Tondo, le motoseghe stanno distruggendo ora le pinete davanti all’ex albergo ‘Lo Scoiattolo’ e devastando la zona attorno all’ex locanda Calcei, verso Piazza al Serchio. La desolazione che si respira è insopportabile per coloro che da anni passano qui le loro vacanze con bambini e anziani. Purtroppo il risultato non sarà solo il danno ambientale procurato da tali azioni, ma anche il contraccolpo subito dal poco turismo che era rimasto, scoraggiando molti di coloro che abitualmente affittavano case o risiedevano negli alberghi”.

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