Chiusura piscina Villa Ada, si passa alle carte bollate

Chiusura piscina Villa Ada, il Comune risponde alle polemiche delle ultime settimane ed attribuisce alla responsabilità del gestore la chiusura, dal prossimo 30 settembre, dell’impianto. E intanto il contenzioso diventa legale e passa in mano agli avvocati.
“Come tutti ormai sanno – spiega l’amministrazione comunale – gli attuali amministratori comunali hanno trovato in eredità un gestore provvisorio dell’impianto natatorio di Villa Ada che, oltre a svolgere attività di svago, salute e rilassamento, è anche società sportiva per tanti ragazzi di Bagni di Lucca e Comuni vicini. Siamo pienamente consapevoli che avere l’impianto chiuso non sia un bel biglietto da visita per l’immagine del nostro Comune e un enorme disagio per gli utenti. Tuttavia dobbiamo dire che l’attuale amministrazione comunale si trova, in questa vicenda, a dover recitare una parte passiva, non prevista, che ha lasciato tutti noi alquanto stupiti. Pensavamo che la lettera del gestore del 13 giugno fosse stata un incidente di percorso visto che coincideva con la data del bando al quale la Nuova Atomica non ha partecipato e visto che vi si richiedevano rimborsi che riguardavano anni dell’amministrazione precedente. Da tenere conto che l’attuale amministrazione si è insediata il 12 giugno ovvero il giorno prima della citata lettera e ci è sembrato di cattivo gusto presentarsi chiedendo cassa. Al contrario la lettera del 25 settembre, scritta dopo aver avuto vari incontri nel periodo estivo nei quali si esprimeva la volontà di andare avanti in collaborazione, è stata sicuramente un atto voluto del gestore, fatto in modo cosciente ed unilaterale, che ha provocato un grande disagio in quanto trattasi di una dichiarazione di interruzione di servizio che grava su tanti cittadini e, come dicevamo, sull’immagine del nostro Comune”.

“Siamo perfettamente consapevoli che Bagni di Lucca debba avere un rilancio – prosegue il Comune – e che la implicazione partitica o di schieramento non debba intralciare tale obiettivo; per questo, ringraziamo tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità a collaborare per garantire il proseguimento dell’attività. Purtroppo, però, mentre l’amministrazione si rendeva disponibile di cercare una soluzione, in data 29 settembre il gestore, rappresentato dalla signora Iva Rebecchi, inviava una lettera dello studio legale dell’avvocato Del Carlo dove si ribadiva la volontà di chiudere le piscine alla data del 30 settembre e si richiedeva il pagamento degli importi contestualmente alla consegna dell’impianto. A questo punto riteniamo inutile qualsiasi confronto dal momento che avendo ricevuto lettera di un legale è compito dell’amministrazione tutelarsi e rispondere con stesso metodo. Questo, ovviamente, nell’interesse dei nostri concittadini. Vogliamo solo sottolineare che mai nelle lettere inviate dal gestore si fa alcun riferimento ai disagi per gli utenti o, ancor meno, alle problematiche per i ragazzi della squadra. Nessun riferimento a tutti coloro che utilizzano l’impianto e nessun riferimento alle persone che vi lavorano. L’unico ribadito interesse è la liquidazione degli importi”.
“Più volte – prosegue l’amministrazione – ci siamo domandati i motivi che hanno spinto il gestore ad un comportamento di tale chiusura ma non sappiamo darci una risposta. Quindi troviamo ridicolo che si continui a parlare di sterili polemiche, rimpalli di responsabilità e mancanza di dialogo. L’amministrazione ha fatto tutto ciò che era in sua facoltà senza alcuna posizione personale o scontro caratteriale. Se qualcuno ha da contestare si rivolga a chi ha deciso per la chiusura dell’impianto o a chi ha lasciato pendenze irrisolte. Chi protesta contro il Comune non fa il bene della collettività. In ogni caso, come amministratori, siamo impegnati a trovare le risorse per intervenire sull’impianto dando priorità assoluta alla copertura della piscina invernale. Non commentiamo il fatto che i fondi che erano disponibili e stanziati per tale intervento siano stati usati per fare una parte degli spogliatoi oltretutto mai finiti; se in casa c’è il tetto sfondato prima si fa quello e poi il resto. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per far sì che l’impianto natatorio di Villa Ada, inaugurato più di 40 anni fa, riapra i battenti quanto prima, migliorato e riveduto nella sicurezza. Ai genitori ed ai ragazzi della squadra garantiamo un incontro per affrontare insieme le problematiche. Ai concittadini diciamo di avere pazienza e fiducia nell’operato di questa amministrazione; è nostro primario obiettivo riaprire quanto prima l’impianto di Villa Ada”.

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