Sinistra con Tambellini critica Fabio Barsanti, dopo gli attacchi rivolti dal consigliere comunale di Casapound all’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani).

“E’ normale che un amministratore pubblico – dichiara Sinistra con Tambellini – utilizzi i termini carrozzone e parassitario per appellare una libera e democratica associazione del territorio? E’ accettabile che termini del genere siano rivolti, in particolare, ad una realtà che si adopera, con impegno e coraggio, affinché la storia e i valori della liberazione non vadano perduti, ma anzi diventino sempre di più un patrimonio conosciuto e condiviso dall’intera nostra comunità? E’ in questo modo che il consigliere Barsanti intende rappresentare le istituzioni, nel suo nuovo impegno di consigliere comunale di Lucca?”.
“I valori su cui lavora l’Anpi non sono di una parte, stanno piuttosto alla base dell’intera storia repubblicana – prosegue Sinistra con Tambellini – Riportano al coraggio e al sacrificio di tante persone, con storie e culture diverse, che insieme si adoperarono per un paese democratico, libero dall’invasore e dalla dittatura. Basta infatti spostarsi fino alla Certosa di Farneta, o di pochi chilometri dalla città fino a Sant’Anna di Stazzema, per ricordare di quali orrori fu capace il nazi-fascismo. E’ per questo che, noi crediamo, chi manca di rispetto all’Anpi, manca in realtà di rispetto a tutta la nostra comunità. E non può che ricevere il biasimo e la condanna di tutta la Lucca democratica ed antifascista”.
“La nostra città non è avvezza ai termini e ai linguaggi di scontro, che Barsanti – concludono da Sinistra con Tambellini – utilizza nel suo intercalare politico; né, crediamo, ci si abituerà mai. Tanto più se vanno a colpire le persone che s’impegnano per rendere sempre vivide le testimonianze di sacrificio compiute da concittadini amati e rispettati, come Don Aldo Mei e i tanti altri martiri; il cui sangue è stato il contributo della nostra comunità, per la libertà e la democrazia. Per questo, speriamo che anche dall’opposizione in Consiglio comunale, a partire dai capigruppo ed ex candidati a sindaco Remo Santini, Massimiliano Bindocci e Donatella Buonriposi, arrivino quanto prima parole di condanna, simili alle nostre”.