Isola ecologica, Chiari (Fdi) annuncia il ricorso al Tar

Al segretario comunale di Fratelli d’Italia Marco Chiari non piace per nulla l’isola a scomparsa in Santa Maria Corteorlandini. Lo aveva già detto, ma ora ribadisce la propria posizione attaccando il soprintendente Luigi Ficacci e il presidente della commissione centro storico di Confcommercio Giovanni Martini che aveva difeso il sistema. Non solo, Chiari annuncia anche la volontà di presentare un ricorso al Tar per bloccare i lavori.

“Ficacci – afferma Chiari -definisce l’isola ecologica una miglioria rispetto alle macchine parcheggiate in tale zona. Lo stesso dice che l’unico danno che tale struttura può comportare è quello di togliere 2 posti auto. Chiaramente non possiamo competere con la sensibilità e la cultura che dovrebbe essere propria di un soprintendente, visto che gli studi fatti e la carica ricoperta sono una certificazione della sua sensibilità culturale e storico paesaggistica del patrimonio che dovrebbe tutelare. L’importanza di una chiesa barocca, come quella di Santa Maria Corteorlandini, evidentemente non rientra nella sua sensibilità, se pensa che l’altezza delle torrette dell’isola ecologica sia più bassa delle macchine. Un soprintendente che pone sullo stesso piano la presenza di una isola ecologica a quella di auto parcheggiate suscita qualche perplessità in noi comuni cittadini, che invece valutiamo, sicuramente con occhi incompetenti, la rilevanza storico-artistica di tale monumento. Ci permettiamo anche di rilevare che risulta alquanto strana la scomparsa di 2 scheletri nell’area dello scavo, e ci chiediamo chi fosse il responsabile della sicurezza e se questi abbia posto in essere tutte le misure, per evitare l’accesso ad un’area di tale importanza. Quindi si sono verificate carenze sulla vigilanza, carenze sull’accessibilità dei luoghi di lavoro, superficialità conclamata sull’allestimento del cantiere che si trova proprio sotto il palazzo comunale e sotto le finestre dell’ufficio del sindaco. Noi non possediamo la qualifica e la preparazione per discernere tra il bello ed il brutto – ammette Chiari -, cosa che sicuramente fa parte del bagaglio culturale del dottor Ficacci ma da ‘ignoranti’ quali ci reputiamo possiamo affermare che in questo caso siamo veramente davanti al brutto. Non siamo aprioristicamente contro le isole ecologiche, anzi le riteniamo utili: siamo però contrari a questo tipo di localizzazione, come qualsiasi intervento che danneggi, anche esteticamente, i nostri monumenti. Nella zona molte potevano essere le posizioni più idonee dove istallarla, senza bisogno di danneggiare, l’immagine di una chiesa di tale importanza; sarebbe forse stato necessario uno studio più approfondito oltrechè una programmazione più accurata, ma questa è l’ennesima dimostrazione che purtroppo viviamo in un paese dove si privilegia l’improvvisazione e dove alcuni ritengono che togliere le auto rappresenti il male minore. A Giovanni Martini vorremmo rispondere che forse, pur essendo il responsabile dell’Ascom per il centro storico, non conosce bene la zona, poiché – osserva ancora Chiari – vi sono pochissime attività commerciali. Seguendo la sua logica forse sarebbe stato preferibile posizionare l’isola ecologica in Piazza della Misericordia, magari, seguendo il suo ragionamento, davanti alla statua della Pupporona. Noi come Fratelli d’Italia continueremo a batterci perché tale opera non venga realizzata e, viste le molte incongruenze che sono state riscontrate nelle procedure, attraverso i nostri legali, presenteremo ricorso al Tar per chiedere la sospensione dei lavori con il conseguente annullamento dell’opera. Stiamo predisponendo anche un fascicolo, che invieremo, corredato anche da interviste ed articoli correlati, al Ministero dei Beni Culturali, affinchè esprima un parere in merito, non accontentandoci di una soggettiva valutazione del dottor Ficacci. A proposito, aldilà delle solite inconcludenti dichiarazioni dell’assessore Raspini, ci chiediamo cosa pensi della vicenda il nuovo assessore alla cultura Ragghianti che ancora non si è espresso”.

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