Butelli (Sinistra): “Sì all’accoglienza diffusa dei migranti”

Leonardo Butelli, candidato alle scorse elezioni amministrative nella lista Sinistra con Tambellini, commenta le reazioni che hanno tenuto banco, in questi giorni, alla richiesta dell’assessore al sociale Lucia Del Chiaro di portare a 80 ospiti l’hub di via delle Tagliate. “Per la destra così come per quella strana area politica buonista che tutto dice ma niente fa, l’idea dell’assessora Lucia Del Chiaro di passare dall’emergenza al progetto di inserimento dei migranti, è quasi un oltraggio, solo perché toglie quel piacere di fare critica fine a se stessa”, esordisce. 

“È bastato che l’assessora Del Chiaro, che ha la responsabilità amministrativa e politica sulla materia, ilustrasse quali fossero gli obiettivi e i metodi per passare dall’emergenza a un progetto di accoglienza che in primo luogo salvaguardasse i diritti dei richiedenti asilo, perché subito destra e area critica si lanciassero in acrobazie sintattiche su tutti i giornali contro una proposta sensata.
Non ci vedo infatti niente di scandaloso – continua Butelli – nel delineare una strategia che veda anziché un solo hub con 200 migranti, quattro hub con una capienza massima di 80 persone migranti che, giusto per la sua dimensione, meglio è in grado di espletare i compiti di prima accoglienza, quella tanto declamata e mai attuata, accoglienza diffusa, che già Sinistra con Tambellini auspicava.
Essa infatti – spiega ancora Leonardo Butelli – risponde a una precisa e umana esigenza di garantire una ripartizione equilibrata dei rifugiati e dei richiedenti asilo con l’obiettivo di liberare gli hub dal sovrannumero. Trascorso il periodo di primissima accoglienza, virtù politica e umana vuole che i richiedenti asilo siano inseriti in programmi di seconda accoglienza di cui lo Sprar (piccole comunità) è parte e dove si possano attuare programmi specifici per la loro formazione e la loro integrazione nel cotesto delle relazioni umane del territorio. È necessario superare, in sostanza, ‘l’età dell’emergenza’ ed evitare che persone sofferenti stiano in contesti dove non è garantito il rapporto umano tra chi accoglie e chi è accolto. Capisco l’orgoglio ideologico di alcuni – chiosa Butelli – meno capisco gettare fango su chi invece di chiacchierare si impegna a migliorare una situazione che nei fatti ricade negativamente in primis sui migranti. Nonostante il grande sforzo fatto dalla Croce rossa con l’hub delle Tagliate mi pare doveroso affermare che 200 o 250 persone stiano male in particolari periodi dell’anno sotto un tendone previsto per le emergenze di protezione civile. Allora mi domando, questi signori, compreso Santi Guerrieri che tuona come Thor sul progetto e sulla Cri, cosa farebbero a parte stare sull’albero a tuonare contro ogni tentativo di migliorare la situazione di quei poveretti di migranti? Fare dietrologia – conclude l’esponente di Sinistra con Tambellini – non aiuta a migliorare la già complessa situazione; guardare al futuro e pianificare un complesso di iniziative di accoglienza è fare gli interessi dei migranti sofferenti e della stessa comunità locale”. 

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