Convenzione Summer, Bindocci (M5S): “Svilito il ruolo del Consiglio”

Il consigliere comunale M5S, Massimiliano Bindocci, torna a intervenire sulla convenzione con il Lucca Summer Festival, dopo la discussione nell’aula di Palazzo Santini: “Il problema del Summer come ho spiegato bene in Consiglio Comunale era solo quello di pretendere una cosa fatta seriamente, nel metodo, rispettoso della legalità, e nel merito, valorizzazione di Lucca. L’ordine del giorno proposto dalla maggioranza diceva delle banalità infantili dopo le premesse e dava al sindaco una delega assolutamente in bianco, anche diversi consiglieri di maggioranza hanno ammesso privatamente ironizzandoci. Era una frasina degna dei Baci Perugina”. “L’opposizione – incalza Bindocci – con quella storia della cittadinanza non concordata ha creato solo imbarazzo e faceva la gara a chi era più innamorato di Mimmo. Noi invece siamo innamorati di Lucca e vogliamo che si garantisca una stagione concertistica come quella avvenuta in questi anni, ma nella legalità e nella trasparenza”.

“Il vero problema che però è emerso poi- aggiunge – è quello del poco rispetto del consiglio comunale e della democrazia: la amministrazione ha fornito d’urgenza dei dati con grande pubblicità, ma senza divulgarli per analizzarli, e poi si è prestata a fare il teatrino di uscire e entrare giocando con il numero legale, e dimostrando che tra maggioranza ed opposizione non c’è nessuna differenza.
Riteniamo davvero grave mischiare il rispetto dei cittadini e delle istituzioni, con le tattiche dei giochi da tavolo. Interessano evidentemente più i titoli di giornale che i contenuti, infatti tranne rarissimi casi, non intervengono mai i consiglieri escludendo 2 o 3 capigruppo. E’ una cosa grave è poco rispettosa delle istituzioni, che dimostra che la democrazia è la partecipazione non interessano, ma che sono altre le cose che interessano Il Movimento 5 Stelle con i portavoce partecipa e resta fino in fondo, non fa giochetti, perché crede davvero nella democrazia è non ha paura di votare, vuole il confronto per cercare soluzioni, e non vota perché qualche potere forte da delle indicazioni, ma per l’interesse reale della cittadinanza. I cittadini giudichino, si informino poi mi raccomando #rivotateli”.

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