Consani (SiAmo Lucca): Ato Costa, sindaco si esprima

“Il sindaco dica qual è la sua posizione sulla vicenda Ato Costa”. A chiederlo, con una interrogazione, è la consigliera comunale di Siamo Lucca Cristina Consani che solleva il caso dopo che 17 sindaci Pd hanno disertato l’assemblea e il presidente della Regione Enrico Rossi ha lasciato presagire lo spettro del commissariamento. Consani chiede così lumi sulla posizione di Tambellini, dichiarandosi ancora una volta “critica sulle politiche di accentramento e privatizzazione selvaggia operate in questi anni dal Presidente della Regione Enrico Rossi nel campo dei servizi idrici, del trasporto locale, dei servizi di smaltimento rifiuti, sempre avallate e difese da questa amministrazione, vedi il caso più macroscopico delle difficoltà finanziarie del Comune derivanti dall’assurdo blocco, anni fa, delle gara di appalto per il rinnovo delle concessioni del trasporto pubblico locale, imposte da Rossi, attribuite dal Sindaco non alla Regione che le aveva causate, ma a Favilla che le aveva subite”.

“Ultimamente – ricostruisce Consani nell’interrogazione -, sulla validità e l’opportunità di queste politiche, si è aperto, perfino all’interno del Pd, una largo dibattito e in particolare, nel settore dei rifiuti, alcuni sindaci dell’Ato Toscana Costa, tra cui i sindaci di Capannori e di Camaiore, oltre a quello di Viareggio, hanno inteso rimettere in discussione l’accordo del 2011, basato su una soluzione di forte impiantistica e di incenerimento, che richiedeva forti capitali, da realizzare tramite la vendita del 45% della società di gestione di Reti Ambiente ad un privato, al quale, tramite i patti parasociali, sarebbe stato dato poi il totale controllo della gestione della società”.
Ma la consigliera va oltre: “Sulla base di una politica di smaltimento e raccolta più aggiornata e più aderente alla tutela dei beni ambientali – aggiunge -, i sindaci suddetti hanno ritenuto di voler soprassedere alla vendita del 45% della società di gestione Reti Ambiente e ripensare al progetto complessivo, attribuendo alla parte pubblica un ruolo maggiore e decisivo rispetto a quello fino ad oggi ad essa assegnato. Da parte del segretario regionale Dario Parrini e del presidente Rossi, seppure in modi diversi, si sono invitati i sindaci non a discutere, ma a rispettare le decisioni prese in precedenza, per disciplina di partito, sotto minaccia del Commissariamento dell’Ato Toscana Costa”. Per questo Consani invita il sindaco ad esprimersi visto che “in tutto questo dibattito, che pure ha coinvolto Comuni a noi vicini, con cui siamo oggettivamente collegati nella politica di smaltimento rifiuti, l’amministrazione (pur attualmente in salvaguardia, fino al 2029, ma che non può dirsi però né estranea né disinteressata al dibattito, vista anche la pessima esperienza della gestione della società Sistema Ambiente con il suo socio privato, e che deve dunque pensare seriamente non solo alle soluzione dello smaltimento dei rifiuti dell’oggi, ma anche a quelle che coinvolgeranno tra un decennio la popolazione lucchese) non ha preso alcuna posizione e ha mantenuto uno stretto silenzio, che prelude ancora una volta, politicamente, ad una sua piena adesione alle scelte sbagliate della Regione Toscana”.

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