Spese Giglio, vertici rispondono in commissione

Bilancio consuntivo del teatro del Giglio per il 2016: in commissione controllo e garanzia (riunitasi oggi a palazzo Santini) Remo Santini – capogruppo di SìAmo Lucca – lancia duri attacchi circa le modalità di gestione. A tenere banco, sopra ogni cosa, è il capitolo concessioni, ovvero le volte in cui il teatro è stato aperto, a pagamentro, a soggetti terzi: in commissione, alla presenza dei consiglieri Pilade Ciardetti ed Enzo Giuntoli, i vertici del Giglio – il direttore Manrico Ferrucci e l’amministratore unico Gianni Del Carlo – sono chiamati a ribattere colpo su colpo, portando giustificativi di spesa e spiegando i perché sottesi a diverse scelte strategiche.

L’affondo di Santini è subito durissimo: “Dal bilancio consuntivo 2016 del teatro del Giglio emerge una gestione non puntuale e la presenza di trattative condotte ad personam, sempre diverse caso per caso, secondo una logica discriminatoria e, alcune volte, in mancanza di documenti scritti. In generale, c’è poca trasparenza”. Accuse pesanti, rispedite immediatamente al mittente, anche se serviranno ulteriori passaggi in commissione per chiarire tutto, perché emergono elementi da chiarire pure dal bilancio preventivo 2017 e non soltanto.

Il consuntivo 2016
Ma andiamo con ordine: per il 2016 il Teatro ha avallato 37 concessioni dell’immobile (tra associazioni, privati, enti pubblici etc) per un incasso complessivo di 98mila e 727 euro. Ed è qui che si innesta la prima forte critica perché, secondo Santini, in alcuni casi il Giglio “è stato proprio regalato”.
In effetti, pur esistendo un tariffario sul sito del teatro con tutti i prezzi circostanziati (per esempio, una giornata di concessione feriale costa 4mila euro, mentre per le festività nazionali si arriva a 6mila), nella maggior parte dei casi – è stato sostenuto – questi diventano soltanto parametri di base, dai quali far partire una trattativa che, quasi sempre, porta ad esiti personalizzati.
A tal proposito, Manrico Ferrucci spiega che “rispetto al tariffario pieno poi risulta spesso una somma diversa, perché sono possibili riduzioni di tariffe fino al 30% per generi di manifestazioni come quelle a scopo benefico, i progetti scolastici, i progetti di startup legati all’imprenditoria giovanile e molti altri casi. Poi, è chiaro che noi partiamo da una base e trattiamo”. L’informativa sulle riduzioni, dopo questa commissione, verrà inserita esplicitamente nel sito del teatro, promette Ferrucci.
Santini, però, giudica poco opportune le modalità con le quali vengono condotte le trattative, affermando che in questo modo – in mancanza di parametri che non siano puramente discrezionali – “vengono a crearsi situazioni discriminatorie”.
E, a questo proposito, il capogruppo di SìAmo Lucca chiede che vengano giustificate nel dettaglio – in sostanza – tutte e 37 le concessioni. Così, si passa da quella al Puccini e la sua Lucca Festival, gratuita in ragione del fatto che è stato offerto il concerto del 1 gennaio, fino a quella per la Fondazione Bml del 6 gennaio, che essendo sponsor risulta senza oneri.
La Croce rossa italiana, il 15 gennaio scorso, ha pagato 2500 euro, mentre sono 2680 quelli sborsati dall’associazione Maestro d’Olio e 5395 quelli pagati da Fineco Bank. Il 2 aprile scorso la cooperativa Segni particolari pagò 2500 euro, mentre per l’anteprima del Summer Festival Mimmo D’Alessandro sborsò 1000 euro (contro una tariffa di 6mila) tenendo l’incasso. Ancora: 2500 euro da parte della Croce Verde di Lucca, 5mila euro da Unicoop Firenze, 4mila nel caso dell’associazione Atmosfera danza.
Per Ferrucci e Del Carlo “passa il principio del pagamento del teatro, anche se in ogni singolo caso le trattative possono portare ad esito differente”. E’ il direttore a proporre l’accordo, ratificato poi dall’amministratore. “Anche le tariffe del teatro di san Girolamo – prosegue Ferrucci – che trovate sul sito, non sono realistiche. Le abbasseremo dall’1 gennaio. Ma la grande pressione per le richieste è sul teatro del Giglio, che non ha competizione in città”.
Nel mirino – sempre per il 2016 – finisce anche la stagione del Teatro Ragazzi. Anche in questo caso l’accusa mossa da Santini è pesante: “Lo sapete – chiede – che il legale rappresentante de La Cattiva Compagnia con la quale la stagione viene realizzata è un dipendente del teatro del Giglio?”. Pronte smentite da parte di Ferrucci e Del Carlo che, tuttavia, approfondiranno ulteriormente la questione, anche perché il leader dell’opposizione chiede l’accesso agli atti.
“La politica delle concessioni – spiegano ancora gli amministratori – l’abbiamo costruita tessendo rapporti che si erano drasticamente ridotti, in precendenza. Bene le critiche dunque, ma la direzione presa è quella di un rafforzamento del Teatro, nella più piena trasparenza”.
Santini però si chiede perché alcune associazioni di piccole dimensioni “debbano pagare la tariffa intera, ampiamente decurtata in altri casi”: “In definitiva – attacca ancora – siete forti con i deboli e deboli con i forti”. Un’accusa ancora una volta respinta da Del Carlo: “In realtà intorno al teatro del Giglio vengono costruite economie che poi durano tutto l’anno. Nella questione delle concessioni, di sicuro, non c’è mai stato alcun intento discriminatorio”.
Per Ciardetti, ancora, “le verifiche sono sempre utili, a tutti i livelli. Fino a pochi anni fa, comunque, c’erano situazioni difficili da capire e gratuità a tutto spiano. Ci sono cose da discutere, ma stiamo andando verso una gestione più controllata”.

Fanciulla del West e biglietti omaggio
E, mentre vengono fatti arrivare direttamente dal ventre del teatro documenti e contratti, si passa ai temi spinosi che afferiscono al 2017.
Qui il primo elemento di discussione lo fornisce la rappresentazione de La Fanciulla del West. Per la la prova generale ci sono stati 419 biglietti venduti, per 2429 euro incasso, mentre la prima stacca 474 biglietti con più 150 abbonati, per un totale di 624 paganti. Lo spettacolo domenicale mette via 455 paganti più 69 abbonati, per 524 paganti totali. In totale, i paganti nelle due serate sono 1148 (1329 persone il pubblico totale) per un incasso globale di 23030,60 euro (più gli abbonati). Ma il vero nodo sono i biglietti omaggio: 181 quelli rilasciati per le due serate.
“Si è trattato – spiega Del Carlo – di una prima nazionale e di una coproduzione internazionale, con una quantità di giornalisti (20), sponsor (12), istituzioni (17), scuole (15) tra le due recite che giustificano gli omaggi. Fanciulla resta una cosa straordinaria per Lucca: trovo che l’accordo con la seconda istituzione operistica culturale di New York abbia una portata enorme. Andare là di persona è stato un atto necessario, che ci ha portati ad avere rapporti più stretti con questi soggetti, anche per proseguire con la collaborazione”.

La trasferta a New York
E’ proprio su quest’ultimo aspetto – il viaggio newyorchese, lo scorso settembre (dal 4 al 9), di Manrico Ferrucci, Gianni Del Carlo e del direttore artistico Aldo Tarabella (il primo e l’ultimo con le rispettive consorti) che si innestano le ulteriori richieste di chiarimenti da parte di Santini. Il viaggio è costato complessivamente 7800 euro. “Abbiamo preso accordi per la trasferta soltanto l’11 di agosto – ricorda Ferrucci – perché la Regione aveva confermato un incremento del contributo al teatro di 68mila euro. Il Giglio partecipava ad una produzione internazionale dopo molti anni, con il teatro di Charlotte e la New York City opera. Era doveroso recarci là”.
Santini, tuttavia, chiede chi abbia pagato le camere matrimoniali, un upgrade (cambio con una camera più costosa), i pranzi e le cene. “La matrimoniali – spiegano gli amministratori – costavano come le singole. Le mogli al seguito hanno pagato tutto di tasca loro: abbiamo portato gli scontrini per un pranzo e per una cena (da 276 dollari e da 181 dollari, ogni volta con 6 persone) al Giglio. L’upgrade da 240 euro per la camera di Tarabella? Lo ha stabilito l’albergo stesso (l’Hudson, un 4 stelle vicino al luogo dove avveniva la rappresentazione, ndr), giudicando la sistemazione non all’altezza”.

Il preventivo 2017
Dubbi, anche in questo caso, sui prezzi applicati. Santini chiede ragione di una mostra fotografica di 20 giorni costata 700 euro, mentre per il Lucca Film Festival viene risposto che non si è trattato di una concessione, ma solo di due conferenze organizzate. Il Galà delle maschere, invece, ha configurato una collaborazione tra enti: per questo non si può parlare di una concessione (la tariffa applicata è stata di 2mila euro).

Le consulenze legali e gli incarichi affidati a dipendenti a tempo determinato
Da ultimo, vengono chiesti chiarimenti anche in ordine alle spese per le consulenze legali ed alle modalità di assegnazione degli incarichi a tempo determinato. Anche in questo caso, Santini lamenta la “mancanza di criteri che non siano puramente discrezionali” nella scelta degli interlocutori.
“L’avvocato Mariani – spiega Ferrucci – è stato scelto sulla base delle sue competenze ed in ragione di una conoscenza diretta. I lavoratori a tempo determinato? La volontà è quella di non aumentare l’organico fisso: per questo vi facciamo ricorso. Per i tecnici del palcoscenico ci sono accordi sindacali che stabiliscono tutte le modalità, ma per il 2018 introdurremo delle graduatorie anche per loro”.

Paolo Lazzari

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