Elezioni, Bove su candidati Pd: “Nome unitario e condiviso”

Si infiamma il dibattito sulle candidature al parlamento della prossima primavera. A intervenire è l’assessore comunale di Lucca, Gabriele Bove, che lancia la volata per un nome unitario e condiviso il cui identikit sembra assomigliare a quello del sindaco di Capannori e presidente della Provincia, Luca Menesini.

“Siamo giunti – dice – alla fine di una legislatura che, nonostante le difficoltà molteplici dovute a esiti elettorali che hanno obbligato a cercare maggioranze trasversali, è stata senza dubbio quella più prolifera, perché grazie al governo Renzi-Gentiloni l’Italia oggi è un paese più dinamico e con più diritti. Il governo targato Pd è stato un governo che si è occupato delle politiche per il lavoro (il Job Act per quanto migliorabile ha portato quasi un milioni di posti di lavoro in più), dell’evasione fiscale, dello spreco alimentare, del terzo settore e del sociale, della scuola (da migliorare), delle infrastrutture e di molte situazioni che per anni e anni sono rimaste immobili e che, finalmente, qualcuno ci ha messo mano. Un esempio su tutti sono le politiche per l’Europa: il Pd infatti ha le idee chiare sulle politiche estere e sul ruolo fondamentale di un’Europa unita e forte per far fronte alla delicata situazione internazionale che stiamo vivendo”.
“Anche nella sfera dei diritti  – prosegue Bove – il governo Renzi ha finalmente varato la legge sulle unioni civili e sul Dopo di noi. Sono mancati i numeri per lo ius soli, è vero, ma questa mancanza non va cercata troppo nel Pd bensì nel M5S, che parla tanto ma al momento dei fatti si è dimostrato il grande assente. Sono certo, inoltre, che se come mi auguro il Partito democratico uscirà vincitore dalla prossima tornata elettorale, il paese avrà anche questa legge di civiltà. Possiamo disquisire quanto vogliamo, ma un punto è certo: il Governo Renzi-Gentiloni è un Governo che ha scosso l’Italia, portandola fuori da quel pessimismo cronico dovuto al non vedere mai nulla di fatto, restituendo agli italiani una speranza reale, di cambiamento e di miglioramento delle proprie condizioni di vita. Nonostante le tante cose fatte, il Partito Democratico si trova ad affrontare una sfida elettorale difficile perché, nell’epoca delle fake news, delle notizie false, dilaganti sui social, delle urla continue dei populisti come i grillini e dei rigurgiti neofascisti, portare avanti posizioni serie e responsabili che pensano al benessere generale e collettivo sembra quasi sconveniente. Sono profondamente convinto che non sia così, anzi. Sono certo che l’atteggiamento del Pd sarà capito dalla maggioranza degli italiani, perché un conto sono le chiacchiere su Facebook e nei talk show in tv, un conto è la vita reale. Quando ci rechiamo alle urne sappiamo che stiamo facendo qualcosa di importante, un diritto-dovere che le persone svolgono consapevoli che quel voto sarà strategico per cambiare le cose a livello nazionale e a livello europeo. Nonostante ciò, credo che sia indispensabile che il Pd compia scelte coraggiose sul territorio, in modo da spingere davvero più elettori possibili a scegliere il nostro partito”.
“A tal fine è necessario – prosegue l’ex assessore di Capannori, ora nella giunta Tambellini – fare un’attenta e ponderata valutazione sulle candidature. In questo quadro complesso, il Pd è avvantaggiato se sceglie di mettere in campo figure di rilievo, che negli ultimi anni stanno lavorando bene, che con forza e con correttezza stanno interpretando le richieste dei cittadini, che conoscono l’alto valore dell’amministrare e allo stesso tempo lottano per ottenere sempre di più per il territorio. Negli ultimi anni ci sono amministratori che si sono contraddistinti per aver saputo esprimere una visione articolata e bella dell’intera Lucchesia e della provincia, per la capacità di garantire gli interessi di più Comuni evitando la guerra fra municipalità che non aiuta nessuno e tanto meno i cittadini, per provare continuamente a fare gioco di squadra. Il Partito Democratico territoriale ha al suo interno amministratori che potrebbero rappresentare davvero una speranza di cambiamento, essendo percepiti dai cittadini come innovatori, onesti e competenti. Sì, scrivo pensando a qualcuno in particolare, perché stando fra la gente è facile sentire e sapere in quali figure le persone hanno fiducia. Ma al di là di questo, quello che mi auguro, e che sono certo accada, è che il Pd faccia un percorso di condivisione di confronto al suo interno che porti tutti a lavorare sodo per il candidato che emergerà, e che avrà l’importante compito di rappresentare i nostri territori nella prossima legislatura, alla Camera e al Senato”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.