LeU Lucca si impegna per le donne: “Stop violenze e garanzie per l’occupazione”

Impegno contro il femminicidio e proposte concrete in tema di accoglienza di migranti. Liberi e Uguali Lucca esprime le proprie posizioni tornando anche oggi sulle polemiche che hanno seguito le molestie in centro storico ai danni di due donne da parte di uno straniero. “Ci auguriamo – si spiega in una nota – che la giustizia faccia il suo corso e rinnoviamo l’appello a non sottovalutare e denunciare sempre le molestie sessuali. Ma purtroppo qualcuno non ha perso l’occasione per strumentalizzare queste gravi vicende rilanciando le sue posizioni contrarie all’accoglienza dei richiedenti asilo e all’integrazione dei cittadini stranieri, fino a promettere di vigilare ‘fisicamente con i propri militanti’. L’amministrazione comunale e le forze dell’ordine, chiamate in causa e uniche competenti per la sicurezza dei lucchesi, risponderanno se lo riterranno opportuno”.

Da qui parte la riflessione su violenza di genere e accoglienza. “LiberieUguali – si spiega in una nota – si impegna per il contrasto al femminicidio, alla violenza di genere e a ogni forma di sopraffazione; a questo si collega la proposta di un piano straordinario per l’occupazione femminile, che renda le donne libere di scegliere e fiduciose nel loro futuro. Di fronte alla tragedia dei richiedenti asilo (15511 esseri umani morti nel Mediterraneo dal 2014) chiede la nascita di un unico sistema per tutta l’Ue che superi il criterio attuale per cui l’accoglienza avviene nel paese di primo accesso. Per l’Italia dobbiamo costruire un modello di accoglienza rigoroso, diffuso e integrato, che garantisca un diritto riconosciuto dalle carte e dalle convenzioni internazionali: piccoli gruppi e dialogo con le comunità al posto delle grandi concentrazioni figlie della gestione straordinaria, vulnerabile a distorsioni e speculazioni. Così come occorre lavorare per l’integrazione degli stranieri che risiedono da tempo nel nostro Paese, a cominciare dal riconoscimento della cittadinanza per i loro figli. Siamo anche consapevoli che queste politiche incontreranno ostilità se non si inverte la tendenza a tagliare i finanziamenti alla sanità pubblica e ai servizi sociali, se non si interviene per contrastare la povertà e la precarietà, se si continua a lasciare soli cittadini e cittadine: dall’inizio della crisi gli italiani più poveri si sono ancora impoveriti del 28%. Occorre, insomma, una politica che dia speranza a chi vive il disagio e la paura, che non costringa i penultimi a prendersela con gli ultimi. In fondo è questo il senso del progetto di LiberieUguali”.

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