Mallegni (FI): “Una follia i corsi di bon ton e gli studenti in gita nei centri di accoglienza”

“Ai migranti che sono arrivati nel nostro paese, e che hanno ottenuto lo status di rifugiati politici, dovremo insegnare l’educazione ed il rispetto per gli italiani, che li ospitano nel loro paese, delle nostre tradizioni, della nostra cultura e del nostro tricolore. Invece leggo di corsi su bon ton per insegnare ai profughi a non importunare le nostre donne ed addirittura, e questo è ancora più grave, di progetti del Miur, il nostro ministero dell’istruzione, per organizzare gite dei nostri figli nei centri di seconda accoglienza per sensibilizzarli ai processi di integrazione ed accoglienza. In pratica il nostro Miur vuole educare i nostri figli ad accettare il fatto che questa invasione epocale sia la normalità”. E’ il commento di Massimo Mallegni, vicecoordinatore vicario di Forza Italia in Toscana in merito ad alcuni progetti attivati per favorire l’integrazione tra i migranti e le comunità.

“Chi ha diritto di restare nel nostro paese deve restarci – spiega ancora – ma alle nostre condizioni, così come avviene in un paese civile e serio. Chi invece non ne ha diritto deve essere rimpatriato alla velocità della luce. Il modello di accoglienza che è stato imposto ai comuni e alle comunità non ha fatto altro che creare ancora più distanza, di quanta non ce ne fosse prima, tra gli italiani residenti, e quindi parlo anche degli stranieri che si sono guadagnati con lavoro e fatica il diritto, tra la comunità italiana e i profughi che scappano da fame e povertà. Chi ottiene lo status di rifugiato politico e sono appena il 5 per cento del totale dei profughi sbarcati nel nostro paese, deve essere consapevole e cosciente che non arriva in un paese dove tutto è possibile e dove possono fare come vogliono. Oggi questa è la sensazione. Dal mio Stato mi aspetto, prima di tutto da cittadino, che tuteli chi vive qui e che lo metta nelle condizioni di vivere in maniera dignitosa visto che la povertà assoluta è dilagante, le differenze tra i ceti si è ampliata ulteriormente e ci sono migliaia di famiglie in attesa di un tetto per vivere da anni”.
Mallegni non ha digerito i bandi del ministero degli interni sull’accoglienza diffusa con milioni di euro spesi per trovare vitto e alloggio ai migranti. 43 solo nella provincia di Lucca: “La proposta di Forza Italia e del centrodestra per gestire l’immigrazione è sempre stata chiara: stop agli sbarchi, un risultato possibile perché nel 2011 il governo Berlusconi ci era riuscito, rimpatrio dei clandestini e dei migranti economici, e coinvolgimento dei nostri partner europei per costruire un grande progetto per l’Africa per stabilizzarla dal punto di vista economico e dello sviluppo. Siamo noi a dover invadere l’Africa con investimenti che possono portare benefici ad entrambe le parte in causa. E’ un processo che richiederà tempo e risorse – spiega ancora il vice coordinatore di Forza Italia – ma se non lo iniziamo mai ci ritroveremo, entro un decennio, invasi da metà della popolazione africana e non saremo più in grado di gestirla. L’accoglienza sta fabbricando il degrado delle nostre periferie e delle nostre città. Il modello ha fallito e siamo ancora in tempo per cambiare rotta. Non possiamo accogliere tutti, ma possiamo provare a salvarli tutti”.

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