M5S: “Basta favori al privato, salute è bene pubblico”

Si è tenuto ieri sera (5 febbraio) l’incontro Salute e sanità pubblica organizzato dal Movimento 5 Stelle a Capannori nella sala riunioni in piazza Aldo Moro. Sono intervenuti il senatore uscente del M5S Luigi Gaeti, medico anatomopatologo e membro della commissione sanità della camera alta del Parlamento, Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e medico di base, Gabriele Bianchi, consigliere regionale del M5S di Lucca.

Gli interventi principali di Quartini e Gaeti sono stati preceduti da un breve saluto del consigliere comunale pentastellato Massimiliano Bindocci: “Stiamo assistendo allo smaltimento del servizio sanitario pubblico e l’ospedale S.Luca dimostra chiaramente questa direzione verso cui ci stanno portando, ovvero il passaggio da sanità pubblica a sanità business, da interesse generale pubblico a interesse privato”. “La vicenda dei parcheggi a pagamento – proseuge Bindocci – del nuovo ospedale è un esempio di rimesse del pubblico a vantaggio degli affari dei privati”.
Il consigliere si dice preoccupato anche dell’ex ospedale Campo di Marte: “Ancora l’amministrazione Tambellini non ha deciso quale debba essere il suo destino, forse si sta aspettando che cada a pezzi prima di decidere qualcosa”. Bindocci conclude il suo intervento dichiarando di essere, proprio per i motivi citati, il primo firmatario nella richiesta di un consiglio comunale straordinario per trattare queste tematiche.
Al suo intervento segue quello di Bianchi: “L’ospedale S.Luca testimonia che ormai l’amministrazione regionale e comunale a guida Pd ha deciso di sposare un modello di intensità di cura con conseguente eliminazione della media e lunga degenza, per altro un modello già tentato in altri stati come l’Australia e già fallito tant’è che oggi stanno ritornando al precedente”. Quartini ha poi preso la parola per presentare i candidati del moVimento 5 stelle per le prossime elezioni. Presenti in sala Gianluca Ferrara, napoletano ma viareggino d’adozione, Gloria Vizzini di Lucca, Daniele Ghiotti e Riccardo Ricciardi di Massa e Piero Landi, nato a Camporgiano, che corre per l’uninominale alla Camera nel seggio di Lucca. Quartini ha poi attaccato: “Il servizio sanitario toscano è nelle prime posizioni dei Livelli essenziali di assistenza (Lea n.d.r.) perché in questo ranking non si tiene conto delle liste di attesa per esami e per interventi che in Toscana sono tra le più lunghe in Italia”. “Si dovrebbe invece – continua Quartini – partire proprio a questo parametro che è una spia indicante la qualità del servizio sanitario locale e che denota l’impressionante carenza di personale dei nostri ospedali toccata con mano anche oggi nella nostra visita all’ospedale S.Luca dove mancano infermieri e radiologi ad esempio”.
“Negli ultimi 10 anni – conclude il consigliere pentastellato – abbiamo calcolato che a livello nazionale si sono investiti 47 miliardi in meno rispetto al fabbisogno calcolato e questo significa, a livello regionale, 250 milioni in meno all’anno e circa 3500-4000 posti di lavoro in meno rispetto al 2007 a diretto vantaggio degli operatori sanitari privati. Ci stanno portando a un consumismo sanitario, come testimonia anche l’incremento di circa 50 miliardi dal 2007 a oggi dei fatturati delle cliniche mediche private”.
Il consigliere ha concluso il suo intervento sottolineando come anche in merito alle convenzioni con le associazioni del terzo settore, quindi misericordia e associazioni di volontariato “le convenzioni che si sono strette in questi anni hanno fatto sì che queste associazioni  diventassero profit a causa degli oneri sempre più incombenti che il servizio sanitario pubblico ha loro delegato”. Quartini sottolinea come si dovrebbe maggiormente investire in prevenzione poiché la salute è legata direttamente al tipo di alimentazione che scegliamo, all’ambiente in cui viviamo e al nostro stile di vita, eliminando alcol e tabacco in primis: “Quello del Movimento è un programma che abbraccia tutti i campi infatti è soltanto privilegiando il chilometro zero, l’economia circolare, chiudendo gli inceneritori e incentivando il trasporto elettrico e ecosostenibile che si attua una seria politica sanitaria che miri davvero al benessere dei cittadini”.
L’evento pentastellato si è concluso con l’intervento del senatore uscente Luigi Gaeti che ha presentato i risultati di una ricerca indipendente della società Gimbe che testimonierebbero come stia avvenendo lo smantellamento progressivo del sistema sanitario negli ultimi dieci anni e quali sono le previsioni per gli anni a venire: “Di questo passo dal 6,6 per cento del Pil speso nel 2017 per l’assistenza sanitaria pubblica – spiega – nel 2020 arriveremo al 6,3 per cento, mentre la media dei paesi europei per la spesa sanitaria pubblica è intorno all’8 per cento”. Il senatore avverte poi di stare ben attenti: “Negli ultimi anni stanno facendo il gioco delle tre carte, infatti come evidenziano le tabelle dello studio del Gimbe. Nel Def ogni anno si prevede di spendere sempre di più di quello che alla fine si spende realmente in sanità dando in questo modo soltanto la percezione che aumentino in realtà i fondi destinati a questa causa”. “Ricordiamoci – continua il senatore – che in Campania e in Calabria sono state sciolte due aziende sanitarie per mafia e che in queste zone per alcuni esami specifici si costringe la cittadinanza a rivolgersi al privato, o ancora a Mantova alcuni accertamenti medici hanno un costo inferiore se svolti in una clinica privata piuttosto che in un ospedale pubblico, tutti questi esempi denotano la direzione verso cui ci stanno portando ovvero una sanità a esclusivo appannaggio dei più abbienti e ad esclusivo vantaggio delle tasche degli operatori sanitari privati”.
Ultimo tema, i vaccini: “Il Movimento 5 stelle non è contro i vaccini ma si batte fortemente contro il decreto Lorenzin, il MoVimento 5 stelle è contro la coercizione; se si escludono casi eccezionali di emergenze epidemiche la via della raccomandazione è quella da seguire perché come evidenzia anche uno studio del professor De Micheli, consultabile sul sito del senato, è soltanto l’1,5 per cento dei cittadini che si dice dogmaticamente contrario alla vaccinazione non inficiando in questo modo l’immunità di gregge essendo possibile portare il restante 98,5 per cento a una vaccinazione volontaria e consapevole”.

Matteo Petri

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