Antonini e i candidati consiglieri: “L’acqua torni davvero ad essere bene comune”

“I primi 40 litri di consumo siano garantiti gratis per tutti, poi si stabilisca una tariffa equa in una fascia di consumo ragionevole, sopra la quale invece si potranno avere aumenti più sostenuti, anche per scoraggiare lo spreco di una risorsa vitale con l’acqua”. Lo dice Roberto Balatri, geologo, candidato nella lista Repubblica Viareggina. E’ una delle proposte emerse durante l’incontro pubblico su Acqua Bene Comune di ieri sera (30 aprile), alla Circoscrizione Marco Polo. Balatri ha parlato anche dell’inquinamento del Lago di Massaciuccoli e della contaminazione delle acque del mare, per il quale si interviene “sempre troppo tardi e con un rimedio ambientale perverso come l’acido peracetico”.

“Da ogni parte si guardi il problema – si è spiegato -, c’è moltissimo lavoro da fare per affermare il diritto di ogni cittadino all’acqua pubblica e pulita. Gaia deve circa 22 milioni al Comune di Viareggio ed è una società dove il presidente viene eletto dall’assemblea dei sindaci dei Comuni aderenti e dovrebbe difendere l’interesse pubblico, non qualcuno che faccia gli interessi dei partiti e dei soci privati”. Secondo Michelangelo Di Beo, capolista di Repubblica Viareggina, “Gaia deve smetterla con i distacchi perché sono illegali e disumani. A Bologna, pochi giorni fa, è avvenuto il primo caso in Italia di riallaccio dell’acqua in un’abitazione occupata, tramite un’ordinanza emessa dal sindaco, un caso che ha scardinato di fatto, l’articolo 5 del Piano Casa di Lupi (quello che stabilisce che chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge). Gaia, inoltre, ha un grosso problema di caro bollette e invia molto spesso ai contribuenti richieste di pagamenti non validi o non competenti all’allaccio in essere”. Ospiti della coalizione Viareggio Bene Comune sono stati Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano, che ha sottolineato il ruolo del sindaco; che “per tutelare i cittadini, insieme a loro, deve essere disposto anche ad azioni e prese di posizione forti per riaffermare il principio che l’acqua è pubblica e Tommaso Panigada che ha parlato della creazione degli Ato unici (Ambiti territoriali), che hanno allontanato i centri decisionali dai territori”. Paolo Barsanti, candidato nella lista di Sel, è intervenuto sulle concessioni date ai privati per installare le turbine elettriche che “in provincia di Lucca sono circa 200, un numero molto elevato” e che “di fatto sottraggono volumi di acqua ai torrenti e ai fiumi. C’è preoccupazione anche per il trasferimento delle competenze di controllo in materia ambientale dalle Province alle Regioni”.
Luna Caddeo, una giovane candidata di Repubblica Viareggina, propone di adottare i distributori dell’acqua pubblica, le case dell’acqua, partendo dalle periferie, in luoghi come il parco della Migliarina di Madri di Plaza de Mayo. Secondo Sergio Vanni, anche lui in lista con RV, la tutela dell’ambiente deve essere fonte di lavoro e di turismo. Filippo Antonini, infine, ha sottolineato il ruolo di coinvolgimento che deve avere il primo cittadino nei confronti della popolazione su questi temi e il ruolo di primo tutore della salute e della sanità pubblica.

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