“Ancora un’occasione persa. Il centrodestra lucchese, ma non solo quello, continua a suonare la solita politica gridata, fatta di contrapposizioni e di ricerca spasmodica di parole d’ordine, simboli usa e getta per mascherare un vuoto di proposte”. Pietro Fazzi, portavoce di Liberi e Responsabili, passa all’attacco del centrodestra sull’approccio in vista delle elezioni per la Nuova Provincia ma anche sulla questione migranti.

“L’iter che porterà alla fine delle province – aggiunge Fazzi – non dovrà essere un campo di battaglia ma una fase delicata nella quale accompagnare al meglio la riassegnazione di funzioni, compiti e personale.
Ma la cultura della politica responsabile è per questo centrodestra una specie di tram dal quale salire o scendere a piacimento: grandi appelli alla responsabilità e alla condivisione quando e dove si governa, opposizione sempre e comunque quando si è sconfitti. Con il corollario comico che quando vince prevalgono i moderati, i mediatori e i pratici e quando perde prendono gallo i duri e puri, i settari, i più estremi o i nostalgici. Non un grande acume per confermare queste osservazioni. Più interessante sarebbe invece trarne qualche conseguenza, soprattutto cominciare a pensare ai contenuti di una proposta politica. E sarebbe anche il caso di mettere in discussione gli slogan superficiali e barbari che si agitano nella speranza di ‘far gente’, raccattare qualche voto inseguendo gli strepiti di Salvini & Soci. Che futuro potrà avere una politica che non faccia i conti in modo serio e costruttivo con un fenomeno epocale come l’emigrazione verso l’Europa? Davvero su questo tema si qualifica la differenza, per quello che ancora vale questa distinzione, tra destra e sinistra? Ed è credibile chi solletica continuamente le tentazioni e le paure razziste e xenofobe? Sono convinto che gli elettori sono lontani da una politica da tardo ‘900, interessati a proposte che riguardano la vita della comunità e del suo sviluppo”.