Abolizione vitalizi: mandato a M5s per proposta di legge

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“Se il popolo italiano ha detto no al finanziamento pubblico ai partiti, figuriamoci come si esprimerebbe sui vitalizi. In Toscana, dal ‘70 ad oggi, sono stati spesi circa 7 milioni e 300 mila euro di soldi pubblici per garantire agli ex consiglieri regionali una forma di privilegio economico, oltretutto reversibile, che nel mondo del lavoro non trova alcun istituto in qualche modo ad esso paragonabile”. Ad affermarlo, in aula, è stato il consigliere Gabriele Bianchi, M5s, che ha illustrato la mozione presentata dal suo gruppo, di cui era primo firmatario, sulla soppressione degli assegni vitalizi ancora in vigore.

La mozione chiedeva al consiglio di impegnare la giunta regionale a fare un’apposita legge per sopprimere non solo i vitalizi, ma anche per prevedere la restituzione dei contributi versati negli anni. Tuttavia, a seguito dell’intervento di Leonardo Marras, capogruppo Pd, il quale ha sostenuto che “l’iniziativa deve essere del consiglio e non della giunta”, il testo della mozione è stato emendato e la versione alla fine approvata, anziché impegnare la giunta, dà mandato al M5s di elaborare una proposta di legge per l’abolizione retroattiva dei vitalizi regionali.
Marras, dopo aver detto che “quella dei vitalizi è una questione che ci trova interessati”, ha chiesto di inserire nel testo della mozione “l’impegno per il M5s di presentare una legge al consiglio su questo tema”.
“Raccogliamo la sfida e presenteremo nel giro di qualche mese la nostra proposta, dopo il consueto confronto in rete con gli iscritti ed i cittadini”, ha replicato Bianchi.
La mozione, emendata, è stata approvata dall’assemblea toscana con i voti di tutti i gruppi, tranne l’astensione della Lega Nord, così motivata da Claudio Borghi: “È una questione che deve essere affrontata e superata con una legge. La mozione in sé, concretamente, non determina il superamento dei vitalizi”.

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