Elezioni, con Baccelli in campo cambiano le strategie

Si ricomincia, anche se non da zero. Il mancato accordo nel Partito Democratico, che apre le porte alle primarie, rischia di cambiare tutti gli equilibri che si qui si stavano formando nella politica cittadina. Anche perché lo sfumare dell’intesa per un Tambellini-bis senza primarie riporta prepotentemente sulla scena un big della politica locale come l’ex presidente della Provincia e consigliere regionale, Stefano Baccelli.

Poche ore dopo la comunicazione ufficiale da parte del commissario Pd, Stefano Bruzzesi, tutte le parti in causa si sono riunite per decidere il da farsi sul futuro. Bocche cucite, telefoni spenti o irragiungibili, nessuna dichiarazione ufficiale. E’ iniziata la fase delle nuove strategie. Fatto sta che il sindaco Alessandro Tambellini ha incontrato i suoi fedelissimi per decidere le prossime mosse. Due le alternative: accettare la sfida delle primarie, cui Tambellini è “iscritto” di diritto oppure correre da solo con l’appoggio di una serie di liste civiche, alcune di chiara ispirazione democratica. Andare alla conta interna, insomma, oppure sfidare il candidato ufficiale del Pd dall’esterno.
D’altronde il mancato accordo riguardava proprio la rappresentatività all’interno delle liste in appoggio del candidato sindaco Tambellini. Il “lodo Bruzzesi” infatti, prevedeva piena libertà al sindaco di candidare esponenti anche del Pd nelle proprie liste civiche, riservando la maggior parte dei posti nella lista dei democratici ai renziani, oltre ad alcuni esponenti “neutri” scelti di comune accordo e a 4 candidati vicini al sindaco Tambellini. Una proposta che sembrava ormai formalizzata nella riunione di lunedì e poi saltata dopo l’incontro di Tambellini con gli esponenti più vicini della sua maggioranza. La controproposta, formalizzata dal sindaco ai renziani, che prevedeva 10 candidati “fedeli” nella lista del Pd è stata a sua volta valutata come una provocazione e ha fatto saltare il banco.
Anche i renziani si sono incontrati questa sera per fare le necessarie valutazioni sulle prossime mosse. Con tutta probabilità nei prossimi giorni una serie di iscritti al partito lanceranno ufficialmente la richiesta a Baccelli, che non ha ancora sciolto le riserve, di candidarsi per le primarie. Primarie a cui, salvo sorprese, potrebbe rimanere il solo a concorrere, diventando così ufficialmente il candidato del partito per le prossime amministrative.
La discesa in campo di Stefano Baccelli, peraltro, scombussola anche i piani del centrodestra che, non senza fatica, stava cercando la quadratura del cerchio intorno alla candidatura del giornalista Remo Santini. Con questo nuovo scenario, invece, potrebbero saltare le strategie e l’unità lasciare spazio ad una serie di liste nell’ottica di una aggregazione ad un eventuale ballottaggio. E l’ipotesi di più candidati espressione del centrodestra sembra adesso più probabile.

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