Gabriele Bove pronto ad entrare in lista Pd

Menesini in prima fila per il Tambellini-bis, arrivano le conferme. E’ proprio il sindaco di Capannori e presidente della Provincia, sul suo profilo Facebook, a far capire il suo personale impegno per l’unità del partito e per la vittoria alle prossime elezioni amministrative (Leggi le anticipazioni di ieri). Ma c’è di più. Un segnale concreto di questa vicinanza potrebbe infatti concretizzarsi anche nella lista del Partito Democratico. Dove fra i candidati, queste sono le voci insistenti che si rincorrono negli ultimi giorni, ci potrebbe essere Gabriele Bove. Trentacinque anni, assessore fin dal 2007 a Capannori con Del Ghingaro, poi confermato anche in giunta Menesini, laureato in scienze politiche e imprenditore agricolo nell’azienda di famiglia a San Gennaro, sarebbe l’uomo del compromesso. Quello chiamato, cioè, a rappresentare un’anima diversa del Partito Democratico rispetto agli scontri interni degli ultimi anni e a rafforzare anche il legame comprensoriale con il vicino Comune della Piana. Un’operazione politica che, in caso di ufficializzazione del suo nome nella lista Pd, porterebbe Bove a interrompere la propria esperienza di assessore a Capannori per tornare nella “sua” Lucca, dove risiede nel quartiere di Sant’Anna.

A spiegare comunque il suo impegno per la rielezione di Tambellini è proprio Luca Menesini su Facebook: “Il Pd di Lucca è come un cocktail – dice – se mixiamo bene, difficile resistergli. Pertanto, pensiamo a quello che possiamo fare e che faremo, una volta vinte le elezioni a Lucca. Il Pd, e non solo, è infatti in campo per confermare Alessandro Tambellini sindaco. Dico che non è il solo perché Alessandro è il candidato di una coalizione più ampia, come è giusto che sia, che va da posizioni più moderate a quelle più di sinistra. Una coalizione riformista, che guarda al futuro, non ha paura di dialogare con chi può pensarla anche diversamente, perché poi ha la capacità di fare sintesi e – visto il dibattito interno – può solo farla al rialzo, e quindi al meglio per i cittadini”.
“Non crediate – spiega Menesini – che le coalizioni migliori siano quelle che sembrano guidate da uno che va benissimo a tutti, che rappresenta l’unica speranza, una sorta di messia che se non ci fosse lui sarebbe un dramma. In quelle coalizioni manca il confronto, ovvero lo strumento da cui nascono le idee migliori, e la leadership è così poco radicata che non potrà che durare quanto un gatto sull’Aurelia. Sono d’accordo con voi quando dite che le beghe di famiglia andrebbero risolte internamente e non sui giornali, ma facciamocene una ragione, siamo nel 2017, la discussione avviene sui mass media. Impariamo, quindi, a relativizzare quello che si legge, a toglierli il tono solenne che avrebbe avuto quindici anni fa. Oggi non è più così. L’unità del centrosinistra è reale, è vera. Adesso però deve diventare produttiva. Per cui chi negli anni passati ha storto il naso per alcune scelte o modi di fare del sindaco Tambellini si rimbocchi le maniche e giochi la partita per vincere. Succede che non ci piaccia tutto, ma non è grave. Conta la visione e contano i fatti. I fatti dicono che l’amministrazione Tambellini ha sanato i buchi di bilancio lasciati da un centrodestra irresponsabile nella gestione della cosa pubblica. Gestendo i soldi dei cittadini come vanno gestiti, ha portato a casa risultati significativi, come la nuova rotonda di porta Elisa, il sottopasso di via Ingrillini, la strategia Rifiuti Zero, il decoro urbano, tanto per dirne alcune (non ho voglia di fare l’elenco). Le cose fatte vanno valorizzate, mentre si spiega la visione per i prossimi 10-20 anni”.
“Allo stesso tempo – chiude – c’è bisogno che Alessandro dia segnali di aver compreso le necessità di tutti coloro che lo sostengono, ed ha un’intera campagna elettorale per farlo, per cui sono fiducioso che ciò accada. In sintesi, è come fare un buon cocktail: se mescoliamo bene gli ingredienti, dopo viene voglia di berlo. Apriamoci, dialoghiamo. Lucca non va difesa, Lucca va fatta brillare”.
Nel pomeriggio anche la conferma dell’operazione legata alla candidatura di Gabriele Bove: “Un’operazione che mi dà gioia personale e politica – spiega il sindaco Menesini – Personale perché Gabriele è prima di tutto un amico, un persona che stimo profondamente. Quindi sono contento di un’opportunità di crescita per lui all’interno del Consiglio lucchese. Politica perché Gabriele, insieme al sottoscritto e a tutto il gruppo di Capannori, crede nell’unità come valore per amministrare bene. Gabriele pertanto si mette a disposizione del Pd lucchese per essere figura ponte, che supera le divisioni, a disposizione del sindaco e dei consiglieri per creare dialogo e condivisione. Allo stesso tempo, Gabriele rappresenta concretamente un’opportunità di collaborazione fra territori, oggi fondamentale. Lucca e Capannori possono essere considerate per molti aspetti uno stesso territorio. Più che mettere in campo un pezzo da novanta come Gabriele non saprei cos’altro fare. Qualcuno lo ricorderà, nel 2007 Gabriele si candidò in circoscrizione a Lucca e prese 456 preferenze. A Capannori ha imparato ad amministrare, con serietà, passione e lungimiranza. Gabriele sei un amico, un prezioso assessore, una persona sincera e bella. So che se il Pd di Lucca accoglierà la nostra disponibilità, farai un gran risultato e un gran lavoro”.

Enrico Pace

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