Donzelli (Fdi) all’hub delle Tagliate: “Un fallimento” foto

“Altro che modello di accoglienza in Toscana: Lucca è l’esempio del fallimento di questa politica”: parole come macigni, pronunciate dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, in visita all’Hub delle Tagliate e all’adiacente campo rom, insieme ad alcuni esponenti locali del partito, tra cui Marco Chiari e Nicola Buchignani. Donzelli prende indicazioni all’ingresso della tensostruttura, dove i giornalisti non vengono fatti entrare poiché non accreditati. Poi inizia a visitare i luoghi, dopo aver parlato con l’addetto stampa Claudio Dell’Amico e con i responsabili degli uffici amministrativi. “Il dato di fatto – attacca – è che questa struttura non dovrebbe esistere. Non è possibile stipare 218 persone sotto a delle tende (ma mentre parla arriva un’altra vettura con 7 migranti, ndr): per quanto la Croce Rossa possa fare un lavoro eccellente, così non ci siamo. Questa è l’unico centro di accoglienza in Toscana che utilizza delle tende: i migranti non hanno spazio per sistemare i loro vestiti, che vengono accatastati dove meglio torna. I bagni sono alla turca, con i rubinetti rotti e l’acqua per terra. Non stupiamoci se poi vanno in giro a sporcare o a fare di peggio, visto il contesto in cui vivono per mesi”.

E’ proprio questo un altro dei punti dell’attacco di Donzelli: il tempo di permanenza, che si collega subito al sistema della retribuzione pro capite giornaliera: “Ci hanno detto che i migranti che sono qui da più tempo sono arrivati ad ottobre 2016 – continua – che è qualcosa di molto diverso dal concetto di passaggio temporaneo. Inoltre la Croce Rossa chiede il rimborso alla prefettura dei 33,15 euro giornalieri per migrante (cifra comprensiva dell’Iva), ma non c’è alcuna rendicontazione delle spese reali. Questo metodo è sbagliato, perché finisce per favorire le strutture private, che non sono tenute a giustificare come utilizzano i soldi pubblici. Pensate che soltanto per la Provincia di Lucca, nei primi tre mesi del 2017, sono stati emanati bandi per convenzioni per l’importo di 13 milioni di euro”.
Poi l’attacco diretto all’amministrazione comunale: “Ho visto che il sindaco si ferma a mandare lettere alla prefettura – osserva Donzelli – che non servono a nulla. Loro fingono di essere quelli buoni, ma intanto raggruppano nella stessa zona, alle porte della città, sia migranti che rom. Tengono queste persone in una condizione di civiltà sospesa, considerandole di serie B. Altro che modello vincente: questo è l’emblema del fallimento della politica di accoglienza”.
Poi la visita del consigliere regionale si sposta al campo delle Tagliate (Il video della visita), dove l’accoglienza non è calorosa: subito si raduna un gruppetto di rom, per spiegare con toni concitati che l’enorme quantità di sporcizia e rifiuti che si trova lì (soltanto pochi mesi dopo l’iniziativa per la pulizia voluta dal Comune) è opera dei cittadini che usano il luogo come discarica. Offese e minacce vengono indirizzate a Donzelli, al suo staff ed anche ai giornalisti. “Qui vivono anche dei bambini – commenta il consigliere – e questo è inammissibile. Ci dicono che sono zingari da una vita e che vivono così, ma questo non li giustifica. Un degrado del genere non è accettabile”. Gli fa eco Buchignani: “Proprio all’ingresso, paradossalmente – commenta – c’è un cartello che indica che la zona è videosorvegliata per motivi di tutela ambientale. Qui bruciano di tutto, ci sono enormi macchie d’olio per terra, veicoli smembrati, cumuli di spazzatura. E’ una terra di nessuno”. I componenti di Fratelli d’Italia si chiedono inoltre perché il veicolo di Sistema Ambiente, intervenuto nelle zone limitrofe proprio durante il sopralluogo, non entri “anche nel campo per svuotare i cassonetti colmi, recanti il marchio della partecipata del Comune”.

Paolo Lazzari

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