Forza Italia, Fdi e Lega: “Stop ai toni violenti di Tambellini e dei suoi”

Una campagna elettorale dai toni molto accesi, che si gioca sul botta e risposta sui social network. Ed è proprio qui che negli ultimi giorni gli “scambi” di critiche fra candidati sono stati piuttosto infuocati. La coalizione che sostiene Santini, in particolare Forza Italia, Fdi e Lega Nord accusa il sindaco uscente e alcuni membri della giunta di usare “toni eccessivamente violenti”.
“Questa prima fase della campagna elettorale si sta caratterizzando per una ingiustificata e inedita violenza verbale della giunta uscente, Tambellini in testa, nei confronti di Remo Santini – si legge in una nota -. Se questo atteggiamento testimonia il nervosismo di una compagine che avverte il peso di un fallimento e il dissenso di molti cittadini, preoccupa una deriva in senso estremista di una serie di persone che a parole si presentano come moderati e interpreti della virtù della tolleranza. Purtroppo così non è, Tambellini e compagni sono esattamente come tutti gli esponenti della sinistra: buoni e bravi, a patto che tu li veneri e non li contraddici mai. Se lo fai ricevi offese di varia natura, a seconda della convenienza”.

“La prima avvisaglia il 27 marzo, giornata in cui Tambellini affidava a un comunicato stampa un pensiero sulla sua attività politica che non parla alla pancia delle persone, ma è ‘serena’, salvo poi lasciarsi andare, la sera stessa, a delle intemperanze verbali durante la riunione fra candidati a S.Vito, insultando Remo Santini con ‘dici baggianate’ e utilizzando il refrain che non doveva candidarsi dopo avere fatto il caposervizio di un giornale. Questo aspetto, che sia il sindaco a decidere chi deve candidarsi e chi no è davvero inquietante.  Il perché si veda come impedimento il fatto che Remo Santini abbia svolto il ruolo di caposervizio, a oggi, ci sfugge. Santini non solo ha tutto il diritto di farlo, ma ha titoli di merito e qualità importanti da mettere in gioco. Prima era toccato a un candidato consigliere comunale vedersi allontanato dal suo posto di lavoro al teatro del Giglio per presunto conflitto di interessi, ricevendo poi le insistite scuse del direttore del teatro, accortosi dell’enormità del fatto. Arriviamo poi a Raspini, che fino a oggi aveva mostrato una faccia sorridente e comprensiva, poco utile per il compito che gli è stato assegnato. Raspini sfodera tutta la sua grinta e cattiveria solo per Remo Santini, bollandolo come ‘inconsistente politicamente’ e anche di peggio. Inutile dire che Raspini, se avesse avuto la stessa grinta che ha usato per Santini per contrastare crimine e degrado di Lucca oggi avremmo una città migliore, dovrebbe spiegare i tanti flop, compresa la gestione della polizia municipale e le assemblee deserte sul controllo del vicinato che hanno disseminato il suo percorso di assessore. Raspini – attaccano Fi, Fdi e Lega Nord – si è arrampicato sugli specchi in particolare su due temi, quello della raccolta dei rifiuti nel centro cittadino, che può essere svolta in orari più efficaci, e quello del vigile di quartiere come elemento per migliorare la sicurezza dei cittadini, che fanno parte del suo programma e che saranno attuati in caso di vittoria. Al suo staff Remo Santini ha dichiarato di non voler scendere a questi bassi livelli e che da ora in avanti parlerà solo di programmi e progetti. Siamo d’accordo, ma non possiamo sopportare arroganza e ipocrisia di gente, come Tambellini e compagni, che dicono una cosa, affermano le loro virtù ma poi sono inutilmente aggressivi e violenti, almeno verbalmente. Un motivo in più per cambiare rotta”.

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