G7, Alfano e Tillerson al sacrario di S. Anna – Foto foto

Una visita al Sacrario di Sant’Anna di Stazzema, per onorare le vittime della strage nazista: inizia da un luogo simbolo la due giorni del G7 dei ministri degli esteri. La delegazione si è recata stamani (10 aprile) nel piccolo paese dell’Alta Versilia, prima di iniziare gli incontri dalle 16 a Palazzo Ducale. A Sant’Anna, accompagnato dal ministro degli esteri italiano, Angelino Alfano e dalla commissaria Federica Mogherini, c’era anche Rex Tillerson, segretario di stato americano. “Noi – ha detto – vogliamo essere coloro che sanno rispondere a quanti creano danni agli innocenti in qualunque parte del mondo”, ha sottolineato Tillerson davanti al sacrario che ricorda i 560 caduti dell’eccidio nazifascista. “E questo luogo – ha aggiunto – sarà luogo di ispirazione per la nostra azione”. Alla visiita erano presenti anche l’ambasciatrice tedesca in Italia, Susanne Marianne Wasum-Rainer, l’Ambasciatore Giapponese Kazuyoshi Umemoto, l’ambasciatrice britannica in Italia Jill Morris, il console onorario francese Isabelle Mallez, il rappresentante del Canada Marc Antoine Dumas, che hanno incontrato i superstiti della strage di Sant’Anna di Stazzema, al monumento Ossario, laddove sono sepolte le vittime della strage nazifascista ed hanno firmato una pergamena con la scritta “Tutti uniti per la pace – Sant’Anna di Stazzema 10 aprile 2017” . Una firma importante al margine di una giornata storica per il Parco Nazionale della pace e per il Paese: Paesi che nel Secondo Conflitto Mondiale si combattevano su diversi fronti, oggi provano a parlare di pace in un luogo simbolo della sofferenza della guerra. Sant’Anna di Stazzema con l’istituzione del Parco Nazionale della pace nel 2000 è divenuto un luogo universale dell’impegno per la pace e del dialogo tra i popoli.
Ad accompagnare la delegazione il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona e i primi cittadini dei comuni della Versilia, tra cui il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro e quello di Pietrasanta, Massimo Mallegni.

“Oggi il mondo desidera pace, libertà e sicurezza e noi siamo qui, tutti insieme, a dire mai più”. Lo ha detto durante la visita il ministro degli Esteri Angelino Alfano. “Non è un mai più fondato sulla retorica – ha aggiunto – ma su azioni di tutti i giorni”, ha proseguito il ministro. Un luogo che ricorda un sinonimo “di pace e libertà che è la parola Europa” e che ricorda anche “un grande amico e un grande alleato e coloro che ci dettero una grande mano per raggiungere la nostra libertà: quella parola cugino, sorella, è Stati Uniti d”America”. Il ministro degli Esteri ha quindi ricordato che la presenza di Tillerson a Sant’Anna “è la prova di una alleanza che non si è mai incrinata”, di una alleanza che trova nuove risposte “in questa mattinata che serve a celebrare la pace”.
La pace “non è data per sempre” ha proseguito Alfano al termine della cerimonia alla quale erano presenti anche gli ambasciatori in Italia di Germania, Canada, Giappone, Regno Unito e il console onorario francese, un luogo che ci ricorda che la libertà “non è data per sempre”. “E questo eccidio è la prova che la mente dell’uomo può talvolta annebbiarsi e produrre dei danni irreparabili. Ecco perché – ha concluso il ministro degli Esteri – siamo qui a lavorare tutti insieme per la pace e la libertà”.
“Mi fa impressione che come prima cosa i sopravvissuti di Sant’Anna ci chiedano: ‘fate in modo che l’Europa non frani'”. E’ quanto ha detto invece l’Alto Rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini al termine della cerimonia al sacrario. “E io prometto che l’Europa non franerà, abbiamo ancora più bisogno di Europa. C’è questo impegno” perché altrimenti “rischiamo di perdere un grande spazio di pace e cooperazione e la storia questo ce lo ha insegnato”.
Luoghi come Sant’Anna ci fanno riflettere “su cosa ci sia di profondo alla base dell’Europa unita: soltanto pochi decenni fa qui si moriva, europei, per mani di europei, e oggi – ha concluso – siamo un continente di pace dove per le mie figlie è impossibile pensare che ci si possa uccidere tra europei. Dobbiamo ricordarci di questo”. Poi uno sguardo alla situazione internazionale. Per la Siria “l’Europa
fa già tutto quello che può fare, in questi giorni stiamo cercando di fare ancora di più – ha detto Federica Mogherini -. L’Europa è quella che porta aiuti umanitari dentro la Siria, portiamo la possibilità di vivere, di andare a scuola e di avere un tetto, una tenda sopra la testa e di questa Europa ne sono fiera”. Ma l’Europa “in questi giorni spinge perché il processo politico per portare fine alla guerra abbia l’impulso necessario”.
Per Mogherini “non c’è nessuna soluzione militare a questa guerra e i negoziati a Ginevra devono riprendere con il sostegno di tutti noi: l’Europa e quella che cerca di far sedere i siriani ad uno stesso tavolo”. Mogherini è tornata quindi sull’uso delle armi chimiche “che deve essere giudicato tramite i canali propri delle Nazioni Unite: l’Europa sa che dalla guerra si esce solo con la transizione e uno sforzo di riconciliazione”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno voluto rendere omaggio a questo luogo ed ai nostri superstiti – ha commentato il sindaco Maurizio Verona -, in primis il ministro degli Affari esteri Angelino Alfano che più volte mi ha ringraziato per averlo sollecitato a venire a Sant’Anna assieme ai suoi colleghi. Sant’Anna con oggi diventa uno dei luoghi più importanti per la costruzione di un mondo senza più guerre sebbene gli scenari di questi giorni siano pieni di brutti presagi. Il fatto che i grandi del mondo che da oggi animeranno il G7 di Lucca, l’Europa con l’Alto Commissario Mogherini abbiano voluto passare da questi luoghi significa che stiamo lavorando nella giusta direzione. Porteremo il ricordo di questa giornata e faremo tesoro di quello che è scritto in quella che vorrei definire la Carta di Sant’Anna di Stazzema firmata dai grandi della terra, ma anche da noi Sindaci della Versilia, dai superstiti ovvero un impegno comune affinchè il dialogo si sostituisca alle armi. Invieremo presto una lettera al ministro degli Esteri del Giappone per favorire attraverso la nostra struttura diplomatica un patto di amicizia tra i tre Parchi della Pace nel Mondo, quello di Sant’Anna di Stazzema, quello di Hiroshima e Nagasaki, con l’obiettivo di unire poi tutti i luoghi che ricordano la sofferenza in particolare dei civili nella storia. Il senso della giornata è tutto in quelle cinque parole che tutti hanno voluto condividere in una giornata che segna una tappa importante per il nostro paese”.

Le parole dell’assessore regionale Vittorio Bugli
“Dobbiamo avere memoria di quello che era l’Europa prima che l’Europa fosse coesa – sottolinea l’assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, che ha partecipato alla cerimonia – e la tappa di oggi del G7 a Sant’Anna, un’iniziativa bella e importante, ci aiuta a ricordarlo con forza. Deve servirci a mantenere viva la memoria e grande l’impegno per un’Europea coesa”. Mai più Sant’Anne insomma, che anche in Toscana sono state molte: 281 stragi insanguinarono ottantatrè comuni tra il 1943 e il 1945, 4.461 furono le vittime.
La parole che si uniscono a quelle del governo italiano e dell’Unione europea. “Senza Europa – dice l’alta rappresentante per gli affari esteri della Ue, Mogherini – rischiamo di perdere la pace e la cooperazione. Non dobbiamo farla affondare”: “E tutti insieme – conclude il ministro degli esteri, Alfano – dobbiamo gridare ‘mai più’, con forza”.

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