Garzella: “No a immigrazione incontrollata che diventa business”

“Basta all’immigrazione incontrollata”. Matteo Garzella, candidato sindaco della lista civica Lucca, avanti tutta! presenta le sue posizioni sull’argomento: “Basta – dice – con questo modo assurdo di intendere l’accoglienza, in luoghi non adatti e indecorosi, basta con questa moderna tratta degli schiavi”.

“Un sindaco che sia veramente una guida dei suoi concittadini ha il dovere di governare, per quanto possibile, questi eventi, non di farsi governare – ha commentato Garzella – Io mi impegno fin da ora a non continuare a mortificare la città ed i lucchesi, continuando la visione di accoglienza che la storia ci riconosce, ma impedendo che una distorta o interessata idea di apertura indiscriminata porti a renderci egoisti e a chiuderci solamente perché qualcuno ha fatto scelte sbagliate. Se da un lato è una scelta obbligata accogliere queste persone non è obbligato farlo senza uno spirito critico che possa aiutare la loro eventuale integrazione senza stravolgere o indebolire il tessuto sociale della nostra città. Basta quindi con l’offerta di abitazioni e strutture che possano accogliere i migranti senza che queste abbiano le destinazioni urbanistiche necessarie al riconoscimento di servizio e non a quello di residenza o ricettività. Non è possibile accettare un enorme numero di ospiti se non si ha la capacità e la possibilità di farlo degnamente creando di fatto una categoria di nullafacenti, dediti all’accattonaggio. L’accoglienza non deve esser più vista come un modo per fare soldi, accogliere non deve essere solo un business, una moderna tratta degli schiavi”.
La soluzione? Per Matteo Garzella è il controllo del territorio anche passando dall’urbanistica “materia che – dice il candidato sindaco – non può essere messa in gioco solamente quando si tratta di cementare il territorio. Gli sforzi devono essere fatti per favorire ancor di più interscambio di culture che, in ogni caso, deve avere come riferimento centrale la nostra identità e le nostre tradizioni”.
Non si fa attendere, sul tema, la replica dell’assessore Antonio Sichi: “Ci sono candidati a sindaco – sice – che ora per farsi notare cavalcano senza pudore tutti gli argomenti, fino ad avventurarsi in tematiche a loro fino a ieri sconosciute. Parlano con superficialità dell’accoglienza dei profughi sostenendo che un sindaco per gestire il problema deve farsi rispettare, fino a mostrare i muscoli se necessario. Dimenticandosi le sue tante, troppe, riverenze e ossequi riservati ogni volta che solo sentiva l’odore del prefetto. Se a Lucca il sistema ha retto è perché chi teneva i rapporti con la prefettura ha sempre agito per imporre un modello di accoglienza in sintonia con la storia della città, rispettando le istituzioni, senza però mai portare riverenza a nessuno”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.