Casa del Boia e progetto Ventaglio, la Giorgi (M5S) torna all’attacco

A margine della presentazione dell’iniziativa pubblica di domenica con Luigi Di Maio e Massimiliano Bindocci, la consigliera M5s uscente, Laura Giorgi, parlando delle conclusioni finali adottate in sede di commissione controllo e garanzia, si è detta offesa per la risposta, giunta questa mattina (5 maggio), ad una serie di quesiti sottoposti al segretario generale Angeli, in merito all’apertura della Casa del Boia, al progetto Ventaglio e alle assunzioni per i Comics. “Come hanno detto anche i miei colleghi – dichiara – in commissione è stato fatto un lavoro da ‘grillini’, siamo stati sempre con il fiato sul collo a chi di dovere: i risultati sono soddisfacenti per noi, ma non per i cittadini”.

“Il 18 gennaio – spiega – avevamo sottoposto al segretario generale Angeli, tramite domanda protocollata e formulata all’unanimità, una serie di quesiti fondamentali aventi ad oggetto, fra gli altri, la Casa del Boia, il Ventaglio e i Comics. Dopo diversi solleciti, stamani è arrivata la risposta, da cui mi sento profondamente offesa, così come i miei colleghi. Per quanto riguarda la Casa del Boia- afferma- chiedevamo perché l’apertura fosse avvenuta tre o quattro mesi prima rispetto alle regole: la risposta mi ha offesa, sono state usate parole ridondanti per spaventare, chiederò l’interpretazione da parte dei legali. Quanto al progetto Ventaglio – prosegue – la domanda era semplice: è o non è un’intermediazione lavorativa? L’assessore Cecchetti ha dichiarato in commissione che l’allora segretario generale Pezzini aveva fatto una dichiarazione, stabilendo che non si trattava di intermediazione lavorativa. Questa dichiarazione, però, non ci è mai stata fornita, neanche da Angeli, nonostante le nostre richieste. Infine i Comics: ho chiesto di poter intervenire sull’illegittimità delle assunzioni – spiega – ma sono stata messa in minoranza, la commissione non ha accettato che la discussione continuasse, ma all’unanimità è stato deciso di mandare la documentazione alla commissione partecipate. Il presidente Lucchesi non si è mai degnato di dare una risposta. E’ chiarissimo che Angeli avrebbe almeno dovuto prendere una posizione, invece si è limitato a dire che la questione è rimasta nell’ambito dei rapporti fra organi strumentali del Consiglio”.

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