Casapound, in 32 lanciano la sfida per Barsanti sindaco

Presentazione ufficiale per la lista di Casapound Italia, a sostegno della candidatura a sindaco di Fabio Barsanti. Nella sede di via Michele Rosi, oggi (13 maggio) c’erano quasi tutti i 32 candidati al consiglio comunale: “Abbiamo scelto persone – commenta Barsanti in apertura – che rappresentano l’intero territorio e le istanze della nostra società, dallo sport al volontariato, fino al commercio e agli studenti”. La lista (alla quale si affiancherà quella di ‘Alleanza per Lucca’, prossima ad essere presentata) è il frutto di un percorso lungo: “E’ la tappa di un cammino che ci ha visti sempre presenti sul territorio – prosegue il leader di Casapound Lucca – ed esprime un lavoro di 9 anni. E’ intergenerazionale (racchiude persone dai 19 ai 70 anni ed è composta da 20 uomini e 12 donne) e variegata: si pone a sostegno di un progetto che non si cela dietro civismi di facciata, per cercare di essere una vera alternativa politica”.

Il capolista, viene annunciato, sarà Lorenzo Del Barga, seduto oggi a fianco di Barsanti, insieme ad Andrea De Luca (noto in città come allenatore dell’Acf Lucchese femminile). Nel gruppo spiccano anche nomi celebri, come quello dell’alpinista Riccardo Bergamini.
Il programma politico, invece, è stato chiamato Difendere Lucca (interamente consultabile sul sito www.difenderelucca.it) e la scelta del nome non è certo il frutto del caso: “La città – insiste Barsanti – ha bisogno di essere difesa dal giogo del Pd regionale. Vogliamo difendere i lucchesi, agire per la loro sicurezza, dal centro alle periferie. Lucca è diventata una città gerontocratica: noi intendiamo valorizzare i giovani, difendendo il nostro futuro”. Tra gli spunti contenuti nel programma, c’è anche quello di rivitalizzare l’impiantistica sportiva: “Ci sono più di 40 strutture di competenza comunale lasciate a sé stesse – afferma – e manca una palestra a cielo aperto sulle Mura di Lucca”.
Poi il candidato entra più nello specifico in relazione ad alcune tematiche pressanti, come la gestione dei migranti: “Prima di tutto dovrebbero cambiare le regole nazionali – la sua analisi – ma non è vero che un sindaco non può fare nulla. Oggi siamo costretti a subire un’accoglienza – dice riferendosi in special modo all’hub delle Tagliate – che non ha senso. Crea un corto circuito, perché al 95% dei richiedenti non viene concesso l’asilo. Il Comune non può rimanere supino, accettando che si faccia business con questi fenomeni. Prefettura e Governo ci possono anche obbligare, ma i sindaci possono esprimere prima di tutto un ‘no’ culturale, facendo rete con gli altri Comuni che non intendono accogliere. Poi ci si potrebbe svincolare dagli obblighi uscendo dal progetto Sprar, il che ci permetterebbe di recuperare risorse da investire nel sociale. Da parte nostra, l’obiettivo è quello di rimuovere la tensostruttura di via della Tagliate, anche perché quello spazio deve essere destinato ad altri scopi. Parallelamente, ci impegneremo nella lotta contro ogni forma di accattonaggio molesto, dato che sappiamo come il fenomeno nasca in gran parte dall’accoglienza”.
Barsanti, che ha già presentato le “10 cose fatte per Lucca”, con il suo programma ne presenta altre 10 (da farsi) senza tuttavia sbilanciarsi con previsioni di voto: “Non so dire quale percentuale faremo – osserva – ma posso confessarvi che dal 10 dicembre scorso, quando siamo partiti, il consenso che abbiamo registrato è molto al di sopra delle attese. Ci attestiamo certamente tra le candidature di rilievo: in Consiglio comunale c’è bisogno di una forte rappresentanza di Casapound. La gente che incontriamo è stanca della solita politica, le liste degli altri sono composte dai soliti personaggi. Il sindaco annuncia progetti ogni giorno, di questi tempi. La gente però non si fida più della vecchia politica. Sapete cosa ci dicono? Torno a votare dopo 20 anni, perché ci siete voi”.
E su un eventuale ballottaggio: “Non ci poniamo il problema, per adesso. Ci penseremo eventualmente dal 12 giugno: ora vogliamo fare il massimo per il primo turno”.
Ecco i 32 nomi in lista CasaPound Italia: Lorenzo Del Barga, responsabile comunale CasaPound Italia, impiegato, 29 anni; Andrea De Luca, agente di commercio e allenatore della Acf Lucchese, 50 anni; Riccardo Bergamini, alpinista, operaio cartario, 41 anni; Monica di Mauro, animalista, presidente dell’associazione Battitoanimale, 34 anni; Eugenio Santelli, operaio cartario, vicepresidente del Comitato per la difesa del parco di Antraccoli, 33 anni; Thomas Cantini, operaio montatore, 34 anni; Debora De Luca, casalinga, 42 anni; Frediano Bacci, pensionato, 71 anni; Valentina Cupido, impiegata e sbandieratrice Compagnia balestrieri, 28 anni; Italo Rossi, perito elettronico, 26 anni; Luca Giambastiani, studente e rappresentante d’istituto all’Isi Pertini, 19 anni; Alessandra Tarulli, studentessa universitaria, 22 anni; Elisa Fanucci, commerciante centro storico, 33 anni; Ezio Bianchi, operaio metalmeccanico, 57 anni; Fabio Ramacciotti, infermiere, 47 anni; Marco Del Pellegrino, magazziniere e balestriere Compagnia balestrieri, 40 anni; Elisabetta Micheletti, addetta presso cooperativa servizi, 62 anni; Alfredo Martinucci, impiegato, 35 anni; Fabio Cencig, manutentore, 22 anni; Enrico Voltolina, operaio, 46 anni; Silvia Ercolini, disoccupata, 37 anni; Alberto Del Bianco, ingegnere, 28 anni; Stella Mei, disoccupata e arciere Compagnia balestrieri, 28 anni; Davide D’Antraccoli, elettricista e volontario animalista, 29 anni; Nicola Baldini, fornaio, 23 anni; Laura Benedetti, casalinga e ciclista amatoriale, 41 anni; Tommaso Nieri, studente  e rappresentante istituto al Busdraghi, 20 anni; Lorenzo Pellicci, addetto pastificio, 22 anni; Benedetta Simi, parrucchiera, 30 anni; Rebecca Di Marco, commessa, 30 anni; Priamo Grassi, artigiano edile, 52 anni; Martina Borselli, commessa, 27 anni.

Paolo Lazzari

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