Bindocci (M5S): “Sindaco pensi a chi ha perso lavoro per colpa sua”

Il candidato del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci, mette sotto la lente il tema del lavoro. “Sicuramente l’emergenza lavoro è il vero dramma del momento – dice – L’attività dell’amministrazione non può tutto, ma può favorire gli investimenti e creare le condizioni perché chi vuole fare impresa abbia tutti i vantaggi possibili. Il sindaco domani premierà chi lavora da 35 anni, che certamente ha meritato il riconoscimento. Il sindaco premi, ma si ricordi anche e soprattutto delle decine di lavoratrici e lavoratori che hanno perso il lavoro negli appalti che il comune ha gestito, in particolare la Rsa, appalto con irregolarità tali che la giustizia amministrativa ha imposto al comune di cambiare azienda e dove purtroppo molte persone non hanno trovato spazi nella nuova realtà ed hanno perso il posto. Come potrà essere assicurato un servizio pari a quello passato con minor personale?”.

“Non si può dimenticare l’appalto dato da Gesam – prosegue –  ad una ditta che non applicava nemmeno un contratto nazionale alla sorveglianza dei cimiteri, che ha visto ben due madri di famiglia perdere il loro posto di lavoro. Altro appalto quello della vigilanza della Torre delle Ore, nel quale una persona ha perso il posto. E così via…”
“Come fa il sindaco – spiega – a dare i premi ai lavoratori e non pensare a quelle famiglie che sono state rovinate in questi anni? Aggiungiamo, alcune assistenti domiciliari che fanno attività di assistenza agli anziani disabili in centro storico (individuati dai servizi sociali del comune) e che, per svolgere il loro servizio pubblico essenziale, entrano nella Ztl con apposito permesso. Quest’anno, causa problemi burocratici degli uffici comunali, i permessi non sono stati rinnovati fino a maggio, quindi le operatrici hanno utilizzato i permessi dei disabili che hanno via via accompagnato ed accudito. Per questo servizio fatto su indicazione degli uffici comunali, si sono viste comminare multe anche di 6mila per sforamento della Ztl. Cosa dovevano fare, abbandonare gli anziani o utilizzare impropriamente il permesso personale degli stessi e continuare l’assistenza? Per quanto si sa ad adesso la risposta degli uffici comunali è per la prima ipotesi: il permesso non era arrivato, quello usato era quello personale degli anziani e quindi le multe vanno pagate, alla faccia dell’assistenza e del lavoro di chi assiste. Un caso che speriamo il sindaco, con il suo nuovo comandante dei vigili urbani, vorrà affrontare con serietà. Noi vogliamo che il problema lavoro sia, nei limiti delle competenze, una delle priorità del comune. Ora basta”.

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