Microcredito, Bindocci (M5S): “Creeremo un ufficio interno al Comune”

“Abbiamo espressamente previsto nel nostro programma la costituzione di un ufficio interno al Comune per fornire assistenza e consulenza per il microcredito. Crediamo che i cittadini debbano avere gli elementi per capire quali vantaggi potranno trarre dal microcredito”. A dirlo è il candidato sindaco M5S Massimiliano Bindocci nel presentare l’incontro che su questo tema si terrà domani (31 maggio) alle 18 sotto la loggia di Palazzo Pretorio in piazza S. Michele, con la presenza di esponenti della giunta di Livorno.

“Anzitutto – spiega Bindocci – qual è la differenza tra il microcredito del Movimento 5 stelle e quello statale o regionale? In entrambi i casi il prestito in oggetto viene ottenuto tramite banche convenzionate, grazie alla garanzia concessa tramite il fondo del microcredito. Nel caso di quello del movimento 5 stelle, l’incrementazione del fondo è stata realizzata grazie al taglio degli stipendi dei vari parlamentari pentastellati con un contributo di circa 10 milioni di euro l’anno, un altro contributo che arriva anche da parte dello Stato. Le significative differenze, si trovano nelle modalità di accesso. Mentre il microcredito statale è rigido nella richiesta di ben precisi requisiti, nel caso di quello del movimento cinque stelle sono finanziabili imprese vecchie e nuove, ma anche lavoratori autonomi e imprese individuali di qualsiasi settore, mettendo al centro “l’idea” imprenditoriale meritevole di un sostegno economico, comprese quindi le startup. Anche in Toscana dopo molte difficoltà si è riusciti a sbloccare la situazione e ad erogare i primi finanziamenti attraverso il microcredito. Quindi a Lucca – conclude Bindocci – avremo oltre il supporto gratuito iniziale di vari consulenti del lavoro anche un aiuto e una consulenza da parte di questo nuovo ufficio comunale, sarà un punto di riferimento istituzionale che il cittadino potrà interpellare ancor prima dell’effettiva richiesta e che poi lo potrà seguire lungo l’iter della pratica. La somma massima che può essere stanziata è generalmente fino a 25 mila euro, ma in taluni casi è possibile arrivare fino a 35 mila euro”.

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